Seimila euro di multa, patente sospesa. Attenti a taroccare il cronotachigrafo…

“La manomissione del cronotachigrafo è punita dal nuovo Codice della Strada che all’articolo 179 comma 2 prevede espressamente che: “chiunque circoli con un autoveicolo non munito di cronotachigrafo, nei casi in cui esso è previsto, ovvero circoli con autoveicolo munito di un cronotachigrafo avente caratteristiche non rispondenti a quelle fissate nel regolamento o non funzionante, oppure non inserisca il foglio di registrazione o la scheda del conducente, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119. La sanzione amministrativa pecuniaria è raddoppiata nel caso che l’infrazione riguardi la manomissione dei sigilli o l’alterazione del cronotachigrafo… …Alla violazione di cui ai commi 2 e 2-bis consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a tre mesi, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI.”  Ad affermarlo, rispondendo alla richiesta di chiarimenti di un lettore di Stradafacendo, è l’avvocato Giangiacomo Alborghetti che, rispondendo alla domanda sottolinea anche come ” in sintesi, quindi, la manomissione del cronotachigrafo comporta una rilevante sanzione pecuniaria oltre che la sospensione della patente di guida per il conducente. Tutte le violazioni accertate, inoltre, comportano l’automatica segnalazione all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile e all’Ufficio Provinciale del Lavoro del luogo di residenza della ditta ed una serie di sanzioni accessorie in capo alla ditta proprietaria del veicolo in quanto sia il conducente del veicolo che ha l’obbligo dell’uso dell’apparecchio che il datore di lavoro proprietario del mezzo di trasporto, sono responsabili dell’efficienza dello stesso e conseguentemente rispondono laddove il cronotachigrafo non funzioni o venga alterato. Tutti gli autoveicoli di massa massima superiore a 3,5 tonnellate adibiti a trasporto di cose o di persone devono essere dotati di una particolare apparecchiatura,  il cronotachigrafo appunto, al fine di consentire il controllo del rispetto delle normative in tema di tempi di guida e tempi di riposo che vanno osservati da parte di tutti i conducenti e membri dell’equipaggio dei veicoli adibiti al trasporto professionale. La funzione del cronotachigrafo, quindi, è di fondamentale importanza in tema di sicurezza stradale e la pratica di “taroccare” tale strumento deve essere fortemente stigmatizzata anche al di là delle sanzioni che l’ordinamento prevede”.

13 risposte a “Seimila euro di multa, patente sospesa. Attenti a taroccare il cronotachigrafo…

  1. La cosa dovrebbe far pensare e indurre a chiedersi “cosa spinge molti trasportatori a diventare dei delinquenti (rischiando potenzialmente tantissimo) per fare guadagnare i committenti?”.
    Oltre a una malattia genetica chiamata “meglio un viaggio a 90 euro diretto che a 100 euro preso da un collega” una motivazione addotta è “come si fa a viaggiare in regola se ancora la maggioranza dei committenti non applica nemmeno i costi minimi?” E’ una motivazione giusta ma che evidenzia l’estrema debolezza della nostra categoria e che mi spinge a dire: giustissime le sanzioni ai trasportatori, ma ne vorrei altrettante per i committenti che non ti pagano quanto previsto dalla legge ma purtroppo non ho ancora sentito di un controllo (dico uno) da quando ne è stata incaricata la Guardia di finanza. Quindi o iniziamo a fare applicare seriamente i costi minimi “adesso” o anche chi adesso cerca di viaggiare il più possibile in regola sarà costretto a infrangerle o a chiudere.

  2. Noi cerchiamo con tutte le nostre forze di applicare i costi minimi perla sicurezza del trasporto merci, ma anche questa mattina un nostro competitore ha quotato abbondantemente sotto il costo minimo e ha preso la maggior parte della fornitura invernale … Questa è la nostra concorrenza!

  3. Avvocato Alborghetti, immagini che io sappia perfettamente che un mio concorrente (sleale e fuorilegge!!!!) abbia abbassato i costi al chilometro ben al di sotto della soglia stabilita dalla legge (80 centesimi al chilometro o poco più): posso segnalare la cosa alla Guardia di Finanza in modo che vadano a fare un controllo e averep però garantito l’anonimato? L’ultima cosa che desidero è trovarmi in tribunale con quel signore… Grazie

  4. Mi rivolgo a Luigi: sai chi è il figlio di buona donna che viola la legge, chiama la Guardia di Finanza e dagli nome e cognome. Poi ci penseranno loro. Almeno ci togliamo un “collega” di m…… di torno!!!!!

  5. Posso dire che a una specifica richiesta fatta alla Gdf mi è stato confermato che l’anonimato è garantito. O meglio: la gdf deve sapere chi fa la segnalazione ma è tenuta a garantire l’anonimato.Fino a un mese fa, il comando provinciale da cui dipendo, non aveva ancora ricevuto comunicazioni al riguardo e dunque non sapeva affatto come muoversi. Temo che sia ancora così. Purtroppo, come si suol dire, il diavolo si nasconde nei dettagli. Ragionando con alcuni colleghi in merito all’applicazione dei costi minimi, alla luce della determinazione della consulta del 13 giugno che ha introdotto la definizione di tratta, ci è parso di capire che la verifica del rispetto di detti costi deve essere fatta su tutta tratta e non sulla parte commissionata da un singolo committente. Per esempio, se su una tratta di 400 km totali ne percorro 200 per un committente a cui applico una tariffa superiore al costo minimo e 200 per un committente a cui applico una tariffa inferiore, potrebbe verificarsi il caso che i 400 km siano retributi almeno al costo minimo. Se l’interpretazione fosse corretta non si potrebbe applicare alcuna sanzione al secondo committente. Che ne pensate?

  6. A Roberto B: giusti quello che osservi e dici. Ma se i committenti non rispettano, o non vogliono pagare, i costi minimi , e però, però continuano a caricare, anzi a spedire senza avere problemi di fermo merci in magazzino, secondo te di chi è la colpa? O vorremo mica andare dal committente con una pattuglia di Gdf ogni volta che si va a contrattare? Altri, leggo, dicono di fare denuncia o di fare causa. Ma cos’ ti crei una nomea che tra gli industriali, committenti e altri ti mettono in ginocchio! E se ci facessimo pagare SUBITO! Al carico? Come sto portando avanti io ..). Intanto i soldi li ho subito in mano, poi per costi minimi e costi di gasolio, sulla base del redditometro me la vedrò con il fiscalista, l’Agenzia entrate, e allora, solo allora, produrrò nomi, documenti, e costi reali e non pagati. Ma dopo che lo Stato avrà visto che consumo molto e non pago niente di tasse! Allora spiegherò il perchè pago poche tasse e faccio molte spese: documentando il costo esorbitante del gasolio, e altre spese, e il mancato riconoscimento dei costi minimi dei miei committenti, nome e cognome, con prove provate e documentate: mail, fatture, fax. Voglio vedere se sono io il fuorilegge, o chi. Quando verranno a chiamarmi per la non congruità del mio unico tireremo le fila e le righe!

  7. Il Governo metta 5000 agenti di finanza, poliziotti, carabinieri,per24 ore a controllare, a tappeto, decine di migliaia di camion sulle strade. Vedrete che a qualche delinquente che usa trucchi come quello della calamita, passerà la voglia!!!!

  8. Cara Paola, si vede che non sei un trasportatre perché altrimenti saresti al corrente di quanti controlli ci sono sulla strada e si sfogano sempre con i poveri trasportatori onesti. Deve essere la Finanza che deve andare dai committenti a controllare quando ci pagano e se ci pagano perché molti non ci pagano e noi paghiamo l’Iva sulle fatture, le tasse e tutte le spese per fare il viaggio. Allora siamo noi i delinguenti oppure i committenti?

  9. Buongiorno, riguardo ai controlli ai committenti: dalle mie parti non ne ho mai sentito parlare. Riguardo i colleghi della mia zona, da anni è in atto una corsa al ribasso – siamo in piena concorrenza sleale, parlo del settore trasporti a temperatura controllata – ma altresì il trasporto come trazionisti. Per questo motivo non riesco a scaricare sui committenti l’aumento del gasolio, per esempio, e dove ci riesco, si tratta sempre di compromessi ridicoli.

  10. Cara Mara, neanche io sono un autotrasportatore, ma ti posso assicurare che di migliaia di chilometri su strade e autostrade ne faccio e di camion fermi per controlli della Guardia di Finanza o di altre forse dell’ ordine ne ho contati sulle dita di una mano (in anni di percorremza!!!!!!!!)

  11. Io parlo di polizia stradale non hai mai visto i collaudi che fanno per strada oppurei camion fermi con la polizia che controlla purtroppo noi ne facciamo milioni di chilometri e siamo stati sempre in regola non abbiamo mai prese multe per ore di ghida opppure per cose che non avevamo in regola autisti non assicurati ecc. ma sai per cosa per la lampadina fulminata per la striscetta scollata .ma nonostante cio’ stiamo per chiudere e abbiamo 25 dipendenti che fra qualche mese saranno tutti senza lavoro grazie ai committenti e allo stato italiano.

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