Ipt, che stangata: c’è chi per un camion invece di 200 euro ne pagherà 1040

“Un’altra mazzata è arrivata a colpire dal 19 settembre 2012 la categoria degli autotrasportatori bresciani. Una delibera della Giunta Provinciale datata 14 settembre, senza neppure i tempi tecnici di recepimento, impone infatti una maggiorazione del 30 per cento delle tariffe pagate sulle formalità di trascrizione, iscrizione e annotazione dei veicoli richiesti al Pra, ovvero l’Ipt, imposta provinciale di trascrizione”. A denunciarlo sono i responsabili della Fai di Brescia che in un comunicato sottolineano come “negli intenti della Giunta la delibera dovrebbe portare nelle casse provinciali un introito di 2,4 milioni di euro per coprire parte del buco da 9,5 milioni prodotto dalla cosiddetta “spending review”. La cosa che più ci fa adirare”, affermano però gli esponenti della federazione degli autotrasportatori “è che tale imposta era già stata aumentata di circa il 400 per cento esattamente un anno fa. Questo perché la precedente norma prevedeva una tariffa fissa per gli atti soggetti a Iva (i camion sono sempre venduti con fattura….), mentre dal 19 settembre 2011 anche per tali atti l’Ipt viene determinata tenendo conto dei Kw (trattori stradali) e della portata (autocarri, rimorchi e semi rimorchi). Esprimendo il nostro disappunto per l’operato della Giunta provinciale, che ha applicato la massima discrezionalità del 30 per cento senza neppure interpellare le associazioni della categoria maggiormente soggetta a tale imposta, riteniamo sia doveroso sottolineare le molteplici difficoltà degli autotrasportatori. Per esempio: un trattore stradale da 200 euro è passato prima a 800 e ora salirà a 1040. Ci troviamo di fronte a un ulteriore aggravio dei costi d’esercizio, un’imposta maggiorata che, insieme ad accise, tasse sulle assicurazioni e tasse di proprietà, si poggia e schiaccia ancor di più le aziende di trasporto, costrette a sborsare ulteriore denaro ancor prima di mettere in circolazione il camion. Negli ultimi tempi tanto si parla di aiutare le piccole e medie imprese, ma come sempre le Amministrazioni vedono gli operatori come limoni da spremere fino all’ultima goccia per coprire le falle di una cattiva gestione finanziaria”.

21 risposte a “Ipt, che stangata: c’è chi per un camion invece di 200 euro ne pagherà 1040

  1. Spending review vuol dire riduzione della spesa e pertanto se la provincia riceve meno soldi deve in proporzione ridurre le spese (ad esempio ostriche e champagne) e non aumentare le tasse a chi già paga uno sproposito. Questi non si rendono proprio conto di come stanno facendo in….are la gente.

  2. Non voglio fare del populismo che ce n’è già troppo in giro in questo periodo però davvero, non c’è limite alla vergogna! Dove pensano di andare a recuperare i soldi prossimamente? E intanto spuntano fuori casi come quelli della Regione Lazio, poi hai voglia a dire di non fare discorsi tipo “politici tutti ladri, la casta” e roba del genere (che non piacciono neanche a me) ma come fai a giustificare questa disparità di trattamento???

  3. Mi sa che questi rischiano grosso, non hanno ancora capito che frà poco , se le cose continuano cosi’ , ci sarà una rivoluzione, la gente è esasperata e non ne puo’ più… Io starei molto attento , se fossi in loro… Auguri…

  4. Ma perchè devono pagare i cittadini bresciani l’incompetenza di una amministrazione comunale che ora si attacca alla spending rewiew? Ma qualcuno che controllasse le spese no è? Credo che la souzione sia fermare per un giorno il Paese così dimostriamo a questi personaggi che siamo noi il motore dell’Italia, cioè la gente che lavora onestamente.

  5. Gli amministratori bresciani hanno aumentato del 500 per cento l’Ipt? Adesso mi aspetto che si riducano del 500 per cento lo stipendio!

  6. Niente di nuovo sotto il sole:politici e amministratori continuano a guadagnare senza lavorare fior di stipendi, intanto continuano a derubare la povera gente che lavora …

  7. Cari amministratori bresciani, invece di stare seduti nei vostri lussuosi uffici ad aspettare qualche telefonata o a dettare qualche inutile lettera alla segretaria, mettetevi al volante di un Tir, passate un mese sopportando quello che deve sopportare la nostra categoria, e poi guardatevi allo specchio. Se avete un minimo di decenza vi farete schifo…

  8. Mi rivolgo ai rappresentanti bresciani della Fai e chiedo loro: perchè non invitate tutti gli autotrasportatori a scendere in piazza, ad andare davanti alla Provincia con striscioni che definiscano, col le parole più adeguate, gli amministratori bresciani!

  9. Ma la Provincia di Brescia, per affrontare la crisi, ha tagliato qualcosa in casa propria? O fa pagare, come al solito , tutto agli altri?

  10. Gli amministratori bresciani, i politici romani….. mandiamoli tutti a casa una volta per tutte. La politica italiana ha bisogno di una sola cosa:un ricambio totale. E’ come un malato che ha il sangue infetto, occorre una trasfusione totale.

  11. Brescia è guidata, in provincia, da esponenti leghisti, quelli che dicevano Roma ladrona la Leega ti bastona. Ma loro sono peggio dei romani, loro hanno imparato a vivere in mezzo agli agi e a bastonare il popolino. E, a differenza di qualche romano dotto, non sanno neanche coniugare un congiuntivo!

  12. Gli ultimi avvenimenti in casa leghista non sono bastati a far capire che i leghisti sono uguali a tutti gli altri, forse peggio? Quando c’è da mangiare rossi, bianchi, neri e verdi sono tutti uguali. pensano solo a “mangiare”

  13. Saliamo sui nostri Tir, andiamo davanti alla sede della Provincia di Brescia e mostriamo chilometri di striscioni con scritto “Lega Ladrona, Brescia ti bastona!”

  14. Signor Petrogalli, mi rivolgo direttamente a lei. Suoni la carica, faccia sentire a questi “signori politicanti da strapazzo” che non siamo gente da prendere a calci nel sedere, da spennare per garantire a loro migliaia di euro di stipendi al mese per sedersi a raccontare chiacchiere, partecipare a convegni, commemorazioni, inaugurazioni… Insomma, per non fare un cavolo di niente……

  15. Invece di tante chiacchiere, facciamo una cosa concreta: fermiamo i nostri tir per le strade e chiediamo agli automobilisti di passaggio di firmare per un referendum per l’abolizione delle Province! Smettiamola di parlare, agiamo!

  16. Brescia, esempio da non seguire. Così titola oggi Il Giornale di Feltri. E le altre amministrazioni provinciali farebbero bene a seguire il consiglio.

  17. .. E se invece ci dotassimo di questa “tassa” impropria, come arma impropria: cioè , anche con l’aiuto delle Associazioni di Categoria( quale categoria?? ), inviare un documento, diffonderlo, spedirlo alle associazioni dei committenti,confindustria, e a tutte le grani aziende, che sulla base degli oneri gravosi , subiti , ci sarà un ricarico sui costi dei servizi trasporto, in maniera fissa pari allo 0,4 % del servizio reso per recupero tasse IPT, che gravano sulle proprie attrezzature di strada…. E se qualcunioo obietasse che anche loro li subiscono, i costi maggiori, lorsignori possono andare a comprare , produrre all’estero! mentre noi NON possiamo comprare all’estero per vendere ( i servizi trasporto) in Italia: noi comperiamo, paghiamo e lavoriamo in Italia con prezzi Italiani!!…..

  18. Ma Giorgio, ci sono i costi minimi perbacco. Cosa vuoi di più. Vuoi che il ministero non ne tenga conto?? Siamo in una botte di ferro!

  19. Ma come si può aumentare una tassa a questo modo? E poi per cosa? Per pagare i conti al ristorante di qualche cialtrone di politico o amministratore?

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