Sembrerebbe un periodo di calma per i prezzi dei carburanti. Almeno per automobilisti, motociclisti e camionisti, che vedono i prezzi alla pompa stabili – ma sempre altissimi – da qualche giorno. In realtà, come spiega Staffetta Quotidiana, “nelle ultime tre sessioni (del 4, 5 e 10 aprile) sul mercato del Mediterraneo i prezzi della benzina sono scesi senza soluzione di continuità. Martedì con un vero e proprio tonfo: -14 euro a 680 euro per mille litri. In totale, a cavallo di Pasqua, la quotazione della benzina è scesa dell’equivalente di 2,2 centesimi al litro. Anche per il gasolio si è registrato un netto calo martedì (-12 euro a 657 euro per mille litri), che va ad aggiungersi a quello di mercoledì scorso e porta il ribasso cumulato all’equivalente di 1,8 centesimi al litro”. Ribassi che non si traducono in prezzi più bassi nelle stazioni di servizio.
I prezzi alla pompa (clicca qui per leggere i prezzi compagnia per compagnia) sono infatti fermi ormai da cinque giorni. Stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, i listini risultano invariati mercoledì mattina per tutte le compagnie. Ferme dunque le medie ponderate nazionali tra le diverse compagnie in modalità servito: benzina a 1,900 euro/litro, diesel a 1,783 euro/litro, Gpl a 0,884 euro/litro. Lieve calo per il metano a 0,962 euro/kg. Info: www.staffettaonline.com
Ma nessuno vigila su questo? È un’assurdità, una presa in giro specie in periodi come questi in cui si sbandiera ai quattro venti il periodo di austerità; ma come sempre solo per gli ultimi della filiera, i consumatori. C’è sempre chi si arricchisce alle spalle delle persone oneste. Per tutti e specialmente per noi autotrasportatori 1,8 centesimi al litro non sono pochi, vista la quantità di gasolio consumata. Che schifo!
Sono d’accordo con Rita. Subito pronti ad aumentare i prezzi quando le quotazioni salgono e quando scendono si aspetta sempre…
In questo campo l’Europa non ci chiede nulla mr. Prime Minister?