Accise sul gasolio, una nuova norma per il rimborso trimestrale ai trasportatori

“Sono state accelerate rispetto agli anni scorsi gli adempimenti burocratici necessari per il rimborso 2011 delle accise e pertanto le imprese di autotrasporto possono già presentare domanda per procedere alla compensazione alla prima scadenza utile”.  Lo ha annunciato il ministro per lo Sviluppo economico e le Infrastrutture, Corrado Passera, aggiungendo  che “è stata predisposta una norma volta a consentire dal 2012 il rimborso su base almeno trimestrale che sarà inserita in uno dei prossimi interventi legislativi”.

Passando dall’aumento del costo del gasolio all’attuazione del regolamento per l’accesso alla professione di trasportatore, il ministro ha invece sottolineato come l’esecutivo, “sia disponibile a riesaminare e approfondire la questione anche mediante la presentazione di apposita norma anche all’interno di uno dei provvedimenti di prossima emanazione”.

8 risposte a “Accise sul gasolio, una nuova norma per il rimborso trimestrale ai trasportatori

  1. A mio parere bisogna premere sulla Comunità Europea per avere un gasolio professionale, nello stesso tempo bisognerebbe attrezzare gli organi di controllo perchè riescano a controllare che il gasolio usato dai trasportatori sia effettivamente da autotrazione e non agricolo o marino o altra provenienza.
    Saluti Giampietro.

  2. Siamo perfettamente d’accordo con quello che dice Giampietro, ma per ora prendiamoci questo risultato importante che accorcia i tempi del recupero e ci riconosce i costi minimi.

  3. Ma scusate, anche con il rimborso, in parte, delle accise, che non copre l’aumento del 20% di gasolio, si può lavorare così: con meno lavoro, meno km, più carburante, più assicurazioni, più autostrade. E io devo perdere tempo per redigere il rimborso delle accise, ogni trimestre, per vedere qualche decina o centinaia di euro, non incassati, ma detratti, dal mio f 24 del trimestre? E le fatture che i “comittenti “non pagano? E l’aumento continuo del gasolio? E siamo solo a inizio anno ! Tutto quello “promesso” può “aiutare” ma non risolvere.

  4. Cari nostri trasportatori, vi siete fatti abbindolare un’altra volta, sospendere lo sciopero per i tempi tecnici. Ma di tempo il governo ne ha avuto abbastanza per capire come fregarvi prima e dopo. E non vi dimenticate che ci sono i fratelli siciliani che sono al terzo giorno di sciopero e che confidavano nella categoria affinché ci si potesse cercare di rimettere in piedi il mercato dei trasporti invece vi siete fatti infinocchiare ed avete abbandonato i fratelli siciliani. Quindi riprendete la vecchia decisione di bloccare i trasporti fin quando non avrete ottenuto il giusto riconoscimento. Così avete calpestato i vostri colleghi. Ma del resto siete un banda di accattoni voi rappresentanti di categoria e vi siete venduti al governo. Ma i siciliani hanno inziato la protesta e la porteranno a termine con l’obbiettivo di rovesciare questa situazione e spero che ci riescano ad ottenere quello che vogliono, ma spero che si chiuda solo nei confini siciliani perché voi non meritate niente. Vergogna vi siete andati a prendere il contentino.

  5. Antimo……ti stimo! Purtroppo il fatto di metterci a 90° è una prerogativa degli autotrasportatori terrorizzati dal tutto. Vedo con occhi diversi i fratelli siciliani… hanno dimostrato di essere molto ma molto più forti di tutti gli altri autotrasporttori italiani. Sono dei grandi! Per quello che riguarda la mia (ex) categoria di rappresentanza volevo solo dire che mi ha per l’ennesima volta deluso. Quando avremo chiuso tutti da chi si prenderanno le percentuali del rimborso delle autostrade? Non ho più parole.

  6. Caro Antimo, penso che l’apertura del governo sia stata anche merito della protesta siciliana. Sulla decisione di anticipare il fermo non mi pronuncio perchè la situazione siciliana è molto complessa e sarebbe facile commettere errori di valutazione non conoscendola a fondo. Tuttavia mi sento in dovere di muovere una critica a chi ha gestito le proteste: avete lasciato che una forza politica cavalcasse la situazione, senza prenderne le distanze. E questo, da parte vostra è da chiarire con sollecitudine.

  7. Vedremo cosa otterrà la protesta in Sicilia. Ho letto alcune ipotesi sul sito della Conftrasporto che consideravo un po’ fantasiose (quando ipotizza che in Sicilia le ragioni della protesta che coinvolge gli autotrasportatori sono di altra natura e che i nostri colleghi sono strumentalizzati). Ma questa mattina ho letto sul Corriere della Sera un articolo a firma Cazzullo, una firma importante, che fa una ricostruzione delle vicende siciliane che è perfettamente riconducibile alle tesi che consideravo fantasiose. A proposito invece di quanto affermato da Marina nel suo commento, ha proprio ragione. La prerogativa di piegarsi ai voleri dei nostri committenti è evidente. Basta pensare a come ci prostituiamo per accettare un carico magari portandolo via a un nostro collega e consentendo al committente di poter lucrare sul nostro lavoro. Se noi non fossimo così disponibili le condizioni sarebbero migliori per tutti. Siccome siamo allocchi preferiamo come tutti gli sciocchi scaricare su altri, nel caso le federazioni di categoria, le colpe che sono nostre. In questa storia aver ottenuto la conferma dei costi incomprimibili della sicurezza è stato un risultato eccezionale che noi dovremo sapere sfruttare e non gettare via.

  8. Ben detto Daniele. Partiamo dai costi minimi suggerendo ai colleghi siciliani, che sono in presidio, di firmare un accordo in cui, tutti coloro che hanno aderito alla manifestazione, applicheranno ai loro committenti, i costi minimi e la relativa quota di utile che volessero ottenere.

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