Terremoto in Emilia, aumentano le accise. Passera: “I petrolieri riducano i prezzi”

Due centesimi di accise in più su benzina e gasolio. È questa la misura decisa dal Consiglio dei ministri per reperire le risorse per fronteggiare l’emergenza terremoto. L’aumento dovrebbe entrare in vigore già da giovedì 31 maggio. Secondo i calcoli effettuati sui consumi dello scorso anno, l’aumento delle accise farà entrare nelle casse dello Stato circa 500 milioni di euro. 

Immediate le reazioni, con il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, che parla di “bastonata per i poveri”. “Il governo per affrontare l’emergenza terremoto ha deciso di far pagare ancora una volta i poveri, tutti, indiscriminatamente, aumentando le accise sui carburanti: dopo le pensioni, dopo il lavoro e gli ammortizzatori, continua a scaricare sui più deboli, sui cittadini ‘normali’, anche il peso di questa catastrofe. Ci vuole una tassa patrimoniale: per risarcire i danni del terremoto il governo deve far pagare i ricchi”, ha detto Ferrero. Ironico il parlamentare Pdl Guido Crosetto: “Sono veramente sconvolto”, ha detto Crosetto, “dalla fantasia, dalla lungimiranza e dalla capacità analitica dei tecnici. Giuro che mai mi sarebbe venuto in mente di coprire con l’aumento della benzina gli interventi per l’Emilia. E proprio vero che c’è sempre qualcosa da imparare”. Contrarie all’aumento delle accise anche le associazioni dei consumatori: “È doveroso stanziare tutte le risorse necessarie per la ricostruzione e la ripresa in Emilia, ma non a costo di dare il colpo di grazia all’intera economia nazionale”, sostengono Adusbef e Federconsumatori.

Ma l’aumento delle accise potrebbe anche non avere effetti immediati sui prezzi ai distributori. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha infatti chiesto all’Unione Petrolifera di valutare l’opportunità di ridurre il prezzo industriale dei carburanti (al netto delle imposte) per contribuire a farsi carico dell’aumento dell’accisa. “Siamo certi che, in questo momento di emergenza per tanti cittadini e imprese”, ha detto Passera, “anche le aziende petrolifere, che rappresentano uno dei comparti industriali più importanti a livello nazionale, vorranno fare la loro parte”.

8 risposte a “Terremoto in Emilia, aumentano le accise. Passera: “I petrolieri riducano i prezzi”

  1. Credici Passera! Sicuramente i petrolieri abbasseranno i prezzi… È già bello se non lucreranno anche su questo provvedimento aumentando i prezzi della benzina più di quello che devono fare con le accise. E noi paghiamo…

  2. Ma perché avevate qualche dubbio di come affrontare anche questo disastro? Le accise!!!!! Era chiaro, ma perché non tolgono i finanziamenti ai partiti, perché non fanno pagare a Bossi tutti i soldi che si è fregato lui e tutta la famiglia, perché non si abbassano gli stipendi no!!!! Dobbiamo pagare noi che siamo già sull’orlo del fallimento. Dobbiamo pagare noi che stiamo già sull’orlo del fallimento. State portando l’Italia nella cacca. Era il Paese che tutti invidiavano, adesso ci schifano tutti. Grazie siete stati bravissimi.

  3. Veramente allucinante… Invece di annullare (e sarebbe il minimo…) l’inutile parata del 2 giugno, continuano ad aumentare i carburanti con inevitabili ricadute sui prezzi al consumo… Vergogna, vergogna, vergogna!!

  4. Ma come fanno ad annullare la parata??? Là c’è da lucrare e poi c’è il Presidente che si deve mettere in mostra e ci sono tutti i lecchini!! Là si devono bruciare altri milioni di euro!!!!

  5. E’ assurdo !!! E’ sicuro che le persone vanno aiutate, ma le risorse andavano trovate in altro modo, quanto esposto da Mara è vero e oltre a quelle voci ce ne sono molte altre che bisognerebbe rivedere, ma si toccano persone troppo in alto, con voce in capitolo e chi paga è la povera gente.
    Non so se per i trasportatori questo nuovo aumento verrà riconosciuto nel rimborso, nulla si dice in proposito; se così non fosse le nostre associazioni non possono restare a guardare, si rischia davvero una rivolta popolare con fermi non regolamentati; quando il vaso ha raggiunto il massimo tracima e ci siamo davvero molto molto vicini.
    Ma perchè non hanno girato sull’Emilia le accise relative alla guerra in Abissinia… alla diga del Vajont, all’alluvione di Firenze, al terremoto del Belice, al terremoto del Friuli, alla missione in Bosnia… emergenze ormai rientrate, ma accise mai ritirate!!!
    CHE SCHIFO.

  6. Invece di aiutarci ci tassano, l’Emilia è in ginocchio, ci dobbiamo spostare per comprare tutto e secondo voi come lo facciamo? La sensazione dopo la grande trovata dell’aumento delle accise è quella che il Governo se ne sbatta altamente e se qualcuno deve pagare sono i soliti noti terremotati senza casa e senza lavoro compresi. Direi che noi abbiamo già pagato un tributo molto alto in vite umane è vero che sono meno che in altri sismi ma sono comunque troppe. VERGOGNA.
    Perdonate lo sfogo, purtroppo posso dirvi che quello che si vede in tv è nulla, la realtà è molto peggio. Siamo più signori noi in ginocchio, che non abbiamo più nulla, che quei personaggi che si trovano a Roma.
    Monti vergognati, prova tu a dormire in macchina o in alloggi di fortuna. Governanti tenetevi stretti i vostri soldi, ma ricordatevi che prima o poi si paga il dazio. E spero che ciò accada presto.

  7. Un cittadino normale consumerà 100 litri di gasolio al mese, corrispondendo cosi pro terremotati 2 euro mensili, la mia azienda ne consuma circa trentamila al mese corrispondendo cosi circa 600 euro mese che non saranno recuperati in nessun modo sulla clientela. Giustissimo aiutare i terremotati, ciò che non è giusto che questo venga fatto con misure e pesi diversi. Mi resta solo da pensare che sarei capace anch’io di fare il primo ministro e governare l’Italia rubando soldi a chi lavora. Dimenticavo, per fortuna che in Italia abbiamo i petrolieri che sicuramente contribuiranno (con i soldi dei soliti idioti cioé noi) ad aiutare i terremotati. Altro che schifo, cara Rita questo è un Paese di m……
    Buona giornata a tutti, si fa per dire.

  8. Due centesimi in più per le accise, a Roma vogliono maggiorare di 50 centesimi i biglietti dei mezzi pubblici, a gennaio sono rincarate le assicurazioni e i trasporti marittimi. Solo gli stipendi italiani (per quelli che non sono in nero) rimangono invariati dal ’95. Mi sento parte di un popolo altruista, nelle difficoltà sappiamo aiutarci l’un l’altro. Il problema è che qui siamo sempre con l’acqua alla gola, c’è sempre qualche falla da rattoppare. Sempre.

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