Della Seta (Pd) protesta: “Perché non si colpiscono mai gli autotrasportatori?”

“C’è da sperare che di fronte alle proteste selvagge di qualche centinaio di autotrasportatori, il governo dimostri la stessa fermezza, la stessa autonomia da singoli interessi costituiti di cui ha dato prova riformando a tempo di record le pensioni e proponendo una disciplina più severa in materia di licenziamenti”. È quanto dichiara il senatore Pd Roberto Della Seta commentando la notizia (clicca qui) che sono stati prorogate anche per il 2012 le agevolazioni fiscali per gli autotrasportatori. 

“Non è chiaro se questa comunicazione della Agenzia delle Entrate”, afferma Della Seta, “abbia qualche relazione con l’ultima protesta delle bisarche che ha costretto in particolare la Fiat a sospendere la produzione in diversi stabilimenti. Certo va osservato che in Italia l’autotrasporto è tra le lobby più potenti e meno sfidate: in tempi di vacche magre si colpisce in tutte le direzioni, ma gli sgravi, i sussidi, gli sconti per gli autotrasportatori sembrano un totem intoccabile. Si tratta però di un errore: l’alto livello di aiuti pubblici per questo settore è tra le ragioni per le quali nel nostro Paese il trasporto su gomma pesa molto più che nel resto d’Europa, a danno delle altre forme di trasporto che pure sono meno energivore e molto meno inquinanti”.

18 risposte a “Della Seta (Pd) protesta: “Perché non si colpiscono mai gli autotrasportatori?”

  1. Singolare la presa di posizione del senatore Della Seta del Pd sugli interventi a favore delle imprese di autotrasporto. Si tranquillizzi l’agitato senatore, la decisione dell’Agenzia delle Entrate è il frutto di intese raggiunte da tempo con l’Esecutivo e non ha nulla a che vedere con l’agitazione che è in atto da oltre un mese nel trasporto bisarche. Per la precisione si tratta di operatori che non riescono a coprire le voci che garantiscono la sicurezza sulle strade, grazie alla voracità di operatori logistici e al fatto che il ministero nulla fa per garantire il rispetto di norme di legge. Non sorge il dubbio al senatore, visto che la stessa Fiat sembra non essersi tutelata contrattualmente con gli operatori ai quali ha stipulato i contratti, che forse una simile situazione le faccia comodo? È il mancato riconoscimento dei costi incomprimibili della sicurezza che determina le forme di protesta in atto. Voglio ricordare che le intese con le lobbies del mondo del trasporto sono state realizzate da tutti i governi e non certo per le ragioni che indica il senatore, ma per consentire alle imprese del settore di poter sostenere i costi di una politica fiscale che non ha riferimenti in Europa; un costo del lavoro più elevato; una velocità commerciale più bassa del 15 per cento, grazie anche alle scelte scellerate in tema di infrastrutture attuate dal 1997. Rispetto alle altre forme di trasporto non avrei le stesse certezze del senatore. Basterebbe leggere le tabelle degli esperti della “Voce.it” sui trasferimenti effettuati alle ferrovie e confrontarle con le scelte che in questi anni queste hanno fatto. È a conoscenza il senatore Della Seta della chiusura di interporti o della soppressione di treni dedicati al trasporto combinato? Ma se le merci non si muovono come riesce a competere il Paese?

  2. È incredibile che un senatore della nostra cara Italia pagato da noi cittadini sia così impreparato sulla questione trasporti tanto da spararla così grossa. Ma prendersela con l’autotrasporto fa scrivere sui giornali anche di questo politico che forse ha bisogno di emergere: caro signor senatore Roberto della Seta, si informi di come funzionano i trasporti sul serio invece di “pettinare le bambole”. Provi a pensare a una settimana senza trasporto merci … E non è una minaccia, noi decidiamo che ce ne stiamo tutti a casa nostra, dentro i nostri piazzali niente proteste, niente tafferugli, niente picchetti no no, andiamo in ferie finalmente e vi diciamo “arrangiatevi”, una volta per tutte siamo stufi di gente come voi che non rinuncia a nessuno dei benefit acquisiti per aiutare a superare questa difficile crisi e pretende di criticare di insegnarci come stare al mondo. Certi dittatori di una volta proclamavano “Fai quello che ti dico ma non fare quello che io faccio” Mi pare di essere tornato indietro nel tempo. Si prenda le sue responsabilità caro senatore della Seta e decida lei di dare una mano contro i licenziamenti, le ricordo che noi trasportatori ce la stiamo proprio mettendo tutta per sopravvivere, se la prenda con altre Lobby se non ha altro da fare. Un aiutino? Confindustria; assicurazioni; autostrade, sindacati… Sono sicuro che li troverà vera ciccia da mangiare. Perchè se l’autotrasporto è una Lobby,…… povero me non me ne sono accorto fino a ora, forse abbiamo proprio sbagliato mestiere…

  3. Ma se il senatore Della Seta pensa che sia così conveniente questa attività, perchè non si compra qualche camion anche lui? Forse farebbe meglio a documentarsi prima di parlare, e andare a vedere i soldi pubblici buttati dalle Ferrovie con il risultato che le merci in Italia viaggiano tutte su gomma! Ma non perchè a noi piace così! E non parli di lobby proprio lui che è un politico !

  4. Concordo con il signor Della Seta quando sostiene che il Governo dovrebbe colpire le proteste selvagge. Sul resto, come si può dire “perchè non si colpiscono mai i trasportatori”? Definire il trasporto una lobby è semplicemente ridicolo: lo dimostrano gli utili (o perdite, sarebbe meglio dire) delle società, il numero stesso delle società, in rapida diminuzione; lo dimostrano le barriere di ingresso al mercato, inesistenti… Forse lobby si può riferire alle autostrade, signor Della Seta, oppure ai petroliferi … Forse lobby si può riferire alle assicurazioni … Si potrebbe notare come siano tutti fornitori obbligatori con cui i trasportatori sono obbligati a lavorare. A questo possiamo aggiungere l’aspetto delle verifiche su strada, utilizzato per far cassa. Possiamo aggiungere l’orario di lavoro sempre più ristretto; possiamo aggiungere le pratiche burocratiche aggiuntive “antievasione” come la scheda di trasporto, la scheda ferie, le visite dei dipendenti annuali … Dire “perchè non si colpiscono mai i trasportatori” è un’assoluta bestialità. Sulla modalità di trasporto, poi, spero che un giorno questa moda del dare la colpa ai trasportatori del fatto che le merci non girino tramite ferrovia finisca: è umiliante e degradante per me, che faccio il trasportatore, prendere delle colpe di persone come Cimoli e altri amministratori FS.

  5. Come al solito l’intelligente di turno parla per dare aria ai denti. Ma perchè queste persone invece di fare sparate cavolate seduti sulla loro seggiolina prendendo un lauto stipendio, oltretutto pagato da noi, prima di parlare non provano a collegare il cervello?? Possibile che questi personaggi, che non sanno di cosa parlano, non perdano occasione di fare figure barbine. Un bel tacer non fu mai scritto

  6. Signor Della Seta, un consiglio: vada a produrre cravatte. Col cognome che ha magari riesce anche a venderle. Di sicuro la smette di far danni in politica!

  7. Dopo queste cretinate se trovo qualche autotrasportatore che vota il signor Della Seta gli faccio la pipì sulle gomme….

  8. Risposta al quesito dell’onorevole: gli autotrasportatori sono stati colpiti e affondati. Giro però la domanda: perchè non si colpiscono MAI i senatori?

  9. Alessandra, certi politici colpiamoli noi, diffondendo migliaia di e mail in cui raccontiamo le idiozie che raccontano. Gli autotrasportatori in Italia sono 300mila? Facciamo sapere a tutti con il passaparola. Ai tempi di Imnternetè semplicissimo!!!!!

  10. I politici? Meno capiscono più intervengono. L’importante per loro è apparire, e pur di farlo danno fiato ai polmoni senza controllare se i neuroni sono collegati…

  11. In altri Paesi è facile, qui no. Internet è zeppo di passaparola, servizi e quant’altro; non è sufficiente indignarsi davanti ad uno schermo e ad una tastiera.

  12. Onorevole Della Seta…Onorevole…Le lascio gli aiuti, gli incentivi, gli sgravi e mi sostengo con il il meritato ritorno economico del mio lavoro, dopo avere detratto tutte le spese, specialmente le vive e immediate. Quindi da domani ogni motrice viaggerà come minimo a euro 1,22 a km e i veicoli sopra le 22,00 Ton da un minimo di euro 1,68 a km. E non si sposterà merce a metro cubo per 3,20 euro su tratte da 280 km! Vivrò del mio lavoro con tariffe dedotte dai costi vivi e aziendali più il mio meritato guadagno. Basta aiuti! .. e elemosine. Ma da domani, Onorevole, lei guadagnerà la sua paga sulla base delle sue capacità, di quello che produce, che si merita per l’impegno, la dedizione, il sacrificio… per quello che di buono darà al Paese Italia! Quindi vedremo… Lei non è là per meriti, e nemmeno per capacità. Lei è la solo perchè qualcuno, purtroppo, ce l’ha mandato.

  13. Caro senatore non hai capito niente, ma non è colpa tua, è di chi ti ha votato che non sapeva che eri un “poveretto” e che andando al governo ti davano tanti soldini e campavi da nababbo…

  14. Il fatto è che nessuno non ha ancora capito in che situazione siamo noi trasportatori… dopo una vita di sacrifici siamo costretti a venderci la casa per pagare i debiti che si sono accumulati perché le ditte di committenza non ci pagano o ci pagano sottocosto, abbiamo contratti di dieci anni fa quando il gasolio costava la terza parte di oggi e se ci ribelliamo ci buttano fuori. Il caro senatore non ha di questi problemi ma il contrario… spende e spande alla faccia della poverta!!!

  15. Non credo che nessuno abbia capito la situazione dei trasportatori; l’hanno capita benissimo e stanno sfruttando le nostre debolezze.

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