“Altro che aiuti, per le accise sul gasolio abbiamo un rimborso vergognoso”

“Spettabile redazione, in questi giorni i riflettori delle televisioni, dei giornali, di Internet e delle radio sono accesi sul mondo dell’autotrasporto. Si discute del fermo dei Tir promosso da un’associazione di categoria, dei problemi che sta provocando la protesta, ma anche di altri episodi per nulla edificanti (come il taglio delle gomme a chi non vuole fermarsi, le minacce…) di cui i trasportatori seri e onesti prendono le distanze. Ma si parla anche di molte altre cose, come la sicurezza stradale o gli aiuti alla categoria, messa letteralmente in ginocchio da questa crisi. Il fatto è, purtroppo, che su molte cose intervengono, in tv, sui giornali, in radio, persone che non sanno quello che dicono. Un esempio? Il caso accise sul gasolio, le tante stupidaggini dette sul rimborso…”. Ad affermarlo, in una delle tante telefonate che in questi giorni stanno arrivando alla redazione di Stradafacendo, è Immacolata Margarella, della Autotrasporti Margarella di Contursi Terme, in provincia di Salerno, che per testimoniare quanto afferma ha inviato tutte i documenti relativi al recupero delle accise sul gasolio avvenute, per quanto riguarda la sua impresa, nel 2010. 

E il quadro che ne emerge è davvero impressionante. “A fronte di una spesa per il gasolio di oltre 731mila euro (un miliardo e mezzo di vecchie lire!) per la flotta dei nostri mezzi che hanno percorso un milione 992mila e 996 chilometri,”, denuncia con millesimale precisione Concetta Margarella, “l’importo che abbiamo compensato dal modello F24 (come risulta facilmente dal documento in allegato dell’ufficio doganale di Salerno) è di  13.263,74 euro. E, come non bastasse, di questo importo restano ancora da ricevere 1715,88 euro che non ci rimborsano se non invieremo tutta una serie di  documenti che solo per l’invio richiederebbero due giorni di lavoro. Dulcis in fundo, si fa per dire”, conclude amaramente Concetta Margarella, “la data del rimborso è fissata al 30 giugno. Lascio a voi fare i calcoli di questo misero e vergognoso rimborso. Questa è la verità che la gente deve sapere, questo è quello che io e la mia famiglia rispondiamo e chi, nel corso di un’importate trasmissione televisiva su un’emittente nazionale, ha detto che il gasolio lo pagano solo i consumatori finali, mentre a noi viene rimborsato…”.

10 risposte a ““Altro che aiuti, per le accise sul gasolio abbiamo un rimborso vergognoso”

  1. La singnora Margarella tocca un tema che abbiamo chiarito più volte, quello del recupero del gasolio. La possibilità di intervenire sulla voce accisa non è tra i poteri dei governi nazionali, bensì della Commissione europea che deve decidere in materia all’unanimità. A regolamentare un provvedimento che consente ai singoli Paesi di poter intervenire sugli incrementi dell’accisa registrati dopo il 31 gennaio 2001. Allora in Italia era pari a 430 euro per mille litri. La direttiva prevede anche un meccanismo di adeguamento a un valore medio che deve partire proprio dal 2012. Proprio in questi giorni il Governo spagnolo ha dovuto ridurre il rimborso concesso ai propri autotasportatori pari a 28 centesimi per effetto di tale norma. si riconferma dunque il potere di intervento comunitario. In Italia è vale lo stesso sistema. Dopo l’emanazione del decreto legge di venerdì il Governo ha previsto che il recupero sui futuri aumenti sia strutturale, cioè duraturo; ha tolto il tetto massimo al recupero e lo ha reso trimestrale, anzichè annuale. Ora si può sostenere che si debba puntare a ottenere il recupero mensile o se possibile altre forme, che il livello è troppo elevato, ed è vero. Ma questo non è un elemento trattabile se non all’interno delle norme europee. Sono certo che la signora Margarella, così come altri operatori, non sarà soddisfatta, ma il meccanismo previsto dalla Comunità europea è modificabile solo con l’accordo di tutti i Paesi e nonostante i vari governi italiani abbiano provato a sotenere il gasolio professionale per l’autotrasporto. la proposta non ha mai ottenuto il via libera unanime.

  2. Buonasera Sig. Uggè so che si tratta di un argomento difficile ma ho voluto solo mettere i puntini sulle i visto che in un’importante trasmissione televisiva è stato affermato che il gasolio a noi trasportatori ci viene rimborsato.
    Mi è capitato di ascoltare altre persone intorno a me non del settore ( anche un avvocato ) che hanno sostenuto quanto detto in quella trasmissione… non è giusto…
    Saluti

  3. E infatti occorre approfittare del momento per mettere fine alla disinformazione che impera nella trasmissioni. Possibile che si debba ascoltare solo Aias e Trasporto Unito?

  4. Ok sig. Uggè tutto chiaro ma mi spiega con altrettanta chiarezza a chi bisogna attribuire la mancata pubblicazione ad oggi 27 gennaio del software dell’agenzia delle dogane per poter inoltrare la richiesta del rimborso delle accise? Accise che noi abbiamo già puntualmente pagato! Per poter apprezzare il tanto declamato contributo riconosciuto bisognerebbe almeno avere uno sconto immediato in fattura (senza dover anticipare allo Stato denaro e poi richiederlo a rimborso). Stesso discorso vale per gli altrettanto declamati sconti sui pedaggi autostradali, dovrebbe sapere che solo a novembre 2011 abbiamo ricevuto lo sconto relativo all’anno 2009 mentre il prossimo 31 gennaio dovremmo affrontare la spesa relativa ai pedaggi aumentati in modo spropositato relativo al mese di gennaio.

  5. Sono d’accordo con Alessandra, la malinformazione sia sui giornali che sulle Tv sta facendo passare l’idea che il rimborso delle accise, sono risorse che il governo destina all’autotrasporto, non va affatto spiegato che per non incorrere in una concorrenza sleale rispetto alle accise pagate dagli autotrasportatori in altri Paesi europei, una direttiva europea dà una linea guida affinchè vengano in qualche modo riallineate le imposizioni sul gasolio.
    Perchè non si riesce a trovare da nessuna parte quanto gli altri Paesi europei fanno pagare di accise ai propri cittadini sia per la benzina che per il gasolio? Giusto per capire se siamo tutti fratelli in Europa? Cominciamo a dare le giuste notizie ai giornalisti prima che pensino che noi trasportatori ci guadagnamo sulle questioni? E prima che qualche bel committente pensi che siccome lo Stato ci “assiste” tanto vale che non si aumentino le tariffe di trasporto a chi le chiede??? Non è proprio cosi!!!

  6. Signor Uggè, secondo me la signora Margarella voleva solo contraddire chi durante una trasmissione televisiva sulle reti Mediaset (penso almeno facesse riferimento a quella…) sui rimborsi delle accise ha detto cose che non sono esattamente corrette. Tutto qui. Comunque grazie per le informazioni.

  7. Il problema è che in tv a parlare, come fossero degli esperti del settore, vanno persone che non ci capiscono un tubo!I giornalisti chiamino ospiti veri, gente che appartiene al settore, non tuttologi di bassissimo profilo!

  8. Sono d’accordo con Claudio. I committenti (i grandi d’Italia) sono quelli che non hanno i problemi e che non protestano… Vi siete chiesti chi sono quelli che non protestano? Non vogliamo passare per le vittime ma non siamo neanche delinquenti, vogliamo solo i nostri diritti e se la questione delle accise è qualcosa da discutere e risolvere in Commissione Europea deve essere fatta da quelli che al governo dovrebbero rappresentarci… La notizia deve essere chiara sia per il rimborso delle accise sia per il problema delle tariffe minime.

  9. Spero venga fuori con chiarezza la questione delle accise smentendo persone incompetenti a commentare quello che non sanno… Sottolineo che si sono anche alterati nel dire e far capire che siamo dei parassiti… Grazie

  10. Discutere e risolvere in Commissione europea? Ma da chi? Da coloro che hanno autorizzato vini senz’uva, formaggi senza latte, cioccolato senza cacao, aranciate senza arance? Da coloro che hanno trasformato i nostri risparmi in spazzatura? Da coloro che fanno riunioni fiume per decidere la lunghezza di una banana o il diametro di una mela? Dobbiamo soggiacere alle direttive europee che hanno aperto tutto l’apribile salvo accorgersi ora che servono regole comuni sennò va tutto a scatafascio?

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