L’auto a zero emissioni esiste già o è una leggenda? In un libro tutta la verità

L’automobile a zero emissioni è una leggenda metropolitana oppure esiste già da anni? Che connessione c’è tra la ricerca tecnologica e le lobby del petrolio? Perché tutte le conoscenze sulle energie alternative vengono continuamente nascoste e insabbiate attraverso il loro sistematico discredito a livello mass-mediatico e istituzionale? A queste e a moltissime altre inquietanti questioni risponde il libro “Scoperte scientifiche non autorizzate” di Marco Pizzuti (Edizioni il Punto d’Incontro) che racconta la storia ai più sconosciuta di Nikola Tesla, uno straordinario scienziato che ha gettato le fondamenta tecnologiche della società moderna, e di molti altri “scienziati ribelli” condannati all’oblio dall’establishment scientifico.

Un saggio fondato su fatti e storie vere che non hanno nulla da invidiare al più sconvolgente dei romanzi, che ci lascia intravedere quanto avrebbe potuto essere migliore il mondo se solo fosse stato realmente libero. “La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità” diceva Nikola Tesla. L’autore Marco Pizzuti, 41enne scrittore, opinionista e conferenziere romano, è considerato tra i maggiori esperti di controinformazione. Da anni svolge ricerche indipendenti in campo storico, economico e scientifico. Ha già pubblicato: Rivelazioni non autorizzate (2009) e Scoperte archeologiche non autorizzate (2010).

Una risposta a “L’auto a zero emissioni esiste già o è una leggenda? In un libro tutta la verità

  1. La storia di Tesla è ben documentata ed offre un esempio eclatante di come l’interesse economico (Edison) prevalga sul puro esperimento scientifico. Di questo tipo di giornalismo però mi fido poco, in tutta onestà. Spesso la documentazione è frammentaria e tesa più a fare sensazionalismo che altro, nascondendosi dietro il paravento dell’informazione ribelle e osteggiata dalle grandi corporazioni. Ciò non significa ovviamente che non esista l’auto a emissioni zero, è chiaro 😉

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