Ciechi al volante, Google ha inventato l’auto che si guida da sola

Non si tratta di un falso cieco scoperto dalla Guardia di finanza. Steve Mahan, amministratore delegato del Centro non vedenti di Santa Clara, guida un’auto. Si tratta di una Google Car, una Toyota Prius che grazie a un sistema di telecamere e sensori si muove assolutamente da sola. In pratica l’uomo è seduto al posto del guidatore, ma è la macchina che si guida da sola. 

In un video pubblicato su Internet che in pochi giorni ha già fatto più di un milione di visualizzazioni, viene filmato l’incredibile viaggio dell’uomo, che ha una capacità visiva del 5 per cento. Dopo essere partita, l’auto si ferma davanti a un fast food e il “guidatore” si fa consegnare una porzione di cibo attraverso il finestrino. Il viaggio prosegue alla volta di una tintoria, dove il non vedente scende e ritira un abito lavato e stirato. Risalito in auto dopo aver ripiegato il suo inseparabile bastone pieghevole, Mahan si mangia tranquillamente il suo spuntino senza mettere le mani sul volante (in realtà non le mette mai per tutta la durata del video) mentre l’auto si dirige verso casa. Giunto a destinazione, Mahan scende e si avvia sorridente verso la sua dimora. A fianco del non vedente è vero, c’è un tecnico di Google, ma il volante dell’auto è nelle mani del cieco o meglio non è nelle mani di nessuno. “Self-Driving Car Test: Steve Mahan” è il titolo del video.
“Il percorso seguito dalla Google Car “guidata” da Steve Mahan”, si legge su sicurauto.it, “è stato ovviamente studiato con attenzione e pianificato in modo da evitare i pericoli del traffico, e ciò lo si comprende chiaramente dal video: di traffico non se ne vede neppure l’ombra. Tuttavia, al di là delle questioni legate ai regolamenti per la sperimentazione pratica delle Google Car e ai suoi progressi, resta il fatto che a una persona che mai e poi mai potrebbe guidare un’automobile è stato concesso di farlo su un veicolo che l’ha aiutata a svolgere alcune semplici attività quotidiane, che però sono tali solo per chi non soffre di alcuna limitazione fisica. Non a caso il signor Mahan ha dichiarato: “È stata la migliore esperienza di guida di tutta la mia vita”. E dietro le sue parole si intuiscono le speranze di tutti i non vedenti del mondo”.

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