Carburanti, Passera pensa al taglio delle accise: “Possibile un passo indietro”

Potrebbero diminuire le accise sulla benzina. Il ministro dello sviluppo Corrado Passera ha annunciato che potrebbe esserci un passo indietro dopo i ripetuti aumenti dell’imposta, che negli anni ha accumulato innumerevoli rincari che risalgono addirittura alla guerra di Abissinia del 1935. E che hanno portato questa tassa a pesare nel 2011 per il 70 per cento sui rincari dei carburanti. “Siccome sulle accise c’è stato un intervento molto forte è possibile che quando parleremo di sgravi con la lotta all’evasione se ne discuta. Si valuterà se tornare parzialmente indietro”, ha detto Passera. Il ministro ha anche avvertito che “se ci sarà un calo del prezzo del petrolio dovrà riflettersi sul costo”, annunciando che il Governo valuta “il meccanismo tra i prezzi di mercato e i prezzi alla pompa”. 

Già qualche giorno fa Passera aveva espresso la volontà di far rientrare l’aumento delle accise appena ci saranno le condizioni per farlo. L’intervento più recente sulle accise è quello previsto dal decreto di riforma della Protezione Civile con aumenti fino a un massimo di 10 centesimi in caso di dichiarazione di stato di emergenza.
Ma l’elenco dei rincari che gravano su questa imposta è lungo e risale al 1935. Il primo aumento delle accise risale infatti alla guerra in Abissinia (1,90 lire). Altre 14 lire sono state aggiunte per la crisi di Suez del 1956. Il disastro del Vajont del 1963 ha portato un aumento di 10 lire, così come l’alluvione di Firenze del 1966 e il terremoto del Belice del 1968. Il terremoto del Friuli del 1976 ha pesato sulle accise con 99 lire, il terremoto in Irpinia del 1980 con 75 lire, la missione in Libano del 1983 con 205 lire, la missione in Bosnia del 1996 22 lire. Un aumento di 0,020 euro è arrivato dal rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004; un +0,0073 euro dall’attuazione del Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali; +0,040 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92; +0,0089 per far fronte all’alluvione in Liguria e in Toscana del novembre 2011; +0,112 euro sul diesel e +0,082 euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” (Manovra Monti) del governo Monti. Infine il 2012 è iniziato con una pioggia di rincari in ben sei Regioni.

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