L’aereo si arrende al treno, almeno in Francia: in Italia sfida sulla Milano-Roma

L’aereo si arrende al treno. Almeno in Francia, dove Air France ha deciso di chiudere la linea Strasburgo-Parigi. “A meno di tre ore di Tgv, non possiamo più combattere”, ha spiegato un portavoce della compagnia, sottolineando che “strutturalmente la linea è in deficit dall’arrivo del Tgv nel 2007”. Meglio puntare su tratte più lunghe e così il gruppo ha deciso di aprire, dal prossimo autunno, la Strasburgo-Roma. In Italia la situazione è diversa. Alitalia ha deciso di sfidare il treno sulla Roma-Milano. Con l’obiettivo di recuperare passeggeri dalle rotaie, il nuovo amministratore delegato Andrea Ragnetti ha semplificato l’offerta: da 44 tariffe a sole cinque soluzioni di viaggio a prezzi fissi, più bassi e competitivi con il treno.

Con in più servizi dedicati a seconda del tipo di biglietto (banchi check-in, biglietterie e gate di imbarco riservati, fast track per i controlli di sicurezza, accesso alle sale Freccia Alata, imbarco prioritario, assegnazione dei posti nelle prime file con il sedile a fianco sempre libero e catering dedicato).
Ma in Italia la concorrenza si gioca a più voci, visto che oltre a Ferrovie dello Stato dallo scorso aprile c’è anche il privato Nuovo Trasporto viaggiatori. E quindi, è guerra di offerte e iniziative per conquistare i passeggeri, in particolare proprio sulla Roma-Milano, su cui Alitalia rigetta l’accusa di monopolismo lanciata dall’Antitrust, che però si riferisce a mancanza di concorrenza di altri vettori aerei.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha chiesto ad Alitalia di cedere alcuni slot (fasce orarie di decollo e atterraggio) per far spazio a qualche altra compagnia aerea.
La vera sfida del trasporto remunerativo è infatti sulla Fiumicino-Linate dove è destinata ad aumentare la “guerra di prezzi tra tutti gli operatori e ne godranno i clienti finché non ci sarà qualche operatore che si spaccherà la testa”, ha detto di recente l’amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti, puntualizzando che Fs ha già da tempo una politica di ‘pricing’ che non è collegata a Ntv ma è stata decisa proprio per far fronte alla concorrenza del trasporto aereo. E la nuova politica tariffaria di Alitalia “ci preoccupa”, ha confessato Moretti, “la sfida diventa più complessa e difficile”.

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