Traffico, migliora la situazione sulle autostrade. Disagi solo su alcune statali

Dopo i disagi di ieri è migliorata sensibilmente la situazione del traffico in autostrada. Come rende noto Viabilità Italia della Polizia di Stato attualmente “non sono segnalate particolari turbative o criticità”. La maggior parte dei punti di aggregazione degli autotrasportatori che stanno manifestando si trova infatti sulla viabilità ordinaria, vicino ai caselli delle autostrade. Per questo la Polizia, vista la presenza di persone che potrebbero effettuare azioni di volantinaggio sulla sede stradale, richiama gli automobilisti in transito alla massima prudenza e a mantenere una velocità moderata.

Dall’ultimo bollettino emerge che è stata riaperta l’autostrada A4 in prossimità dell’ingresso a Torino, precedentemente chiusa per una manifestazione. Inoltre, gli imbarchi da e per la Sicilia dal porto di Villa San Giovanni sono regolarmente fruibili. Si stanno invece registrando difficoltà sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria e sulle autostrade A14 e A16 in Puglia ma solamente per il rifornimento di carburante degli automobilisti. La Polizia ricorda che la lista completa delle aree di servizio con problemi di approvvigionamento è disponibile attraverso i canali del CCISS e sui siti www.stradenanas.it e www.autostrade.it. Da stamattina anche in Sardegna sono stati allestiti dei presidi in provincia di Cagliari e Oristano, nel porto di Cagliari, sulle SS130 “Cagliari Iglesias”, SS131 “Carlo Felice” temporaneamente bloccata al km104 tra Tramatza e il bivio per Massama, SS195 “Teulada – Carbonia” e sulla SS 293 “di Giba” dove il traffico è rallentato. Sul versante delle strade statali, traffico rallentato sulla SS652 Fondo Valle Sangro in Abruzzo tra Archi e Val di Sangro. Rallentamenti significativi ancora in Emilia-Romagna all’altezza di Ravenna sulla SS309, in Calabria sulle SS106, 18, 280, 182 e 283; in Campania SS7, Raccordo di Benevento; in Basilicata SS106 e sulle statali in Puglia.

4 risposte a “Traffico, migliora la situazione sulle autostrade. Disagi solo su alcune statali

  1. E per fortuna che, come qualcuno sostiene, sono quattro gatti, una sigla minore. Riuscite ad immaginare se il fermo fosse stato di tutte le sigle sindacali? Vi basta come assaggio?

  2. Cara Alessandra immaginiamo fantasticamente che i trasportatori divenissero veramente imprenditori e non uscissero da casa se non con professionalità a ricavi corretti come giustamente bisogna fare e come fanno le aziende che chiudono i bilanci in utile senza inventare marchingegni o chiedere allo Stato contributi: non servirebbe lo sciopero (se non erro dovrebbe essere fatto dai dipendenti). Quello che penso è utopia: diventiamo imprenditori. Sicuramente questa dimostrazione è servita almeno a far capire che i nostri governanti e le nostre associazioni possono fare di noi quello che vogliono. Io comunque i miei veicoli li tengo nel piazzale e si muovono solo se remunerati. Siamo diventati una categoria di persone al servizio degli altri e ricattati dal committente e dal destinatario e in più sei trattato come un cane. Il tutto non serve a niente vero? Saluti.

  3. I motivi della protesta degli autotrasportatori li ha compresi pure il presidente del consiglio Monti (era ora). Non sono autotrasportatore ma benzinaio, quindi direttamente interessato da un possibile blocco totale, e nonostante il rischio di perdere giornate di lavoro sono favorevole alla protesta dei Tir, gli unici che possono bloccare l’Italia, perché siamo Europei, e in tutti i paesi Europei quando c’è una protesta è obbligatoriamente a oltranza. O siamo europei sempre o non lo siamo più!

  4. D’accordissimo Alessandra! lo stesso pensiero che ho fatto io, oggi. Mi stupisco anche che ci siano già tanti vuoti negli scaffali. Posso capire la Sicilia già sotto smacco, anche la frutta e verdura, visto che proviene al 80% da lì. Ma che al nord si chiudano fabbriche e gli scaffali dei negozi comincino a svuotarsi, per due giorni ?! Questo la dice lunga sulla importanza del nostro servizio e attività. È che molti settori di commercio e produzione il guadagno lo fanno proprio sui costi di trasporto, che non pagano, e di conseguenza chi trasporta va in sofferenza, per mancata remunerabilità. Anche io sto facendo come Franco, dal 23 dicembre 2011, pero! E comunque non è, a mio avviso, il gasolio la fonte di tutti guai di settore, ma altri più importanti, come il pagamento fatture, con tempi congrui e rapidi ( mai sentito parlare di fallimenti in conto economico attivo?) e tanta fuffa (o pseudo imprenditori) che gravita, e vive di rendita, attorno al settore trasporto su strada.

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