Muore in motorino per il dosso troppo alto. La Procura: “Condannare il sindaco”

Sei condanne. È questa la richiesta della pubblica accusa in un processo intentato dalla famiglia di un 17enne morto in seguito alle lesioni riportate in un incidente stradale. Il giovane era alla guida del suo motorino quando ne ha perso il controllo dopo aver affrontato un dosso. Sfortunatamente andò a sbattere contro un paletto che non gli diede scampo. I fatti risalgono al giugno del 2010, e a gennaio dovrebbe arrivare la sentenza. 

L’altro giorno il sostituto procuratore del tribunale di Como, Mariano Fadda (l’incidente è avvenuto nella Brianza lariana, a Cabiate), ha chiesto che vengano condannati il sindaco del paese, il comandante della polizia locale, e tutti coloro che lavorarono al rialzo del dosso, ovvero il responsabile dell’area tecnica del Comune di Cabiate all’epoca dei fatti, l’architetto e il legale rappresentante dell’azienda che realizzò i lavori. Per tutti 6 mesi di reclusione, in quanto, secondo le consulenze in mano alla Procura, quel dosso aveva una pendenza ritenuta eccessiva. Tra gli indagati è finita anche un’altra persona, ossia chi rimosse il limitatore di velocità del motorino su cui si trovava il ragazzino. Per quest’ultimo la pubblica accusa ha chiesto una pena di 4 mesi.

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