Caro carburanti, per comprare gli alimentari si spendono 181 euro in più

Sale il prezzo dei carburanti e sale anche il prezzo per fare la spesa. Secondo Federconsumatori, infatti, l’ultimo rialzo di benzina e gasolio avrà pesanti ripercussioni sui prezzi dei beni di largo consumo che, come è noto, vengono  trasportati su gomma, intaccando così il potere di acquisto delle famiglie. Dall’inizio dell’anno, spiega l’associazione, il prezzo della benzina è cresciuto di 9 centesimi al litro, che si traducono in un aggravio annuo di 108 euro per costi diretti e di circa 87 euro per costi indiretti. 

“Quello che ci preoccupa maggiormente sono le ripercussioni nel settore alimentare che, di questo passo, saranno di oltre 181 euro annui. È urgente intervenire con maggiore determinazione sul versante delle liberalizzazioni”, scrive Federconsumatori, “ancora del tutto marginali e poco incisive per quanto riguarda i carburanti”.
“È necessario”,  dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, “disporre un serio piano di controlli e verifiche sul meccanismo della doppia velocità, per contrastare in maniera decisa le intollerabili speculazioni che spesso si verificano in questo settore”.

3 risposte a “Caro carburanti, per comprare gli alimentari si spendono 181 euro in più

  1. Inaudito!!!! La colpa dei rincari è del trasporto su gomma… Autotrasportatori vi siete forse accorti di aver ottenuto gli aumenti da mesi richiesti nelle ultime settimane???? A chi si vuole dare a bere una simile baggianata??? Forse che i grossisti e le mille mani dal produttore al consumatore ci stanno marciando e speculando all’inverosimile sulla questione??? Diamo una mano a Federconsumatori a stanare i veri sporchi speculatori che guadagnano sulle spalle di chi effettivamente si prende in carico di tutti i costi aumentati e non riesce a farli pagare proprio a chi si permette poi di rincarare senza aver concesso ristorni reali dei costi carburante?

  2. Inaudita anche la posizione del Ministro dei Trasporti. Il Ministro dell’agricoltura invece prende una posizione netta nei confronti della grande distribuzione appoggiando tutto l’impianto dell’art. 62 “disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari”. Interessante l’articolo e relativa intervista al Ministro su La Repubblica di ieri. Molte analogie con la situazione del trasporto merci, completamente diverso l’approccio dei rispettivi Minesteri.

  3. Ma chi scrive queste baggianate è mai andato da qualche trasportatore per verificare come mai stanno tutti lavorando con tariffe “sotto costo”,e porsi il problema dei padroncini, che pian piano pur di rimanere sul mercato si stanno erodendo i guadagni di una vita?????? Per fortuna che ci manderanno in pensione a 90 anni così riusciremo a pagarci tutti i debiti. Un grazie alla nostra classe politica che pensa solo a dove buttare i soldi, faranno come con le sigarette??? Ci sono voluti 20 anni per capire che era più la spesa per curare chi fumava che l’introito della tasse, mi auguro che veramente in futuro qualche politico serio, cominci a fare prevenzione e investire meglio i soldi, in infrastrutture e in sicurezza.

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