Tir, vietato scioperare il 28 maggio. Sanzioni per chi non rispetta l’ordine

Il  fermo dell’autotrasporto programmato a partire da lunedì 28 maggio non si deve fare. A deciderlo sono stati gli esponenti della Commissione di garanzia  che con  un’ordinanza hanno vietato l’effettuazione della protesta.  La decisione è stata assunta in applicazione del Codice di autoregolamentazione che prevede “l’immediata sospensione delle agitazioni in caso di calamità naturali o eventi eccezionali” come il terremoto che ha colpito l’Emilia.  Il mancato rispetto delle disposizioni della competente Commissione comporta l’erogazione di sanzioni amministrative e penali nei confronti degli organizzatori dell’azione. Nell’ordinanza, firmata dal commissario delegato Elena Montecchi, si invitano le associazioni TrasportoUnito Fiap, Aias, Aitras, Assiotrat e Assiotrasport a “riformulare la proclamazione dell’astensione in conformità alla legge e alla disciplina di settore, differendo il fermo dei servizi di autotrasporto merci ad altra data e dandone immediata comunicazione alla Commissione di garanzia”.

19 risposte a “Tir, vietato scioperare il 28 maggio. Sanzioni per chi non rispetta l’ordine

  1. TrasportoUnito Fiap, Aias, Aitras, Assiotrat e Assiotrasport: ma scusate, tutte queste associazioni, messe insieme, quanti autotrasportatori rappresentano? Ma perché frammentarci in tante piccole sigle semisconosciute, quasi clandestine, composte da quattro gatti col solo risultato di non avere una rappresentanza forte e unita?

  2. Caro Pietro, ti è mai capitato di litigare con un gatto ? Se non dai una scrollata a chi ci rappresenta non si otterrà mai nulla. Io faccio parte di una grossa associazione e ti dirò, caro Pietro, che qualche volta ho imparato da quelli più piccoli. Ciao

  3. Francamente mi sarei aspettata che le associazioni proclamanti il fermo avessero deciso di posticiparlo di loro iniziativa e non dietro sollecitazione. Credo abbiano perso una buona occasione per dimostrare ai detrattori il loro senso di responsabilità. Ma tant’è.

  4. A volte anche le sciagure portano effetti positivi. Il terremoto potrebbe difatti aver dato una scossa al senso di responsabilita di chi voleva fare il fermo e convincere le aziende che solo attraverso il dialogo si può tentare di risolvere i problemi che affliggono la nostra categoria.

  5. Io faccio parte della Fai e qualcosa abbiamo ottenuto perchè siamo in tanti. Certo è che se come i partiti, ogni giorno qualcuno vuole aprire un’associazione e poi non funziona…. ragazzi facciamo mea culpa…

  6. Cara Alessandra, ti leggo sempre, ma ogni tanto ti scappa la penna. Era solo una l’associazione che doveva, per senso di responsabilità, sospendere il fermo senza attendere la disposizione della Commissione. Non le associazioni tutte che invece anche se con fatica continuano a proseguire un confronto complesso in tempi difficili. Lama diceva che “vince sempre quando si tratta, non quando si sciopera”.

  7. Un vecchio detto diceva “l’unione fa la forza”. Sembra che qualcuno si diverta a divederci! Dove vogliamo andare in tre gatti??? O e’ meglio, come l’ultimo sciopero di Trasporto unito, unirsi al movimento dei forconi!!! Quella e’ stata una vera cosa vergognosa! Ma come ho gia’ avuto modo di scrivere”, se fossi stato un genio non avrei fatto il camionista”. Mi dispiace per tutti i miei colleghi che si lasciano trascinare da quei movimenti, piccoli, che non otterranno mai niente. Io faccio parte di Fai da anni e, pur con i nostri errori, abbiamo cercato di ottenere il meglio per la categoria. Si poteva ottenere di piu’??? Forse si. Noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Partecipate agli incontri delle vostre associazioni e proponete invece di criticare. Le associazioni sono composte da trasportatori come me e come voi.

  8. Segue messaggio precedente. Le associazioni sanno ascoltare e portare il malcontento generale nelle sedi opportune. Lavorano per noi spesso trascurando le loro famiglie, dedicando il loro tempo libero, poco, per portare avanti questioni a volte importanti a volte meno per il bene della categoria. Abbiate fiducia delle associazioni: sono state ottenute parecchie “cose” per merito loro. Sono uscito dal tema della discussione, lo so. Ma dovevo scriverlo. Cari colleghi lasciate perdere le piccole categorie, che servono a ben poco, e associatevi a categorie di peso. Sono di parte certo. Ma mi batto tutti i giorni per la mia piccola ditta e per tutti i trasportatori italiani.

  9. D’accordo Luciano, gli appelli all’unità sono sempre utili. Allora suggerisco, visto l’approssimarsi del pronunciamento del Tar sul ricorso presentato dalla committenza, di preparare una convention con la presenza di TUTTE le associazione dell’autotrasporto e lì decidere una linea comune.

  10. Luciano, per favore, racconta a tutti che cosa abbiamo ottenuto grazie alla vostra associazione nell’ultimo anno… Ti rispondo io: nulla.

  11. Beh, Luciano, non è affatto vero. Nell’ultimo anno abbiamo avuto: il recupero trimestrale delle accise; altri soldi per la categoria (400 milioni); la conferma della norma sui costi minimi; l’eliminazione di una norma del Regolamento al codice sulle gornate suppletive di divieto che già da quest’anno porterà alla riduzione di 5 giorni di divieto… Ti sembra NULLA?

  12. Paolo v o è disinformato, o peggio è prevenuto. Secondo lui 400 milioni di euro aggiuntivi in un momento nel quale sono stati fatti dei tagli è nulla? Ottenere il decreto che sanziona anche i committenti è cosa che accade da sola? Togliere cinque giorni dai divieti di circolazione non vale niente? Ottenere la pubblicazione dei costi incomprimibili della sicurezza facendo anche esprimere il Parlamento crede sia facile? Impedire l’entrata in vigore, fino a oggi è certo, del Sistri è un dono del Governo spontaneo? Avere predisposto e ottenuto la condivisione del ministero dell’Interno sul protocollo di legalità è stato semplice? Se Paolo v è disinformato si informi; se invece è prevenuto è inutile che continui con l’elenco delle iniziative portate avanti dalle associazioni serie, non servirebbe a nulla.

  13. Che senso ha vietare lo sciopero in Sicilia, in Calabria, in Puglia, nel Lazio per un terremoto che ha interessato solo una parte dell’Emilia? Caso mai impeditelo solo nei centri colpiti….

  14. Ma non perdete neppure tempo a scrivere a quelli come Antonio. Sono solo prevenuti o, forse, fanno parte di quelle associazioni che rappresentano quattro gatti (e forse qualche delinquente, come lascerebbero credere le recenti intimidazioni e minacce a chi voleva solo lavorare!!!!!) e che odiano ammettere che c’è chi lavora perla categoria e non solo per guardarsi allo specchio!

  15. Proposta di convention revocata. se ci scorniamo in questo modo da una tastiera non oso pensare cosa accadrebbe in un luogo chiuso. Proprio non riusciamo a spogliarci dall’individualismo che caratterizza la nostra categoria…

  16. Ma scusate… scioperare perchè? Per chiedere quello che poi si lascierà perdere e non si porterà a casa? Lasciando in mano ai committenti? Solo perchè si deve fare vedere che i” propri” camion viaggiano e “lavorano”? Lo sciopero lo faccio tutti i giorni, mesi e anni, quando un committente chiede prezzi, lavori, comportamenti che rasentano la malavita, la frode, la delinquenza, la carità economica…. Un viaggio in meno sottopagato, perso, è un guadagno per me.

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