“Autista sequestrato e minacciato. E la polizia ha ordine di non intervenire”

“Ci sono gli estremi per il reato di sequestro di persona?”. È una delle domande che l’amministratore delegato di una nota azienda d’autotrasporto del Nord-Est ha rivolto a Fai Veneto per capire come poter tutelare il proprio lavoro e l’incolumità dei propri autisti. Camionisti costretti con la forza a fermarsi, “sequestrati”, spiega l’amministratore delegato, “nell’area di servizio autostradale prima di Cerignola”. Autisti minacciati e impauriti. 

“Lunedì sera un nostro autista”, spiega l’amministratore delegato nella lettera inviata a Fai Veneto, “segnala al nostro ufficio che a distanza di alcuni chilometri è segnalato il blocco dell’autostrada in direzione sud verso Cerignola e che c’è uscita obbligatoria (prima domanda: obbligatoria da parte di chi?). Un altro nostro autista era già stato fatto uscire e costretto con la forza a recarsi in un’area di ammasso camion. Visto l’accaduto diamo ordine all’autista di fermarsi nella prima area di sosta autostradale e di attendere gli sviluppi la mattina seguente. Martedì mattina all’alba l’autista ci chiama dicendo che nella notte all’interno dell’area di servizio autostradale è stato costretto da cinque energumeni arrivati in automobile a partire e a seguirli sotto minaccia di mazze di distruggergli il camion e picchiarlo”. A questo punto l’autista si è rivolto alla polizia presente nell’area di servizio: “La polizia”, si legge nella lettera dell’azienda di autotrasporto, “di fronte a un reato che si stava manifestando ha risposto che hanno ordine di non intervenire. Il nostro autista, impaurito, ha seguito i delinquenti ed è stato ammassato in un’area di sosta con altri veicoli”.
Per questi motivi l’azienda di autotrasporto ha chiesto a Fai Veneto di “contattare la questura di Cerignola-Foggia per verificare chi e se sono stati dati questi ordini di non intervento” e di indicargli a “quali forme legali posso adire immediatamente per fare valere i diritti lesi: denuncia ai carabinieri? alla magistratura?  Ci sono gli estremi per il reato di sequestro di persona?”. L’amministratore delegato dell’azienda di autotrasporto conclude la sua lettera con una considerazione. “Tacere e accettare quanto sta occorrendo è persino più grave dei reati continui commessi dagli “scioperanti”, significa legittimare questo tipo di comportamento al di fuori di qualsiasi regola civile”.

 

3 risposte a ““Autista sequestrato e minacciato. E la polizia ha ordine di non intervenire”

  1. Benvenuto nel mondo dei Prefetti. Ricordo che proprio Fai Conftrasporto ha preso l’impegno di richiedere ad ogni Prefetto del luogo in cui si verifica un incidente con morti e feriti con coinvolgimento di autocarri, di attivarsi per ottemperare alle norme che stabiliscono il controllo su tutta la filiera del trasporto. Perchè secondo voi?

  2. Sono una armatrice di motopeschereccio, che oggi 23 gennaio 2012 è stata costretta a fermarsi, ma non perché mi hanno obbligato o minacciato ma perché lo Stato si è dimenticato di noi, ma si ricorda di noi solo per farci pagare e Voi sfortunatamente non ci date voce. Oltre ai taxi e i tir anche l’Italia dei pescatori è ferma, ma non lo dite e ci sono tante famiglie che mangiano intorno a questa attività, che grazie alle varie restrizioni della comunità europea e dei carburanti siamo tutti pieni di debiti e non riusciamo più ad onorarli. Le associazioni di categorie ci remano contro, non sappiamo perché ma in questo momento siamo tutti pronti ad andare avanti a oltranza nel fare sentire il nostro malessere. Voglio inoltre ricordare i consumi che noi abbiamo: faccio esempio della mia barca di recente costruzione con motore di nuova generazione, il consumo circa 1200 litri al giorno più olio filtri ecc. il carburante ci costa 0.77 centesimi al litro più Iva al 21 per cento e il pesce lo pagano al prezzo del 2006.Non è corretto far passare gli scioperanti per delinquenti o manovrati dalla malavita, perché da che mondo e mondo non si è mai visto un datore di lavoro fa lo sciopero verso se stesso e invece in tutte le trasmissioni (da Rai 1 al Sky a Tg24) ho sentito solo bugie bugie bugie, le trasmissione fanno parlare i politici che non sanno assolutamente cosa significa lavorare e rischiare la vita per guadagnare a fine mese nulla, troppo facile – scusate l’esempio “fare i ricchioni con il culo degli altri – vi invito a passare 3 giorni con i pescatori autisti e taxisti… Io ho un mutuo di 6000 euro al mese e due figli mio marito va per mare giorno e notte, e tra un po’ perderemo tutto, anche la casa. Chiamateci fateci parlare, dateci voce. Sono pronta a rispondere a tutte le vostre domande e interrogativi, ma siate una stampa libera e non manovrata dalle federazioni corporazioni e politici…

  3. Voglio allacciarmi al reclamo della signora FulviaArmatrice e dico: Capisco i disagi dei pescatori e sono più che mai giusti i reclami rivolti ai nostri politici fannulloni, ma provi ad immaginare di pagare il prezzo alla pompa e cioè lo stesso prezzo di chi viaggia in bmw x6 per fare lo sborone e provi a non usufruire di nessun contributo, tipo il fermo pesca, provi a pensare di non dover mettere olo olio e carburanti, ma di dover cambiare anche 12 pneumatici ogni 4 mesi, e viaggirare sempre su autostrade dorate a prezzi da fantascienza sempre sotto la stretta sorveglianza della stradale pronta a staccare verbali da panico, non si ha mai un briciolo di ragione, ebbene sì questi sono gli autotrasportatori. Preciso io non sono un autotrasportatore conto terzi ma sono un commerciante di prodotti alimentari, che in caso di necessità salta sul camion senza problema, dimenticavo una cosa importante un bilico fa 2 km con un litro di gasolio.

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