Benzina, nessuno come l’Italia: in un anno il prezzo è aumentato del 18 per cento

Che la benzina italiana sia cara, anzi carissima è noto, che sia tra le più care d’Europa altrettanto noto, ma che nell’ultimo anno abbia registrato un rincaro più alto che in tutto il resto del mondo, dall’Australia alla Cina, dagli Stati Uniti al Sudafrica, è storia di oggi. Con un rincaro di oltre il 18 per cento in un anno, l’Italia è il Paese in cui la benzina è aumentata di più tra febbraio 2011 e 2012. Al secondo posto nella classifica degli aumenti, stilata dall’Economist in base ai dati raccolti da Automobile Association, Australian Institute of Petroleum, Natural Resources Canada, Japanese Oli Information Center e Thomson Reuters, c’è l’Ungheria, con un aumento del 17 per cento. Terzo gradino del podio per la Polonia (+14 per cento), seguita da Lettonia (+13 per cento), Irlanda e Stati Uniti (+12 per cento).

In Germania l’aumento non arriva al 7 per cento, mentre in Grecia, dove sono stati molti i balzelli fiscali imposti per fronteggiare la crisi, l’aumento è dell’8 per cento. Caso unico quello della Francia, dove i prezzi della benzina sono addirittura diminuiti negli ultimi 12 mesi. In termini assoluti, fortunatamente, l’Italia non è al top per il prezzo della verde. Più cara che nel nostro Paese, dove secondo i dati pubblicati dall’Economist la benzina costa 2,3 dollari al litro, sono infatti la Norvegia (2,58 dollari) e, di misura, i Paesi Bassi (2,32 dollari). Gli Stati Uniti sono all’ultimo posto con un costo medio al litro dei carburanti di 0,93 dollari al litro (4 dollari a gallone).

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