Sciopero dei Tir, tragedia ad Asti: manifestante di 46 anni investito e ucciso

Lo sciopero dei camionisti si è trasformato in tragedia. Martedì mattina, intorno alle 5, sulla strada statale 10, ad Asti, un manifestante è stato investito e ucciso da un Tir condotto da una donna tedesca. La vittima è un camionista astigiano di 46 anni, Massimo Crepaldi, che abitava con la famiglia in via Bernardino Pallio ad Asti. La donna che era alla guida del camion è stata arrestata per omicidio colposo. La camionista tedesca in mattinata è stata sentita per quasi due ore dal procuratore capo Vitari e dal sostituto Vincenzo Paone. 

Secondo i primi riscontri della polizia stradale la donna alla guida del camion, che non partecipava alla manifestazione, nel tentativo di aprirsi un varco tra i mezzi, avrebbe del tutto accidentalmente investito il manifestante.

 

11 risposte a “Sciopero dei Tir, tragedia ad Asti: manifestante di 46 anni investito e ucciso

  1. Entusiasmo, partecipazione, generosità, senso di appartenenza alla categoria e tanta sfortuna. Ora, chi può, stia vicino a questa sfortunata famiglia.

  2. Mi dispiace per la tragedia ma questo non puo bloccare la voglia protestare… L’Italia intera deve farsi sentire… basta farci prendere in giro!!!! Tutti abbiamo diritto a vivere in un modo migliore!!!!!!

  3. Cordoglio alla Famiglia del collega deceduto, nella protesta non si cita, fra le altre cose, che un automezzo moderno, per esempio un euro 5, percorre all’incirca 2,5-3 km con 1 litro di gasolio, si fà presto a fare i conti, un automezzo che parte dalla Sicilia carico di arance, con destinazione i mercati generali del nord, esempio Milano, consuma mediamente 1500-2000 litri di gasolio e a questo bisogna aggiungere autostrada o nave, usura mezzo, stipendio all’autista, tasse, tassine e tassette varie, il tutto con un’offerta, da parte della ditta che spedisce, di 450-500 euro!!! pagata a 90-120 giorni (forse). è sbagliato protestare?

  4. Sono vicina alla famiglia dell’autotrasportatore e purtroppo quando c’è la disperazione e stanchezza succedono delle vicende che portano a delle vittime, io sono molto arrabbiata principalmente con il governo e tutti dico tutti i politici perchè loro fanno solo il loro interesse non l’interesse dei cittadini per cui sono d’accordo di continuare la protesta e di andare avanti perchè è l’ora di ribellarsi a questo regime.
    Purtroppo sono costretta ad abbondonare l’Italia e andare all’estero visto che sono molto apprezzata di più che dal mio paese.
    Tutto questo devo ringraziare fortemente tutti i politici per il lavoro ben fatto.
    Grazie di cuore e abbiate timore di Dio.

  5. Sono fatti suoi se ha cercato di bloccare -entrare in cabina, non stando in mezzo alla strada- un camion che non voleva aderire allo sciopero.
    Non mi stupisco di quando è successo e non mi dispiaccio per lui. Lo sciopero deve essere civile e libero. Fate lavorare chi vuole lavorare, altrimenti non solo non otterrete nulla ma sarete bollati come INCIVILI e CRIMINALI.
    Incominciate a spegnere quei .. .di motori quando siete in sosta e vedete che fate più strada con un pieno… o vi piace il vibromassaggio al fondoschiena? Bravi bravi…

  6. A Mario dico, a prescindere da come siano andati i fatti, e credo che solo la magistratura lo possa dire, credo le tue considerazioni siano assolutamente fuori luogo e di cattivo gusto considerando che e’ morta una persona e un padre di famiglia che comunque merita rispetto in quanto tale.Pertanto ti invito a riflettere prima di parlare a vanvera sopratutto per il dolore dei famigliari che in questo momento stanno provando per la perdita di una persona cara. Vergogna! Incivile!

  7. Alessandro ha ragione: come si fa a non dispiacersi per un uomo che muore. Se è vero che ha tentato di far scendere la collega dalla cabina non ha certo fatto una cosa giusta, corretta, ma non meritava certo di morire. E comunque se la polizia fosse intervenuta come avrebbe dovuto fare, impedendogli di avvicinarsi a un mezzo in movimento, non sarebbe successo nulla. E’ questa la verità!

  8. Sentite, una donna (anche se camionista!) può anche spaventarsi vedendo uno che tenta di entrare nella sua cabina, può anche pensare che voglia aggredirla, picchiarla (soprattutto dopo aver letto e sentito quanto bene si stanno comportando certi infiltrati mafiosi che di fatto stanno gestendo la protesta). E, spaventata, può reagire d’istinto accelerando. Dove iniziano le sue colpe e dove quelle del camionista morto?

  9. Mala polizia dov’é? E soprattutto cosa sta facendo? Se a un posto di blocco un agente assiste a una scena simile (in cui un camonista tenta di entrare nella cabina di una camionista (che forse è pureproprietà privata!) e non interviene non commette,il poliziotto, un reato?

  10. La protesta degli autotrasportatori, anche se sono quattro gatti rispetto alle centinaia di migliaia di lavoratori del settore, sta degenerando, sta prendendo una brutta piega. Lo Stato intervenga prima che sia troppo tardi!

  11. Ma qualcuno di voi ha visto il servizio sulla protesta dei Tir andato in onda su Striscia la notizia lunedì sera? Ha visto le gomme bucate dai delinquenti travestiti da scioperanti per obbligare i trasportatori a fermarsi? ha sentito quelli che dicevano d’essere stati minacciati? ha sentito cosa rispondeva la poliziotta (che invece di stare davanti alle telecamere di Striscia avrebbe dovuto portare in cella chi tagliava le gomme)?

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