Roma-Milano in treno a 9 euro: “Biglietti introvabili”. Trenitalia: “Già venduti”

L’offerta di Trenitalia per il tragitto Roma-Milano e per altri sulla penisola a partire da soli 9 euro “è allettante, se non fosse per quel piccolo particolare: i biglietti non si trovano. Solo 1 consumatore su 170 ce la fa”. Lo denuncia Altroconsumo, che ha inviato una segnalazione all’Antitrust per pubblicità ingannevole. L’associazione di consumatori ha provato a prenotare per la tratta di riferimento Roma-Milano e Milano-Roma controllando sul sito Trenitalia per quanti e quali treni sia possibile pagare il viaggio 9 euro. La rilevazione è stata fatta tra venerdì 30 e sabato 31 marzo e ha riguardato i treni in circolazione dal primo aprile al 9 giugno, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo orario. La sintesi dei risultati: su 5275 rilevati nel periodo preso in considerazione solo 31 erano acquistabili a 9 euro.

Quasi tutti concentrati nella settimana tra il 22 aprile e il 28 aprile; solo Intercity. Secondo l’indagine di Altroconsumo intere settimane e mesi non sono disponibili. “L’offerta promozionale”, spiega l’associazione in una nota, “è presentata come valida per viaggi sui treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, ES, Espressi, IC, ICN in servizio cuccette o VL. Sono esclusi il livello di servizio Executive e le vetture Excelsior ed Excelsior E4. Unica limitazione sembra essere data dal numero dei posti a disposizione ‘limitato e variabile, a seconda dei giorni della settimana, dei treni e della classe o livello di servizio’. Praticamente introvabili”.

Rapidissima la replica di Trenitalia: i biglietti a 9 euro non si trovano non perché non ci sono, ma perché sono già stati quasi tutti venduti. “A differenza di quanto sostiene Altroconsumo, i biglietti ferroviari a 9 euro non sono riservati solo a ‘pochi fortunati’, ma sono un grandissimo successo. Lo dimostrano i ben oltre 100mila biglietti già venduti dal 16 febbraio a oggi, ossia dal giorno in cui Trenitalia ha introdotto questo nuovo sistema di prezzi”, spiega la società in una nota, precisando che “i dati esatti che, come noto, sono dati sensibili, sono già stati ufficialmente comunicati all’Autorità competente. La cosiddetta ‘prova sul campo’ effettuata da Altro Consumo tra venerdì 30 e sabato 31 marzo, che è una prova non scientifica e quindi non attendibile, dimostra al contrario solo una cosa: il favore di pubblico verso questo nuovo sistema di pricing di Trenitalia. La prova”, spiega Trenitalia, “non tiene infatti conto che quei biglietti erano già in vendita da oltre 40 giorni. Non trovarli non significa quindi che non ci sono – come vorrebbe dimostrare Altro Consumo – ma che sono già stati quasi tutti venduti. È utile precisare infine che la disponibilità di biglietti a 9 euro risponde alle dinamiche di mercato, quindi è e sarà suscettibile di una maggiore o minore ampiezza a secondo dell’andamento della domanda”.

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