A Ischia la mobilità è ecologica: vigili urbani e servizi vanno a elettricità

Chi è stato a Ischia sa bene quanto la viabilità possa essere un problema sull’isola, tanto che da sempre le amministrazioni locali puntano su forme alternative di movimento rispetto all’automobile. Il Comune di Forio ha così deciso di scommettere sui veicoli elettrici Renault. Sono sette quelli che entreranno presto in servizio: cinque Twizy e due Kangoo Z.E., utilizzati per servizi pubblici e da condividere con privati cittadini nel rispetto dell’ambiente.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune di Forio, Upgrading Services, società specializzata in servizi e soluzioni tecnologiche e ambientali sostenibili, Renault, casa automobilistica impegnata nella diffusione della mobilità a zero emissioni con una gamma completa di veicoli 100 per cento elettrici, ed Ensto, fornitrice delle colonnine per la ricarica.
In particolare, la polizia municipale sarà dotata di tre urban crosser Renault Twizy per poter operare attività di perlustrazione e controllo del territorio in ambito urbano e nelle aree particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale o caratterizzate da piccole vie di accesso in piena agilità e senza alcuna emissione inquinante o acustica, mentre altre due Twizy saranno in dotazione ai servizi sociali e gli affari generali. Oltre alle Twizy, il Comune di Forio ha adottato due Renault Kangoo Z.E., furgonette 100 per cento elettrici, di cui una destinata al servizio di polizia municipale e l’altra a servizi generali. I veicoli ad uso diverso da quello di polizia municipale saranno utilizzati per avviare un sistema sperimentale di mobilità condivisa tra amministrazione pubblica e privati (esercizi commerciali, artigiani ecc.) insistenti all’interno del centro storico, con l’intento di introdurre un primo ausilio di gestione dell’ultimo miglio in modalità ecologica.

 

Credits: Renault

 

3 risposte a “A Ischia la mobilità è ecologica: vigili urbani e servizi vanno a elettricità

  1. Gentile redazione, Le mando questo mio scritto Veda se ritiene utile pubblicarlo, grazie. Rispetto dell’ambiente. Prevenzione e rispetto dell’ambiente, l’Italia è un Paese bello in tutte le sue componenti, mare, coste,laghi, colline, montagne, tutto meraviglioso, ha bisogno però che tutti i cittadini abbiano più cura e le vogliano un’pò più bene. Su tutto il territorio succedono troppi incendi, frane, allagamenti, devastazioni, discariche abusive, traffico illecito di rifiuti tossici e non, andando ad inquinare le nostre acque, la nostra aria, le nostre terre, con conseguenze negative sulla salute di tutti i cittadini. Allora bisogna solo che imboccarci le maniche e impegnarci tutti di più e meglio. Elaborare progetti di prevenzione delle alluvioni e frane, con pulitura dei corsi d’acqua, rafforzare gli argini, piantare alberi, fermare in parte le acque piovane, con bacini, dighe per irrigazione delle campagne, raccolta in ogni casa dell’acqua piovana con cisterne, da usare per innaffiare giardini, orti, pulitura di auto. Progetti per prevenire gli incendi, pulitura dei boschi, sentieri, impegnando con dei progetti specifici di lavori socialmente utili, su tutto il territorio nazionale,carcerati, disoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità. Poi progetti per incentivare l’agricoltura collinare, montana, aiutando e favorendo gli agricoltori nell’allevamento di bestiame, mucche, cavalli, capre, pecore. Incentivare chi utilizza energia pulita, a basso consumo energetico, rinnovabile, panelli solari, fotovoltaico, biogas. Portare avanti un progetto nazionale sul miglior utilizzo dell’acqua, sul risparmio e, meno spreco, ogni comune dovrebbe avere un acquedotto efficiente, l’irrigazione per agricoltura possibilmente fatta a pioggia, si risparmierebbe circa il 50 per cento di acqua, educare i cittadini ad un consumo attento al risparmio, mettere in ogni comune d’Italia un distributore d’acqua da bere, poi usare di più anche quella dei acquedotti, del rubinetto in casa , che è potabile e quasi dappertutto buonissima. L’acqua è una risorsa, un bene di primario meraviglioso, deve assolutamente restare pubblica, al riparo di ogni speculazione. Progetti di educazione e formazione al rispetto dell’ambiente a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, ai mezzi di informazione, dovrebbero organizzare programmi seri di sensibilizzazione e di coscienza dei cittadini. I consumi dei beni di prima necessità, acquistarli tutti quelli che è possibile a chilometro zero, per eliminare i costi di trasporto e di inquinamento. Progetti per sviluppare e modernizzare di più i mezzi di trasporto possibilmente elettrici sia quei pubblici che privati, poi organizzare campagne di promozione per invogliare i cittadini ad usare, treno, tram, bus, metropolitane, certo con prezzi agevolati ed accettabili, anche per scoraggiare l’uso dell’auto privata. Poi potenziare il trasporto di merci su rotaia e su percorsi d’acqua, per far diminuire il più possibile quello su gomma. Progettare e attuare un edilizia meno invasiva, limitare la cementificazione del territorio e combattere abusivismo, la rovina delle nostre belle coste. La costruzione di infrastrutture stradali, ferroviarie, rispettare al massimo l’ambiente, poi la costruzione di edifici, industriali, pubblici, privati, sia costruito tutto con criteri antisismici e, di isolamento termico ed a basso consumo energetico. Controlli più efficaci, se necessario anche con microtelecamere, sulle aziende, fabbriche, grandi e piccole sul controllo del loro inquinamento, e per farlo ridurre al massimo, per salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini, far in modo che il diritto alla salute cammini insieme con il diritto al lavoro. Controlli seri vanno fatti se necessario anche con un sistema satellitare sul controllo del mare, per individuare le navi che spesso scaricano rifiuti in mare, poi ci vogliono pene certe e più severe per chi non rispetta la legge. Bisogna combattere seriamente l’ecomafia e trafficanti di rifiuti tossici e non. Aumentare la raccolta differenziata in tutta Italia, aumentare le aree ecologiche per ricuperare il più possibile materiale riciclabile e riutilizzabile, costruzione di nuovi inceneritori moderni, che producono anche energia per teleriscaldamento. Ricupero e ristrutturazione di fabbricati, case, abbandonate, costruzione di nuove piste ciclabili, aumentare le aree pedonali nei centri abitati. Poi invitare i cittadini ad usare di più la bicicletta nei percorsi brevi. Una cosa semplice da fare subito, non buttare a terra cicche e mozziconi di sigaretta. Favorire un turismo su tutto il territorio nazionale economico e rispettoso dell’ambiente. Progettare in tutti i comuni d’Italia, la messa a disposizione di terreni per coltivare orti, per pensionati, ricuperando zone del demanio abbandonate, permetterebbe la socializzazione ed avere a disposizione verdure fresche e sane. Poi preparare al meglio gli agricoltori all’uso dei pesticidi, anticrittogamici, diserbanti per fare in modo che siano usati di più prodotti biologici e meno tossici per la salute. Dobbiamo tutti fare di più e meglio, impegnarci con costanza tutti i giorni, per fare in modo di consegnare ai nostri figli, nipoti e alle future generazioni, un ambiente migliore di come lo abbiamo trovato.

  2. Gentile Redazione Le mando questo mio semplice scritto Veda se ritiene utile pubblicarlo,grazie. Solo lamentarsi non è costruttivo. Solo lamentarsi, su tutto e con tutti, non è per niente costruttivo, negli ultimi tempi si è molto diffusa la moda, l’abitudine, la sottocultura di lamentarsi, sia nei cittadini giovani che meno giovani, secondo me queste energie andrebbero utilizzate meglio, anche perché lamentarsi e non fare niente, è la strada più facile, ma non produce niente di buono, sia per sè che per gli altri, queste energie utilizzarle per costruire programmi, progetti e prendere consapevolezza che è meglio indirizzarle per una spinta al cambiamento, per costruire una società equa, più giusta per tutti i cittadini. Secondo me però bisognerebbe partire dal principio, che nessuna generazione è superiore all’altra, perciò ci vorrebbe la collaborazione di tutti i cittadini, giovani, meno giovani e anziani, per tirar fuori più idee possibili e le migliori, che ognuno di noi ha dentro, per adoperarle positivamente per il bene di tutti i cittadini. Bisognerebbe anche cogliere tutte le opportunità di partecipazione che si presentano, in tutti i campi, quello politico, economico, culturale, ambientale, poi andrebbe fatto uno sforzo di volontà per fare tutto il possibile per scartare, superare la sottocultura, la moda, depressiva, noiosa e sterile del solo lamentarsi, la critica quando va fatta dovrebbe essere possibilmente intelligente , costruttiva, propositiva e rispettosa dell’altro. Ci sarebbe un grande bisogno di costruire relazioni tra cittadini, sane, oneste, sincere, trasparenti e improntate al benessere delle persone, poi tutti insieme prendersi carico dei piccoli e grandi problemi della gente, della società, partecipare con responsabilità attivamente e concretamente, nelle associazioni di volontariato, nelle organizzazioni sindacali, nei partiti, nella scuola, negli oratori parrocchiali, nelle istituzioni a cominciare dal proprio comune, con idee, proposte, progetti, poi naturalmente devono essere confrontati con quelle degli altri partecipanti, per arrivare a una condivisione delle decisioni, da prendere, per il bene individuale, ma soprattutto per il bene comune. Cari cittadini, rivolgo gentilmente un invito a scrollarvi di dosso il lamentarsi, che non produce niente di utile, di costruttivo, ma solo cose negative, porta all’individualismo, all’indifferenza, al pessimismo, toglie pure la fiducia, la speranza di un futuro più bello, di giustizia sociale e di pace. Non siate spettatori nella vita ma protagonisti, attivi, propositivi e positivi che sarà sicuramente bello e darà anche tante soddisfazioni. Poi bisogna ricordare che la ricchezza di una democrazia è partecipazione, impegno costante, assumersi le responsabilità, prendersi cura delle cose, dei piccoli e grandi problemi, dei bisogni di tutti i cittadini del mondo. Essere attivi, positivi, si è anche più liberi, allora con grande coraggio tutti insieme cerchiamo di essere protagonisti nella collaborazione intergenerazionale, dare il nostro contributo per costruire un mondo migliore, più giusto, in cui poter vivere positivamente ed essere tutti più felici.

  3. Gentile Redazione Le mando questa mia semplice poesia veda se la ritiene utile pubblicarla,grazie

    Poesia
    Il vecchio
    Vecchio, porti dentro un tesoro di umanità,
    sei una sorgente di saggezza e di semplice umiltà.

    Vecchio, sei l’albero fonte di vita e di una grande bellezza,
    i tuoi frutti sono i valori, che sai trasmettere con dolcezza.

    Vecchio, sei la sede della sapienza, con un delicato amore sai donare,
    ogni momento vissuto insieme porta gioia, il tuo sapere è per tutti salutare.

    Guardare negli occhi il vecchio è più che vederci, sono lo specchio della verità,
    trasmettono cose meravigliose, luce, tenerezza e infinita bontà.

    Vecchio, sei come il mare quando è calmo, che ha guardare, non si smetterebbe mai di ammirare,
    porti pace, serenità e con generosità nel mondo, tanta speranza sai seminare.

    Vecchio, sei come un grande albero piegato dal tempo, che si alza luminoso verso il cielo, non si può fare a meno d’amare,
    la sua forma piena di belli e ricchi particolari, che subito tutti ti vogliono abbracciare.

    Vecchio, il tuo sorriso speciale, ci apre il cuore,
    ogni tua parola è piena di una dolce armonia, che ci trasmette tanto umano calore.

    Se nelle nostre azioni, metteremo al centro la persona, il vecchio con tutte le sue magnifiche qualità,
    salvaguardando sempre la sua dignità, sarà la strada giusta, per una società di alta civiltà.

    Francesco Lena
    Via Provinciale,37
    24060 Cenate Sopra ( Bergamo ) tel. 035/956434

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