Picchiato e ucciso per un posto auto a Cosenza, arrestati i due responsabili

Lo abbiamo scritto l’altro giorno, il parcheggio è fonte di grande stress per gli automobilisti italiani (clicca qui). Una notizia che magari ha fatto sorridere qualcuno. Di ben altro tenore la drammatica vicenda di Cosenza, dove un parcheggiatore di 49 anni, Francesco Messinetti, è stato picchiato a morte per colpa di un posto auto riservato a un noto personaggio del quartiere in cui è avvenuta la tragedia. Il pestaggio risale alla notte del 29 marzo scorso. L’uomo era a casa ed è stato invitato a scendere dai protagonisti della missione punitiva. È morto in ospedale il 3 aprile. 

I poliziotti hanno individuato i due responsabili, un 35enne e un 77enne. Entrambi sono accusati di omicidio aggravato insieme ad altre persone in corso di identificazione. Martedì mattina in questura il procuratore aggiunto Domenico Airoma ha lamentato la scarsa collaborazione degli stessi familiari della vittima, intimiditi dal ”boss di quartiere”. ”Anche un familiare può essere sacrificato sull’altare del rispetto nei confronti di questa gente”, è il commento amaro di Airoma. L’elemento scatenante del pestaggio sarebbe un parcheggio riservato a un signorotto del quartiere dove è avvenuta la tragedia. Messinetti sbarcava il lunario facendo il parcheggiatore in un noto centro commerciale di Cosenza. Già in passato aveva avuto dei problemi per via di quel posto auto riservato.

Una risposta a “Picchiato e ucciso per un posto auto a Cosenza, arrestati i due responsabili

  1. Innanzitutto l’inciviltà degli individui è la principale causa di queste disgrazie e poi la pena in Italia è talmente blanda per chi è abituato al crimine… Ergo, se per una persona civile e onesta un giorno di prigione è pesantissimo da sopportare, per un essere incivile e avvezzo al crimine, 10 anni sono una cosa normale.
    Saluti

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