Giachino: “Con il Piano della logistica l’Italia crescerà: ecco le priorità”

Mezzo punto di Pil in più grazie a una migliore logistica. A sottolinearlo è stato l’ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, Bartolomeo Giachino, già presidente della Consulta nazionale dell’autotrasporto e della logistica, a Genova per la presentazione, alla facoltà di Economia e Commercio, del Piano nazionale della logistica 2012-2020. Un piano, elaborato dalla Consulta, pronto ormai da agosto e preparato dopo due anni di studi e di approfondimenti a livello territoriale. “Il piano della logistica è stato ultimato”, ha sottolineato Giachino, “e consegnato al governo, al ministro Passera, nell’agosto scorso. Con questo piano possiamo avere una crescita aggiuntiva di almeno mezzo punto”.

“Le priorità del piano”, sottolinea Giachino, “sono l’accelerazione dello sportello unico doganale, la distribuzione urbana delle merci, la modifica dei contratti di trasporto da franco fabbrica a franco destino e l’inserimento della telematica nei trasporti per ridurre i tempi di attesa a carico e scarico dei mezzi e i viaggi di ritorno dei vuoti”. Da parte del presidente degli Agenti Marittimi arriva invece un appello anche all’industria per dare nuovo impulso alla logistica. “Il problema”, spiega il presidente di Assagenti Genova, Gian Enzo Duci, “è che, in un Paese la logistica funziona se è asservita, in maniera molto stretta, al ciclo industriale, e se gli interessi dell’industria di un Paese sono le stesse del sistema logistico. L’industria italiana, in questi anni, ha perso interesse nei confronti della logistica nazionale perché ha ottimi fornitori stranieri in grado di fornire un servizio adeguato. Se non ricreiamo questo legame stretto tra logistica e industria, nel nostro Paese, ecco che forse i discorsi che abbiamo fatto, anche se condivisi, rischiano di essere inutili”.
Fondamentale anche l’apporto che Genova, con il suo centro di eccellenza Cieli (Centro italiano di eccellenza sulla logistica integrata), ha dato alla stesura del documento. “L’Università di Genova ha dato un contributo, sul trasporto di cabotaggio delle Autostrade del Mare”, spiega Renato Midoro, direttore del Cieli, “che sottolinea l’interdisciplinarietà del centro. C’è stato un contributo a prevalenza economica ma ci sono stati spunti anche a livello giuridico e ingegneristico”.

Una risposta a “Giachino: “Con il Piano della logistica l’Italia crescerà: ecco le priorità”

  1. Spiace per l’ex presidente della Consulta, ma deve farsene una ragione. Il Piano della logistica non solo non interessa al Governo in carica ma deve ammettere che non ha trovaato l’interesse neppure da quello del quale lui faceva parte. Non è mai approdato in Consigli dei ministri; non è neppure stato inviato al Cipe. Quindi non esiste nei fatti. Serve a poco che Giachino si faccia confermare da professori amici che il Suo piano della logistica è il documento che darà sviluppo al Paese. Se ne faccia una ragione, non frega niente a nessuno. Tanto meno a quelli che ci governano. Ben comprendiamo che le ragioni che stanno dietro a questi comunicati rientrino in una strategia utile per attribuirsi conoscenze che non trovano riscontro. Cosa succederebbe se i veri autori del Piano parlassero? Un consiglio all’ex presidente della Consulta: se non ha il coraggio di dire che l’Esecutivo del quale faceva parte, in primis il Suo ministro, non hanno mai voluto considerare il lavoro predisposto, la finisca di diffondere comunicati utili solo a farlo considerare un povero “trombato” che cerca di far vedere che Lui esiste ancora. La smetta che è meglio.

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