Aria e acqua per fare la benzina, ma il pieno ecologico costerà di più

È possibile ottenere benzina pulita, in pratica non dal petrolio? Teoricamente sì e a questo progetto stanno lavorando da tempo gli scienziati di Air Fuel Synthesis, società britannica che nei giorni scorsi ha annunciato di essere riuscita a raffinare la benzina dall’aria e dall’acqua invece che dal tradizionale petrolio. Una notizia che naturalmente ha già fatto il giro del mondo. Troppo presto per cantare vittoria, per l’ambiente e l’economia, in quanto questo innovativo carburante deve farne ancora molta di strada. 

“Il team di scienziati”, si legge sul portale www.jugo.it, “ha già prodotto 5 litri di benzina dall’aria e conta di iniziare a produrla a livello commerciale entro 2 anni (1 tonnellata al giorno). Entro 15 anni, assicurano poi gli studiosi, arriveranno le raffinerie di nuova generazione per l’impiego su scala industriale”. Air Fuel Synthesis ha spiegato di aver usato l’anidride carbonica presente nell’aria, combinandola con l’idrogeno dell’acqua. “Quella ottenuta”, si legge sempre su jugo.it (clicca qui per leggere), “assicurano gli esperti inglesi, è una benzina dalle qualità identiche a quelle del carburante attualmente in commercio e derivato dal petrolio, tanto da poter essere utilizzato negli attuali motori senza la necessità di modifiche. La scoperta del secolo? Forse, perché la questione è simile a quella sollevata tempo fa per i motori a idrogeno: produrre la benzina di nuova generazione non può costare, in termini di energia impiegata durante il processo di raffinazione, più di quella attuale. Per questioni di convenienza e, soprattutto, perché ciò indicherebbe la necessità di dovere comunque accedere ad altre fonti. Attualmente, spiegano gli studiosi, occorrono circa 400 sterline (circa 491 euro) per produrre 1 tonnellata di benzina ottenuta da aria ed acqua, ma gli esperti sono fiduciosi di poter abbattere questi costi”. Fare il pieno di benzina pulita costerà insomma più di oggi. Con buona pace per la nostra amata Terra, ma non per i nostri portafogli.

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