“Ministro Passera, sulle liberalizzazioni nelle ferrovie si deve fare di più”

“Diciamoci la verità, signor Ministro, nell’ambito delle liberalizzazioni delle ferrovie qualcosa in più si poteva e si può fare. Il mercato italiano resta fortemente dominato dall’ex monopolista nazionale; questo dominio ha portato ad avere il 72 per cento degli operatori che evidenzia una marcata insoddisfazione per la rete ferroviaria. E questo perché, nel settore merci, gli obbiettivi non sono indirizzati alla produzione delle migliori condizioni per lo sviluppo del servizio ferroviario”. Ad affermarlo è il vicepresidente nazionale di Confcommercio, Paolo Uggé, che intervenendo a Roma al convegno “Infrastrutture, trasporti, logistica e mobilità, sciogliere i nodi per competere”, al quale era presente il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, ha sottolineato come “sia singolare il trasferimento della disponibilità di un gran numero di scali merci da Rfi ad altre società del gruppo FS, attraverso un atto governativo operato sulla base di valutazioni di efficienza esclusivamente interne a Trenitalia Cargo, per non parlare del modo in cui Rfi gestisce i rapporti con i proprietari dei raccordi privati, sui quali gravano, a detta delle imprese interessate, imposizioni normative ed economiche, che costituiscono vere e proprie barriere all’accesso ferroviario da parte degli operatori con forti cadute del traffico stesso. Abbiamo apprezzato e proposto la costituzione di una Autorità indipendente”, ha concluso Paolo Uggè, “ora è essenziale che in tempi brevi vengano cercate le condizioni e le regole per una concorrenza orientata al mercato”.

Una risposta a ““Ministro Passera, sulle liberalizzazioni nelle ferrovie si deve fare di più”

  1. Queste sono le contraddizioni italiane: un autotrasporto liberalizzato all’estremo per il quale si sono dovuti porre dei limiti ad un eccessivo ribasso (costi minimi) che fa concorrenza a delle ferrovie monopoliste che non vogliono mollare nessuno dei propri preistorici privilegi.
    Il presidente Moretti, che chiede aumenti autostradali per recuperate traffici dalla gomma al ferro, dovrebbe invece rendere più efficiente la sua azienda e non penalizzare chi già lo è fin troppo per migliorare i suoi risultati.

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