“Le nuove accise sui carburanti sono il colpo di grazia per l’autotrasporto”

“L’ennesimo aumento delle accise predisposto dal Governo con un blitz ferragostano è assurdo e irresponsabile”. Ad affermarlo sono i responsabili di Cna-Fita che hanno richiesto un incontro urgente con i sottosegretari competenti dopo aver constatato “con stupore e sconforto l’ennesimo aumento delle accise, un  comportamento da parte dell’Esecutivo ancorché irresponsabile, intollerabile da parte di chi sulla strada ci lavora ogni giorno nelle mille difficoltà del caso”. In un comunicato stampa Cna Fita sottolinea inoltre come “questo ennesimo aumento della tassazione sui carburanti non potrà che continuare a far lievitare il prezzo finale, costringendo tutte le imprese del trasporto merci e persone a ulteriori esborsi quotidiani. Un blitz ferragostano con cui il Governo pregiudica le già precarie condizioni di liquidità delle nostre imprese, strette dalla morsa micidiale di tasse, aumento indiscriminato dei costi “protetti” come il gasolio, le autostrade, le assicurazioni e i traghetti. Una condizione che nei giorni scorsi la stessa Bce ha sottolineato evidenziando la pesantissima crisi di liquidità che le nostre imprese soffrono da tempo”. “Con il caro gasolio”, ha spiegato Cinzia Franchini, presidente nazionale Cna-Fita, “si sta dando il definitivo colpo di grazia alle aziende di trasporto italiane costrette a un prezzo del carburante fuori mercato e superiore alle quotazioni medie europee. Stiamo predisponendo un esposto alla Commissione europea per la soppressione di tutte le accise scadute che violano il principio per cui ogni imposta di scopo (come le accise) deve necessariamente avere una data di entrata in vigore ma, anche una data di scadenza che puntualmente però nessuno rispetta trasformando il balzello di stato in una condanna a vita”. Per spiegare tutto questo,  i responsabili di Cna-Fita, che  ritengono “inderogabile il recepimento da parte del Governo Monti della proposta di sterilizzazione dell’Iva sulle accise, che consentirebbe almeno di eliminare la vergogna delle tasse sulle tasse” hanno richiesto un incontro urgente con i sottosegretari Improta e De Vincenti.

 

8 risposte a ““Le nuove accise sui carburanti sono il colpo di grazia per l’autotrasporto”

  1. Cara Cinzia, mi spiace non apprezzare il tuo grido di protesta, innanzitutto perche’ fatto a ferragosto, quando tutti sono in ferie, sottosegretari compresi, rischia di essere frainteso come una spasmodica ricerca di visibilita’ mediatica. Nel merito poi che c’entrano i sottosegretari italiani quando sai benissimo che l’applicazione e’ un obbligo comunitario? Terzo e non ultimo: vi lamentate voi che come autotrasportatori l’accisa la recuperate, cosa dovrebbero dire le “sciure Marie” come me (anche se il mio fidanzato e’ un autotrasportatore) che la devono pagare tutta e sempre?

  2. Parliamo di 4,2 euro ogni 1.000 litri, ovvero 0,0042 euro litro … per un pieno di 60 litri, parliamo di 0,25 euro in più, anche includendo l’Iva arriviamo a 0,306 euro per PIENO … Per un mezzo pesante (30.000 litri/anno circa), 126 euro /anno, fra l’altro forse anche rimborsati (speriamo). Capisco il fastidio di vedersi rincarare il prezzo della benzina giusto prima della partenza delle vacanze … capisco il fastidio di nuove tasse … ma il colpo di grazia a questa categoria disgraziata non arriverà certo da questo, signora Franchini. Focalizzare l’attenzione sui problemi veri del trasporto sarebbe meglio.

  3. Ha proprio ragione chi ha scritto classificando la presa di posizione della presidente della Fita/Cna come un tentativo di apparire. Gli autotrasportatori gli aumenti sull’accise li recuperano trimestralmente, quindi di che aumenti di prezzo parla? O ignora o fa solo demagogia e disinformazione. Invece bisogna ricordare che gli autotrasportatori hanno ottenuto dal governo la conferma dei 400 milioni messi a disposizione del governo, una delle poche categorie ad avere e a non vedersi tagliate le risorse, ma quello che e’ piu’ importante, e’ la conferma dei costi della sicurezza. Questa si che e’ una battaglia giusta. Ma per questo aspetto le prese di posizione della presidente Fita latitano. Ha preferito la strada di cercare impossibili accordi con la Confindustria, senza ottenere nulla, lasciando la strada della difesa dei costi minimi ale altre organizzazioni. Forse a lei non interessanno, visto che e’ una trasportatrice per modo di dire, ma alla categoria invece e’ molto utile. Se gli aumenti del gasolio sono recuperati sia con i costi minimi che vengono incrementati, sia con il recupero trimestrale,cosa vuole la presidente. Lei dovrebbe sapere che sulla politica fiscale dei prodotti petroliferi i governi nazionali non hanno potere di intervento per singole categorie, senza correre il rischio di ricevere procedure di infrazione. Perche’ allora in pieno ferragosto una richiesta utile solo a far vedere che si interessa degli autotrasportatori? La voglia di inutile protagonismo non serve. Ma questo la signora presidente non lo ha mai capito. Preferisce la strada delle differenzazioni, rispetto alle altre federazioni, ma per il resto segue le indicazioni dela sua confederazione che, sappiamo ormai tutti, essere poco felice della scelta dei costi minimi. Una prova? La Fita/Cna e’ – credo di non sbagliare – l’unica federazipne di categoria degli autotrasportatori a non essersi costituita nei confronti del Tar del Lazio a difesa dei costi dela sicurezza. Ha lasciato che, anche in questo, la faccia la mettessero altre organizzazioni. Non e’ che sta obbedendo a ordini superiori?

  4. Davvero Fita Cna non si è costituita nei confronti del Tar del Lazio a difesa dei costi dela sicurezza? Personalmente non ci credo. Significherebbe essere la prima e più pericolosa “nemica” degli autotrasportatori che dice di voler difendere…..

  5. Roberto si domanda se Fita Cna non sta obbedendo a ordini superiori. Evidentemente si riferisce a Confindustria. Con la signora Marcegaglia abbiamo capito fin troppo bene come stavano le cose. Col nuovo presidente cosa succederà?

  6. Che la signora Franchini volesse un po’ di visibilità era fin troppo chiaro. E fa bene a cercarla finché ci saranno dei fessacchiotti che gliela offrono su un vassoio d’argento….

  7. Se dare la possibilità a qualcuno di esporre le proprie idee significa essere “fessacchiotti”, siamo felicissimi di esserlo. Anche perché è sempre meglio che essere annoverati fra i tanti imbecilli che vorrebbero un’informazione unilaterale, con amano solo leggere le notizie che piacciono a loro. O fra coloro che questo tipo d’informazione sono ben lieti di fornirla, riportando sempre e solo “la voce del padrone”…..

  8. Ecco un altro esempio del perchè l’autotrasporto versa in queste condizioni. Non è solo il mercato ad affossarci o meglio, il mercato sfrutta questo nostro punto debole: la divisione estrema ed estremizzata (i commenti lo dimostrano ampiamente) delle associazioni. Urge un confronto con la base.

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