Il Sistri non funziona ancora, il ministro sposta i pagamenti al 30 novembre

Migliaia di autotrasportatori nei mesi scorsi l’hanno definita nei modi peggiori: una buffonata, una pagliacciata, uno scandalo, una vergogna. Qualcuno non ha esitato a definirla un furto, una rapina, senza dimenticare chi non ha perso l’occasione per definire la vicenda Sistri (ovvero l’entrata in vigore, mai avvenuta nonostante migliaia di aziende di autotrasporto abbiano regolarmente versato il regolare versamento dei contributi previsti per il 2010 e il 2011, del sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali lanciato dall’ex ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo) una dimostrazione della totale incapacità della classe politica italiana.  Oggi la telenovela Sistri fa registrare una nuova puntata. Il nuovo ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha infatti annunciato che il termine per il pagamento della quota 2012 è stato posticipato dal 30 aprile al 30 novembre prossimo, per dar tempo ai tecnici del dicastero di effettuare una revisione del sistema, nel tentativo di semplificarlo e renderlo più efficiente. Un’ammissione implicita che il sistema, così com’è, non funziona, come del resto da sempre vanno denunciando migliaia di autotrasportatori di rifiuti obbligati a iscriversi al Sistri ma impossibilitati a utilizzarlo per la complessità delle procedure e per i problemi tecnici che affliggono l’intero sistema informatico, responsabili tra l’altro dei ripetuti rinvii dello switch on, attualmente previsto per il prossimo 30 giugno. Di qui la decisione di procedere all’ennesima revisione del sistema, rinviando soltanto il pagamento delle quote annuali (che per il 2012 avrebbero dovuto essere saldate il 30 aprile) e non sospendendole, come invece avevano chiesto gli  interessati, affermando anche il loro diritto a recuperare le quote già versate per gli anni precedenti senza mai aver potuto utilizzare il sistema fornito dalla Selex Elsag, del gruppo Finmeccanica. Ma il sistema di tracciabilità dei rifiuti entrerà mai in funzione? Secondo il ministro Corrado Clini punta si potrà arrivare al più presto alla svolta decisiva, attraverso una collaborazione con i rappresentanti delle aziende interessate che eviti soprattutto l’aggiunta di nuovi oneri economici ai trasportatori di rifiuti. Nuovi oneri che, qualora dovessero scattare, rappresenterebbero oltre al danno l’ennesima beffa.

9 risposte a “Il Sistri non funziona ancora, il ministro sposta i pagamenti al 30 novembre

  1. Non è certo la soluzione ma un piccolo passo in avanti è stato compiuto. Le imprese almeno non dovranno corrispondere la quota prevista per il Sistri. Rimane ovviamente il problema di carattere generale legata a un sistema che non funziona ma in queste ultime settimane si è ottenuta la abrogazione del problema dei transfrontalieri per il trasporto rifiuti e la sospensione del pagamento fino al 30 novembre p.v. Un piccolo risultato che non dovrebbe essere evidenziato ma che in momenti difficili come questi è comunque qualcosa.

  2. Basta prese in giro, basta, siamo alla saturazione di questi incapaci che ci stanno gestendo da anni, sono delle persone che ci stanno massacrando e rubano stipendi con la copertura degli enti, vedete voi i nominativi, se ce n’è qualcuno onesto me lo indichi che io lo contatterò per il bene della mia azienda ed il bene del personale che ci lavora. Vergognatevi politici approffittatori del posto che usurpate, ci state portando tutti al macello. Il Sistri non è altro che la dimostrazione che non sapete come fare, a lavorare non è semplice ci vuole l’esperienza che con il tempo si acquisisce, non i cadreghini quadagnati solo politicamente… saluti

  3. Massimo Dolciami, purtroppo recentemente scomparso, si era battuto per denunciare questa scandalosa presa per il sedere da parte del Governo (e di un’allora ministra in particolare), spiegando chiaramente (anche in un filmato trasmesso proprio da voi) che le aziende avevano pagato decine di milioni di euro per non avere in cambio nulla. Nulla!!!!!! E quei soldi non ci vengono restituiti? In qualsiasi Paese civile quei soldi sarebbero da considerarsi scippati, rubati, rapinati, truffati….. E, in ogni caso da restituire….RIDATECELI!!!!!!!!!

  4. Finalmente anche per il Sistri si intravede qualche spiraglio di luce. Anche il Ministrero si è reso conto che sarebbe stato indecente chiedere un nuovo contributo per il funzionamento del Sistri, quando questo è stato rinviato 7 volte ed inizierà ad operare solo dal 30 giugno prossimo! Il rinvio era doveroso. Il metodo del rinvio: un semplice comunicato, non è giuridicamente valido a superare la cogenza di una norma amministrativa (art. 7. DM 18 febbraio 2011, n. 52). La motivazione del rinvio, infine, per rivedere tutto il sistema e farlo funzionare … appare ancora una chimera: ma è proprio necessario questo Sistri? Non bastano controlli mirati, selettivi e qualificati con l’attuale sistema cartaceo ?

  5. Intervengo a commento dell’ennesima notizia sul SISTRI per evidenziare che si continua a rinviare date di scadenza di pagamenti e di partenza del sistema senza che si faccia riferimento mai a COME MODIFICARE la mostruosità tecnico-procedurale partorita con il SISTRI.
    Ribadisco un’idea semplice e a “costo zero”: che il SISTRI diventi il database online di tutti i movimenti di rifiuti, semplicemente obbligando tutti i soggetti a registrare i movimenti non più su propri registri ma su un registro MUD online (efficiente e senza attese bibliche), dando il tempo tecnico per la registrazione in base alla distanza del trasporto (alcuni trasporti transfrontalieri, magari anche intermodali, giungono a destinazione dopo alcuni giorni).
    La tanto agognata tracciabilità in tempo “quasi reale” (discostato di pochi giorni dall’effettuazione) consentirebbe controlli mirati, evidenzierebbe flussi anomali o destinazioni anomale: ora per ammissione degli stessi organi di controllo i dati MUD arrivano dopo 2-3 anni …. pur a fronte di una dichiarazione obbligatoria ogni anno ad aprile.
    E’ peraltro evidente che un sistema del genere non può controllare l’abusivismo, il trasporto senza documentazione, la falsificazione della caratterizzazione dei rifiuti o tutte le altre anomalie emerse in molte indagini: ma nemmeno il SISTRI attuale pone rimedio alcuno a questi eventi, siamo sicuri che chi trasporta e/o smaltisce abusivamente rifiuti si doti di chiavette e sistemi? Sarebbero anzi agevolati dalla dematerializzazione dei documenti di accompagnamento ora obbligatori.
    Per il controllo degli abusi che ho evidenziato nulla altro serve che i controlli su strada o in azienda, non ci sarà nessun sistema tecnologico che fa scoprire un trasporto abusivo o un rifiuto non correttamente classificato! Ma i controlli vanno fatti, non solo quando c’è di mezzo un’indagine giudiziaria.
    Ringrazio dell’attenzione e saluto.

  6. Egr. Sig. Stefano così semplificato sarebbe troppo facile, come farebbero ad imbottigliare tutte le gabole che fanno chi c’è dietro, sappiamo tutti che basterebbe eseguire il tutto con il documento di partenza e ci sarebbe subito la rintracciabilità delle destinazione e degli smaltimenti, questo Sistri dovremmo applicarlo a tutti i trasporti con legge tariffa minima cambierebbero tante cose. Saluti

  7. Buffonata come sempre… intanto ho un cliente che vuole iscriversi a tutti i costi non riuscendoci… allora ci ho pravato io… “errore dal sistema.. errore dal sistema.. errore dal sistema…..” e per quanto riguarda il mio impianto ho posizionato tutte le chiavette, camion comprese, in un bel cassetto chiuso ermeticamente a chiave sperando di perdere la chiave medesima per non riaprilo più. Perso due anni di lavoro e di vita e di denaro… proroga del tributo? Grazie mille.. farebbero più bella figura affondare definiticamente il Sistri così come strutturato…. ma ripetiamo sempre le stesse cose “soffriamo ormai tutti di sistrite”… buon lavoro a tutti!

  8. Sono un autoriparatore e come tanti dopo un faldone di documenti chiesti e giornate perse alla Camera Commercio ho pagato la tassa annuale per il Sistri,comprato pc nuovo ecc ecc… rivogliamo le scuse e i nostri soldi indietro… Semplificazioni e meno burocrazia, state mandando tutti al fallimento e tutti fanno finta di nulla.

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