Muore per una curva non segnalata, la famiglia fa causa alla Provincia

Una curva pericolosa non segnalata adeguatamene, l’auto con a bordo una donna che finisce contro un muretto posizionato proprio su quella curva molto accentuata. E dopo avere impattato contro il muretto, la Lancia Y viene colpita in pieno da un’altra autovettura che proveniva dal senso opposto. È morta così lo scorso 29 aprile Simona Bizzarro, sulla provinciale n.40 “San Martino in Pensilis/Portocannone” in provincia di Campobasso. E ora la famiglia di Simona chiede giustizia. 

“La Procura di Larino”, si legge su primopianomolise.it, “ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo, per verificare eventuali responsabilità. Il pubblico ministero Morena Susi ha svolto fino ad oggi articolate indagini, anche per mezzo di un proprio consulente tecnico. Per la perizia di parte i responsabili della morte di Simona sono alcuni funzionari e dipendenti della Provincia di Campobasso. È stata anche formalizzata una denuncia in tal senso presso la stessa Procura di Larino”.
“Se quella maledetta curva”, scrive il legale della famiglia Bizzarro, “fosse stata segnalata e se vi fosse stato il guardrail, Simona non sarebbe morta e la sua famiglia oggi non vivrebbe nella disperazione più cupa. Chiediamo con forza alla Procura di Larino di perseguire i responsabili di un vero e proprio omicidio colposo e quando ci sarà il processo ci costituiremo parte civile contro l’ente pubblico ed i suoi dipendenti. Vogliamo giustizia. Per Simona e per tutti quelli che, come lei, ci hanno lasciati in una sera di primavera, lungo una strada buia, tra le lamiere di un automobile”.

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