Costi di sicurezza, via libera alle sanzioni: sospese le manifestazioni dei trasportatori

Via libera alle sanzioni per chi non rispetta le norme sui costi della sicurezza. Nella serata di martedì 23 aprile, il Ministero delle Infrastrutture ha diramato una nota (clicca qui per leggerla), a firma del capo dipartimento Amedeo Fumero, con la quale si dà notizia dell’avvenuta firma da parte del ministro di Grazia e Giustizia, Paola Severino, del decreto sulle sanzioni per il mancato rispetto delle norme sui costi della sicurezza. “Questo provvedimento”, commenta il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, “è un importante passo per il completamento di quanto portato avanti in questi ultimi tempi”.

“Prosegue, dunque, la costruzione di un sistema fondato sulle norme che devono servire a migliorare la sicurezza attraverso il rispetto delle regole, garantite attraverso una politica di controlli mirati che veda coinvolta anche la committenza”, dice Uggè. “Il comunicato diffuso affronta altri aspetti sui quali il ministero e le associazioni sono impegnati a trovare le soluzioni. Le manifestazioni, così ha comunicato il presidente di Unatras dopo una rapida consultazione delle federazione aderenti, ha deciso, raccogliendo l’appello del ministero, di sospendere le iniziative di sensibilizzazione programmate. Unica eccezione sarà la Sicilia che vedrà, per ragioni legate all’ecobonus che riveste per le imprese locali una grande rilevanza, la nostra associazione e i loro aderenti manifestare in modo simbolico per denunciare la mancata risposta su tale aspetto”.

4 risposte a “Costi di sicurezza, via libera alle sanzioni: sospese le manifestazioni dei trasportatori

  1. La notizia della firma del decreto per l’applicazione delle sanzioni, da sola, sembra non essere sufficiente a far capire l’importanza di questo tassello per il completamento della riforma. Va invece aggiunto – soprattutto per la committenza – che d’ora in poi il mancato rispetto dei costi insopprimibili della sicurezza o il pagamento oltre il 90° giorno delle fatture di trasporto potranno essere direttamente (e più facilmente) sanzionate dallo stesso ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che potrà quindi escludere i committenti irregolari dal beneficio di qualsiasi agevolazione fiscale, finanziaria e previdenziale per un intero anno oltre al fatto di poterli escludere, fino a sei mesi dal partecipare all’affidamento pubblico della fornitura di beni e servizi. Probabilmente ora la cosa appare più chiara!

  2. Alessandra giustamente freme per poter avere il decreto che è ora alla registrazione della Corte dei Conti, come impone la procedura. E’ certamente un risultato importante, ottenuto ancora una volta con l’insistente lavoro e grazie all’intervento decisivo del ministro Ciaccia che ha “pareggiato”, mi si passi questo termine, gli interventi che la commitenza aveva in modo ripetuto effettuato sul ministero di Grazia e Giustizia, ultimo a sottoscrive il testo. Al di là della battuta calcistica, indubbiamente l’impegno del ministro è stato di grande aiuto. Ora il lavoro maggiore sarà da svolgere nei confronti della burocrazia che deve dare attuazione alle disposisizioni che il Governo ha emanato.

  3. Non è che frema è che prima “vedere cammello”. Al di là della battuta, stavolta non calcistica, prima di sospendere qualsivoglia manifestazione, sarebbe opportuno vedere cosa contiene questo decreto e soprattutto capire, come ci lascia intendere il presidente, a quale grado di burocrazia ci stiamo/ci stanno esponendo. Spero di sbagliarmi ma l’esperienza insegna che è proprio con la burocrazia che si affossano i provvedimenti.

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