La scommessa della Lombardia: in bicicletta almeno un abitante su dieci

Portare il 10 per cento della popolazione lombarda nel giro di tre-cinque anni a usare la bicicletta come principale mezzo di trasporto, a fronte della percentuale odierna pari al 3,5 per cento. È questo l’obiettivo del Piano regionale della mobilità ciclistica, la cui bozza è stata presentata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo. 

“Le persone che usano la bicicletta”, ha detto Cattaneo, “sono soltanto il 3,5 per cento della popolazione, le stesse che erano dieci anni fa, mentre nei Paesi d’Europa siamo quasi sempre in numeri a doppia cifra. Occorre anche la diffusione della consapevolezza che la bicicletta è un mezzo di spostamento efficace soprattutto in giornate come quella di oggi, con lo sciopero e le difficoltà del traffico, la bicicletta è più veloce, più efficiente e fa anche bene alla salute”. Ed è proprio con questo obiettivo che la Regione sta mettendo a punto le nuove linee guida della mobilità dolce.
I “lavori”di realizzazione della rete di mobilità dolce cercano anche di collegare le piste ciclabili tra loro e creare l’intermodalità con treni e navigazione lacustre. “La Lombardia”, ha rivendicato Cattaneo, “è oggi più avanti rispetto alle altre Regioni italiane, sia in termini di impegno attuale, sia di risorse già investite, tanto che anche altre Regioni hanno mandato loro rappresentati a seguire il nostro workshop per vedere l’esperienza lombarda”.

Credits: Regione Lombardia

Una risposta a “La scommessa della Lombardia: in bicicletta almeno un abitante su dieci

  1. Molto ambiziosi..non conosco perfattamente Milano, ma posso garantire che a Roma sarebbe impossibile. La città non può essere attraversata in bicicletta, troppi sali-scendi. C’è bisogno di investire sulla nuova tecnologia e agevolare i consumatori a beneficiarne: le bici con pedalata assistita rappresentano la forma più pulita ed economica contro lo strapotere dell’industria petrolifero-automobilistica. Le bici elettriche potrebbero essere acquistate a poche migliaia di euro, a fronte di città più respirabili, parcheggie e migliorie varie. Servono finanziamenti mirati, ma gli interessi di alcuni non lo permettono.

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