Logistica, senza interventi si perderanno 200 miliardi e migliaia di posti di lavoro

Se non saranno effettuati gli interventi previsti dal Piano nazionale della logistica, i costi al 2020 supereranno i 200 miliardi di euro e si perderanno decine di migliaia di posti di lavoro. Lo rileva uno studio dell’Università Bocconi di Milano, presentato a Torino in un convegno organizzato dalla Consulta per l’Autotrasporto e per la logistica. Lo studio, ancora in corso, conferma la rilevanza non solo delle infrastrutture ma anche di una serie di interventi “a costo zero” (o quasi), come lo sportello unico doganale o la rete telematica, che potrebbero rendere più efficienti la gestione delle merci e la loro competitività internazionale. 

“Il nostro Paese”, ha sottolineato Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta, “ha bisogno di ridurre l’incidenza dei costi dei trasporti e della logistica sul costo di produzione media che attualmente nel nostro Paese è del 20-21 per cento, mentre in Germania è del 16 per cento. In poche parole, se l’Italia vuole crescere di più deve puntare su una logistica molto più efficiente”. Giachino ha ricordato inoltre che “con la realizzazione della Tav potranno essere spostati su rotaia oltre 10 milioni di tonnellate di merce riducendo congestione del traffico e inquinamento e creando nuovi posti di lavoro nella logistica”.
“È necessario”, ha affermato il presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, “offrire alle imprese una dote finanziaria e strumentale in grado di renderle sempre più competitive e dinamiche in modo che possano rinvigorirsi, portando il made in Italy al di fuori dei confini italiani, ma soprattutto occorre puntare su interventi concreti a costi zero e immediatamente cantierabili”.

2 risposte a “Logistica, senza interventi si perderanno 200 miliardi e migliaia di posti di lavoro

  1. L’Esecutivo ha lo strumento per far divenire operativo il Piano nazionale dei trasporti e della logistica. Lo inserisca con un proprio emendamento nel decreto sviluppo. In caso contrario la smettano di farci perdere tempo su un Piano che non è ancora stato riconosciuto dal Governo. Delle due l’una: o il Governo non è d’accordo con i contenuti del Piano e lo deve allora esplicitare; oppure lo condivide e quindi lo deve inserire nel decreto legge.

  2. Spero che il Piano porti qualche beneficio anche a quei poveretti che lavorano per le logistiche di grandi dimensioni visto che spesso soffrono per stipendi troppo bassi, questo porterebbe a un miglioramento qualitativo della vita e aumenterebbe le entrate. Ma davvero la Germania ha dei costi inferiori ai nostri? Personalmente credo che siano più bravi di noi pur pagando stipendi più alti e rispettando le leggi, inoltre si fanno sempre pagare il giusto anche nei trasporti.

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