Messineo: “L’infiltrazione criminale nella protesta dei tir è un pericolo reale”

L’allarme lanciato da Confindustria in merito alla possibile infiltrazione di esponenti della criminalità e della mafia nelle azioni di protesta organizzate dagli autotrasportatori in Sicilia è giustificato e merita grande attenzione. Lo ha detto il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, intervenuto alla manifestazione ‘Con gli occhi di Paolo’, dedicata al giudice Borsellino.

“Se Confindustria ha questa cognizione del problema”, ha aggiunto Messineo, ” la situazione è della massima serietà”. “Non cerchiamo frasi ad effetto, se diciamo certe cose è perché si tratta di presenze inquietanti”, ha ribadito Ivan lo Bello, presidente regionale di Confindustria, commentando l’evoluzione della protesta indetta da due movimenti minori, quello  dei ‘Forconi’ e dell’Aias.

3 risposte a “Messineo: “L’infiltrazione criminale nella protesta dei tir è un pericolo reale”

  1. Non si è parlato di questa protesta finchè non hanno cominciato a parlare di infiltrazioni mafiose. Ritengo normale che in un territorio in cui la mafia esiste ed è presente si possa infiltrare anche in manifestazioni di queste dimensioni, d’altronde sembra accertato che sia ben presente da tempo anche nelle istituzioni e la cosa mi sembra alquanto più pericolosa e meritevole di attenzione. Inoltre al presidente di Confindustria della Sicilia (tanto presente sui media) dico di cominciare a fare rispettare i costi minimi a partire dai suoi associati siciliani e nazionali (alcuni pagano il 50% di questi costi) e forse di proteste dei trasportatori e di infiltrazioni mafiose ce ne saranno molte meno.

  2. I dirigenti locali di Confindustria non perdono occasione per far vedere che sono pù bravi degli altri e sparano le loro sentenze. Se il presidente Lo Bello è a conoscenza di presenze faccia i nomi alle autorità costituite perchè lanciare accuse senza documentarle si rischia di usare mezzi tipici proprio di certe onorate società. Purtroppo, e senza che sia stato dato il diritto di replica, nella trasmissioni Rai 1 Zapping, condotta dal giornalista Astone di giovedì 19 gennaio, è emersa una vecchia storia raccontata da un signore che ha sostenuto che la Confcommercio non abbia fatto nulla contro la mafia. Evidentemente questo signore è molto disattento o vuol fare altro. Il presidente di Confcommercio e chi scrive hanno sottoscritto un protocollo di legalità con il ministero dell’Interno qualche mese fa e in quel documento sono previsti inteventi del tutto simili, anzi forse qualcosa in più, del protocollo firmato da Confindustria. Quel qualcosa in più riguarda proprio i trasporti. Il primo protocollo di legalità che riguarda proprio il mondo dei trasporti è stato sottoscritto proprio da Conftrasporto che ha tra le sue federazioni aderenti la Fai. Si documenti dunque quel signore e si scusi. Per quanto riguarda l’azione che Confcommercio Sicilia sta attuamdo credo che risponderà il diretto interessato così come ritengo valuterà il da farsi il presidente Fai di Catania che non mi risulta essere a “piede Libero”, non avendo mai avuto procedimenti giudiziari ed essendo in pssesso di regolare certificato antimafia, necessario per poter esercitare la professione di autotrasportatore.
    Paolo Uggè presidente Fai/Conftrasporto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *