“Sempre più camionisti in crisi prendono la strada del gioco d’azzardo”

Tra  le centinaia di migliaia di italiani “ammalati” di gioco d’azzardo (secondo recenti stime il gioco è una patologia che ha colpito un milione di italiani ma per i responsabili dell’Organizzazione mondiale della sanità le persone a rischio nel nostro Paese sono oltre due milioni), ci sono sempre più spesso anche i camionisti, che  con frequenza sempre maggiore  utilizzano la pausa di riposo  prevista dalle normative vigenti per tentare la fortuna. Un fenomeno spiegabile  anche col fatto che la categoria dei trasportatori è stata duramente colpita dalla crisi economica, crisi che ha spinto moltissime persone, camionisti compresi,  a giocare, a vedere nella scommessa l’unica speranza di cambiamento della propria vita”.  Ad affermarlo è Giorgio Colato (nella foto) che oltre a sedere nel consiglio nazionale della Fai, la federazione degli autotrasportatori italiani, è anche componente del consiglio d’amministrazione del Casinò di Campione d’Italia. Ed è  proprio a Campione che venerdì 27 aprile si svolgerà un convegno dedicato proprio ai pericoli che si possono correre percorrendo a tutta velocità la strada della fortuna e delle scommesse. “Please play responsiby:  gioco d’azzardo patologico e business dell’entertainment” è il titolo del convegno organizzato per spiegare che quella fra il gioco e la responsabilità è una “relazione possibile”, come anticipa  Carlo Pagan amministratore delegato del Casinò di Campione d’Italia. “Please play responsibly è il nuovo biglietto da visita dell’Eca, l’European Casino association, un espresso invito al gioco responsabile che anche noi lanceremo venerdì 27 discutendo con i migliori esperti, fra cui Alessandro Meluzzi e Cesare Guerreschi,  della relazione tra gioco d’azzardo patologico e business dell’entertainment”, spiega Carlo Pagan. “Ma c’è grandissima attesa”, sottolinea Giorgio Colato, “anche per l’intervento del portavoce dell’Eca, Hermann Pamminger, cui è stata affidata la presentazione del progetto di standard operativi per un’efficace soluzione del problema del gioco d’azzardo patologico nelle singole aziende.  Comprese quelle di autotrasporto, sempre più interessate da questo fenomeno che, complice la crisi sempre più pesante, difficilmente potrà rallentare senza mettere i freni appropriati, ovvero senza avvalersi di tecnologie nuove che verranno illustrate da  Matteo Temporin, dell’Università Cattolica, e da Graziano  Bugatti, amministratore delegato di Mind, a proposito di una gestione del gioco d’azzardo patologico attraverso gli strumenti dell’intelligenza artificiale. Semplificando, sistemi intelligenti analizzano il comportamento del giocatore davanti a una slot machine e possono fornire indicazioni molto attendibili di situazioni di disagio o patologiche. Il Casinò di Campione nel’occasione lancerà  anche l’iniziativa di un servizio di assistenza medica  con un numero telefonico dedicato che spero molti camionisti compongano prima che il desiderio di trovare nella scommessa una strada alternativa alla crisi diventi una malattia difficilmente curabile”. Al convegno parteciperà anche don Antonio  Tarzia, già direttore di Jesus, secondo il quale “il gioco d’azzardo patologico è un problema dell’’uomo contemporaneo che non può lasciare indifferente la Chiesa”.

5 risposte a ““Sempre più camionisti in crisi prendono la strada del gioco d’azzardo”

  1. Sarà, ma ho più probabilità di portare a casa i miei soldi giocando al casinò piuttosto che lavorare per un nuovo cliente.

  2. Bella iniziativa, soprattutto per il fatto che è organizzata nel casinò, il che dimostra la sensibilità degli amministratori dello stesso. Bravi. È un problema tenuto sottotono ma di portata devastante per le famiglie.

  3. Cosa c’è da aspettarsi da un lupo che insegna a un agnello come non farsi sbranare? Ha forse sortito qualche sensibile effetto scrivere sui pacchetti delle sigarette che chi fuma muore?

  4. Questo è il risultato di una buona istruzione avuta dalle federazioni trasportatori che ha portato al risultato che oggi abbiamo, di cui fa parte il Sig. Colato sicuramente non responsabile in prima persona ma anche lui collaboratore del sistema autotrasporti dal vecchio 1975 in avanti, saluti.

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