“Committenza e autotrasporto, l’unione fa la sicurezza. Ve lo possiamo provare”

Committenti e autotrasportatori possono fare molto, insieme, per far viaggiare le merci riducendo  al minimo i rischi di incidenti sul lavoro, sulle strade o durante le operazioni di carico e scarico. Lo hanno dimostrato alcuni committenti della Stas, azienda di Costa Volpino, in provincia di Bergamo, specializzata nel trasporto di cemento e di materie chimiche, che insieme hanno vissuto una giornata dedicata alla sicurezza, durante la quale sono state indicate agli operatori del settore, con lezioni teoriche ma, soprattutto pratiche (come testimoniano le fotografie), le strade da seguire, durante  le operazioni di carico e scarico e durante il trasporto, per far aumentare sempre più la sicurezza. “In una realtà dove spesso la sicurezza è considerata solo un costo in più, possibilmente da eliminare, dove la committenza a volte “costringe” gli autotrasportatori a chiudere un occhio o addirittura tutti e due sulla prevenzione dei rischi pur di ridurre i prezzi, minacciando di rivolgersi altrimenti a una concorrenza disposta a lavorare a prezzi stracciati, questo esempio di condivisione della cultura della sicurezza fra esponenti della committenza e autotrasportatori è davvero significativa” hanno affermato gli organizzatori dell’evento, Achille e Stefano Balducchi, amministratore e consigliere della Stas. “È la dimostra che ci sono persone consapevoli del valore che hanno la sicurezza, la vita dei lavoratori, e che sono pronti a fornire il loro contributo per far aumentare questo valore. Un grazie particolare va ai rappresentanti di  Italcementi,  Sacci, Icib spa e Lages, per i quali la Stas da anni esegue trasporti, che hanno voluto essere al nostro fianco”.

4 risposte a ““Committenza e autotrasporto, l’unione fa la sicurezza. Ve lo possiamo provare”

  1. …di questi tempi la sicurezza è un po’ come il caviale e lo champagne. Peccato che sulle tavole di migliaia di imprese di autotrasporto ci siano solo pane e acqua…

  2. Encomiabile iniziativa che anderbbe sicuramente imitata da altri. Ricordiamoci che però si sta sempre più prestando attenzione al fatto di evitare che succedano infortuni negli stabilimenti dei clienti ma poi gli stessi (non sarà sicuramente questo il caso) non pagano il giusto chiudendo non uno ma due occhi su cosa si deve fare fuori dai loro stabilimenti per fare quadrare i conti.

  3. La sicurezza costa e non mi sembra proprio che tale costo sia stato considerato nella elaborazione dei costi minimi. Perciò, se dobbiamo accontentarci di pane e acqua non potremo di certo offrire caviale e champagne.

  4. Beh che dire, è una bella idea, anzi stupenda, una grande iniziativa, finalmente c’è qualcuno in Italia che pensa anche alla sicurezza dei propri dipendenti e non solo, anche agli utenti della strada…..spero e mi auguro, che sia di esempio per le numerose Società, o Privati, del settore e non… e che il nostro Governo incentivi tali iniziative, che non chiuda gli occhi sui dovuti controlli al fine di garantire, come fanno Achille e Stefano, la sicurezza nel lavoro.

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