Caro carburanti, altro record per il prezzo del diesel: 1,770 euro al litro

1,770 euro al litro: è il nuovo record del prezzo del gasolio, registrato nei distributori Shell dalle rilevazioni di Staffetta Quotidiana. Il picco della benzina resta invece a 1,861 euro e spetta a Ip. Sono intanto tornati a salire i prezzi internazionali dei prodotti raffinati. 

La quotazione della benzina ha toccato un altro record storico a 639 euro per mille litri (+8), complice la fiacchezza della moneta unica. In aumento anche il gasolio a 670 euro per mille litri (+3). La domanda che molti automobilisti e camionisti si fanno ora è: fino a quando continuerà l’ascesa dei prezzi dei carburanti?

8 risposte a “Caro carburanti, altro record per il prezzo del diesel: 1,770 euro al litro

  1. Il 18 marzo si avvicina, qualche nostro rappresentante di categoria ci può delucidare su come procedono le trattative? I 400 milioni sono stati stanziati, ma quelli ci interessano marginalmente, sui COSTI MINIMI tutto tace, possiamo avere notizie ? Notizie sui controlli alla committenza, sulle sanzioni, sui pagamenti in tempi non biblici. Tante belle parole nei giorni dello sciopero, tanti appelli al senso civico (ma perchè dobbiamo sempre averlo noi il senso civico? I primi a non averlo sono quelli al potere) poi tutto tace; ormai i 60 giorni sono agli sgoccioli, ci sentiamo veramente abbandonati a noi stessi, con gli aumenti ormai giornalieri che ci mettono più che in ginocchio. Un minimo d’informazione penso sia dovuto, su come si sta procedendo e su come si pensa di portare avanti la cosa in caso di nulla di fatto. Tutti aspettiamo risposte.

  2. Brava Rita!!! Hai fatto bene a tirare fuori la questione dei 60 giorni di sospensione del fermo da parte di Unatras, oramai stanno scadendo ma nonostante ci abbiamo concesso il rimborso dell’accise anticipato per il 2011e la trimestralizzazione per il 2012, mi pare che ciò non basti. Il costo vero del gasolio è aumentato in maniera spropositata e quello si è un costo!!! E il Governo ancora una volta ci guadagna in percentuale sia su accise che in entrata Iva.I costi minimi hai voglia se non ci mettiamo di buona lena a controllare mi sa che ci “fottono”, quelli ultimi usciti dall’Osservatorio sembrano aver trovato uno strano escamotage, prima con i parametri ministeriali fino a ottobre il consumo L/k era di 2,8km per litro, ora sembra che per una strana magia si sia tirato l’elastico e d’incanto con un litro si fanno 3,1/- 3,2 km. Cos’è? Il gasolio odierno fa rendere di più la resa dei camion o qualcuno sottobanco ha avvicinato tali parametri a ciò a cui puntava sia Confetra che Confindustria per ridurre l’impatto del costo minimo sul prezzo finale del trasporto? Basta ragazzi giocare!!!! Ha ragione Rita non è più possibile continuare così: battete un colpo perchè siete diventati troppo silenziosi sulle questioni in sospeso e che hanno portato a dilazionare la data del fermo.

  3. Che sia un’altra presa in giro? Ma forse qualcuno ne dubitava? Sono anni che tirano avanti con promesse di accordi ecc. Ma ormai non ci crede piu’ nessuno. Sarebbe meglio che tutti revocassero il mandato. E poi vedrete che spontaneamente ci fermeremo ottenendo quello che vogliamo. Salutoni

  4. Le domande che pone la signora Rita sono legittime e non possono restare senza risposta. Per quanto riguarda la Conftrasporto ogni settimana esce una nota che informa su quanto e’ successo sia per l’attivita’ delle federazioni sia per i provvedimenti che sono stati emanati. Ovviamente le notizie sono di carattere generale in quanto solo gli associati diretti o le realta’ territoriali ricevono quelle dettagliate. Penso che l’associazione alla quale aderisce la signora avra’ fatto altrettanto. Comunque tutti possono leggerle, bisogna solo entrare sulla parte del sito leggibile a tutti e poter così essere aggiornati. Ovviamente parlo per la Fai/Conftrasporto.

  5. Almeno quelli che tentano di rappresentarci ci mettono la faccia. Ronladir, che tanto bacchetta tutti dall’alto della sua esperienza e capacità, non ha neanche il coraggio di fornire il suo vero nome e cognome. Si maschera dietro uno pseudonimo. Scriva chi è, cosa fa, dove vive, e poi forse gli daremo credito!

  6. Caro pietro, meriteresti una brutta risposta ma per questa volta mi trattengo. Se per te è importante sapere chi sono e non hai capito il problema sollevato, spero che come te siano pochi, ma si capisce perche siamo ridotti così, e ti dico: dove io ho diretto o dirigo qualcosa, ci metto il mio nome cognome e foto. Ma in queste associazioni dirigono altri ed e’ giusto che si presentano. Io in questo posso mettere le mie idee e non il mio nome che non vale niente.
    Deduco solo, che da anni si continua a parlare, aspettare, rinviare ecc. i risultati sono nettamente negativi. Il buon senso per me, dice che il primo che si deve mettere da parte è chi è al vertice. Salutoni

  7. Leggo ora il parere dell’Antitrust del 5/3/2012 inviato al dottor Finocchi. Merita proprio di essere letto e riletto. Sembra essere scritto da “chi ben sappiamo” più che dal suo firmatario. Mi auguro, anzi sono certa, che i nostri rappresentanti rispondano adeguatamente!

  8. “Ora attendiamo con fiducia che anche il Tar del Lazio si pronunci su questa questione che mette fuori mercato la logistica nazionale e che il ministero recepisca i contenuti del parere”. Questo è il commento del presidente di Assologistica al parere espresso dall’Antitrust. Ora occorre chiedere all’Antitrust: quale provvedimento ha emesso, se lo ha emesso, in merito al cartello costituito da case di spedizione e compagnie logistiche operanti in Italia e al presidente di Assologistica che dichiara “Per fortuna in Italia abbiamo dei contrappesi che impediscono il consolidamento di provvedimenti privi di trasparenza, che impongono tariffari minimi in contrasto con qualsiasi norma europea e nazionale ” se la costituzione di cartelli sia un’attivtà trasparente”.

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