Mercato dell’auto in crisi, il 30 per cento dei concessionari rischia di chiudere

Il 30 per cento dei concessionari rischia di chiudere i battenti entro fine anno. L’allarme arriva da Federauto, la federazione del settore, dopo i dati resi noti lunedì che segnano un crollo del mercato dell’auto nei primi sei mesi dell’anno (clicca qui). Secondo il vicepresidente Mario Beretta, che è intervenuto al convegno ‘Il mercato dell’auto al giro di boa del 2012’ a Bologna, la fine di quest’anno “metterà tutti noi a durissima prova” tanto che è “ipotizzabile che il 30 per cento dei concessionari sarà costretto ad abbandonare il business”. 

Per questo ha chiesto “impegno straordinario di tutti” e in particolare allo Stato “una maggiore attenzione”. Secondo Federauto anche il 2013 confermerà livelli bassi di produttività e solo nel 2014 si potrà tornare attorno ai due milioni di immatricolazioni in Italia. Questo, secondo Beretta, “porterà a cambiamenti netti nelle reti di vendita e di assistenza”, tanto che l’associazione prevede per il 2017 il dimezzamento degli imprenditori concessionari, il -27 per cento delle imprese e il -25 per cento dei punti vendita.

4 risposte a “Mercato dell’auto in crisi, il 30 per cento dei concessionari rischia di chiudere

  1. Ma quante cavolo di notizie di questo genere aspetta di leggere il signor Monti per decidersi a tagliare i costi di quell’immonda macchina tritasoldi che è la pubblica amministrazione!

  2. Un altro settore che si avvia ad un giusto ridimensionamento, quando potrà succedere anche negli altri settori come gli esercizi commerciali ed il trasporto persone e merci, pieni di aziende fuori regola, extracomunitarie e per la maggior parte sconosciute al fisco??? Controlli, controlli e ancora controlli del territorio… altrimenti verremo colonizzati ed espropriati delle nostre sempre più esigue ricchezze.

  3. No???? Ma dai???? Che notiziona!!! CHISSA’ A CHI BISOGNA DIR GRAZIE… Comunque e’ vero, CONTROLLI-CONTROLLI, l’illegalita’ va sgamata e spazzata via dal mercato, deve rimanere chi ha le carte in regola.

  4. Ragazzi non si scherza!!! L’indotto dell’auto è grande e dietro quei numeri ci sono delle persone e famiglie che perdono il posto di lavoro. Oggi toccherà a loro ma non pensate che domani potremmo essere noi in considerazione che il sistema è tutto collegato?

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