Rc auto sempre più care: “Ecco come ridurre i prezzi del 40 per cento”

Nasce da una maxi inchiesta (“Il Libro Nero della RcAuto” di Vincenzo Borgomeo) lo spunto per una proposta dell’Aci per abbattere drasticamente (fino al 40 per cento), i prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale. Una proposta che comprende quattro articoli di uno schema di progetto di legge e quattro raccomandazioni per un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l’obiettivo di ottenere duraturi risultati. 

Prima di essere reso noto, è stato inviato al Presidente del Consiglio. Il problema di fondo è che il costo dell’assicurazione  è diventato insostenibile, specie in alcune realtà locali, soprattutto dopo gli ultimi aumenti di tutti gli altri costi legati all’auto. L’aumento è dovuto agli aumenti dei costi dei risarcimenti, causato sia dalle frodi sia dagli alti costi dei danni alla persona, molto più elevati rispetto ai paesi simili all’Italia. Cosa fare? “Sia le imposte sia una parte dei costi delle compagnie”, spiega Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni, “sono proporzionali  ai premi e possono essere ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i fabbisogni tariffari delle compagnie. Per ridurre l’Rc auto è necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre i costi dei sinistri è necessario intervenire sul contrasto alle frodi e sul contenimento di alcune componenti di costo”. Il libro di Vincenzo Borgomeo è scaricabile gratuitamente sul sito http://www.libronerorcauto.it/

8 risposte a “Rc auto sempre più care: “Ecco come ridurre i prezzi del 40 per cento”

  1. Io avevo la polizza Rca con una impresa assicuratrice e il furto incendio con un’altra. Mi faccio fare un preventivo dalla seconda che mi offre la polizza Rca a 450 euro. Quando vado a pagare, dopo la disdetta alla prima compagnia assicuratrice, mi viene detto che l’importo non è più di 450 euro ma di 480 perchè avevo avuto un rimborso per un danneggiamento dell’auto coperto dalla polizza furto-incendio. Di Pietro avrebbe detto “Che ciazzecca??”. E poi sono gli automobilisti a truffare?

  2. Il governo e i politici sono la truffa! Investono i soldi “rubati” al popolo riciclandoli con compagnie assicurative. Fanno regole e leggi a loro favore, tipo la classe di merito segue la vettura e non il conducente. Ridicolo.

  3. Un altro racket da denunciare sono i passaggi di proprietà: da un milione a due milioni delle vecchie lire per l’auto che magari vale 300 euro. E le accise sulla benzina? Dal 1953 a oggi? Il bollo si paga di già con il caro benzina. Si pagano le strade, perchè tassa di circolazione? Ladri, ladri ladri………

  4. A proposito di classe di merito che segue la vettura e non il conducente. Io oggi, da privato cittadino, sono in prima classe (toccando ferro non causo incidenti da 30 anni!!!!). Ora, dovendo acquistare la nuova auto e dovendola intestare alla società (altrimenti non scarico nulla!!!) mi ritrovo costretto a dover “ripartire” con l’assicurazione dalla peggior classe di merito. Risultato: più 70 per cento (settanta per cento, praticamente il doppio!!!!!!) dei costi. Ma in che Paese viviamo? Ma chi adotta queste regole cos’è?

  5. Ma i controlli sui rimborsi dei sinistri chi li controlla? Mi è capitato un incidente e il danno stimato era di circa 100/150 euro a macchina, praticamente ci siamo toccati con qualche graffio, l’altro ha voluto fare denuncia. Tramite l’assicurazione sono venuto a conoscenza che la richiesta di danno dell’altro superava alla grande i 1000 euro. Ora a parte l’aumento della polizza ma il resto chi lo paga?

  6. Assicurazioni: scherzo all’italiana. Il governo ti obbliga ad avere l’assicurazione, le compagnie ridono! Perchè questo governo non trova il coraggio di fare il lavoro, davvero però, non demagoiga, e mettiamo un premio minimo controllato dallo Stato. Se poi le compagnie di assicurazioni dicono che non guadagnano, mi facciano capire come possono costruire grattacieli a Milano….

  7. Le assicurazioni, così come le banche, hanno sedi in palazzi principeschi, hanno un sacco di dipendenti che satrapagano. E tutto con i soldi di chi? Dei cittadini a cui fottono i soldi!!!!!!!! Se avessero uffico normali e non pagassero i manager con stipendi a cinque zere avremmo servizi migliori e polizze meno care!!!

Rispondi a Pasquale Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *