Usato a quattro e a due ruote, ad aprile mercato ancora con segno negativo

Il mercato dell’auto continua il suo viaggio in retromarcia. Non solo per quello che riguarda le nuove immatricolazioni, anche per le vetture usate. Come spiega l’Aci in una nota, “nel mese di aprile il mercato dell’usato prosegue il trend negativo: -18 per cento i passaggi di proprietà netti per le quattro ruote e -21 per cento quelli per le due ruote rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per ogni 100 auto nuove ne sono state vendute 152 usate ad aprile e 165 nel primo quadrimestre. Il mercato dell’usato da gennaio a oggi ha fatto rilevare una diminuzione del 13,3 per cento per le autovetture e del 12,5 per cento per i motocicli”. 

Anche per le radiazioni delle quattro ruote, spiega sempre l’Aci, prosegue il segno meno: le auto eliminate dalla circolazione, rispetto ad aprile 2011, sono state 112.573 (-5,6 per cento), le moto 10.495 (+3,7 per cento). Ogni 100 autovetture nuove ne sono state radiate 87 ad aprile e 94 nel primo quadrimestre. Il mercato delle radiazioni da gennaio a oggi ha fatto rilevare una diminuzione del 3,7 per cento per le autovetture e un aumento del 7,6 per cento per i motocicli.

Una risposta a “Usato a quattro e a due ruote, ad aprile mercato ancora con segno negativo

  1. Temo che peggiorera’ ancora in quanto le Banche non finanziano piu’ nessuno che non sia perfetto ed inoltre ora avere una macchina si corre il rischio che ti facciano controlli per capire se te la puoi permettere, in pratica se hai un Mercedes 320 comprato usato a 10.000 euro, costo di una utilitaria, diventi in automatico un evasore fiscale.. questo e’ quanto si percepisce dai telegiornali e dai vari spot che il Fisco produce, sei poi hai una barca sei rovinato.. così si butta via un affare colossale che l’intera Italia potrebbe avere, considerando che siamo bagnati dal mare quasi ovunque con coste meravigliose, vorra’ dire che il turismo nautico se ne andra’ da qualche altra parte.
    Per le automobili siamo i piu’ tartassati d’Europa.. E’ questa l’Italia che vogliamo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *