Alcoltest non attendibile, certi farmaci possono alterare i risultati

L’assunzione di farmaci per la cura di malattie croniche può alterare i risultati dell’alcoltest. Lo ha stabilito la Cassazione che ha accolto il ricorso di un malato cronico che aveva messo in dubbio l’attendibilità del test a causa dei farmaci necessari per curare la sua malattia. Come spiega Sicurauto.it, “né in primo grado davanti al Tribunale di Monza, né in appello davanti alla Corte d’Appello di Milano, il ricorrente era stato preso sul serio. Eppure le sue argomentazioni hanno alla fine trovato un riscontro positivo, se pur in extremis, grazie alla Corte di Cassazione”. 

In primo e secondo grado, i giudici non avevano dato credito alle osservazioni del ricorrente e nessun tipo di verifica era stata effettuata, nonostante il ricorrente avesse prodotto un teste qualificato (se pur non esperto di alcoltest) e varia documentazione. “La pronuncia della Suprema Corte non deve indurre in errore però”, si legge sempre su Sicurauto.it. “Gli Ermellini infatti hanno richiamato solo ed esclusivamente ad una maggiore accuratezza nel giudizio, senza svolgere alcun ragionamento giuridico sulla validità della teoria per la quale l’assunzione di farmaci possa comportare inevitabilmente ad un errore dell’alcoltest. Tuttavia rimane molto difficile contestare l’esito dell’alcoltest e non è detto che la Corte d’Appello chiamata a decidere nuovamente non confermi la decisione presa in precedenza”.

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