Dal Giappone la superauto tutta elettrica, emette i suoni di un cavallo al galoppo

La società Crazy Car Project ha convertito la Toyota 2000GT, la prima superauto sportiva di Toyota lanciata nel 1967 in Giappone, in un’automobile elettrica a energia solare ribattezzandola “2000GT SEV”. L’esclusivo modello è stato esposto nell’edizione del 2012 del Salone dell’auto di Tokyo. La Toyota 2000GT è stata la prima superauto sportiva a esser stata lanciata in Giappone e ne sono state prodotte solo 337 a livello mondiale. È comparsa anche nel film di James Bond “Agente 007: Si vive solo due volte” del 1967. Ora cambia volto. A cominciare dagli interni in alcantara, previsti per la riedizione ecologica, la 2000GT SEV. 

I pannelli laccati sono rivestiti in oro e argento. Inoltre il tachimetro, l’indicatore di autonomia della batteria e così via sono stati tutti riconfigurati entro le rispettive rifiniture originali. Lo specchio retrovisore, anch’esso riconfigurato, può essere usato come monitor per la visualizzazione di immagini trasmesse da una telecamera collegata sul retro del veicolo oppure può essere usato normalmente. Ma ciò che stupisce maggiormente è che la silenziosa automobile elettrica è stata dotata di suoni.
“Le automobili elettriche sono di norma silenziose e noi abbiamo aggiunto intenzionalmente dei suoni alla 2000GT SEV. L’auto non emette solo i rumori di un motore, bensì anche suoni “Pazzi” come quelli di un razzo, un aereo o di un cavallo al galoppo”, spiegano quelli di Crazy Car Project in un comunicato stampa.
Crazy Car Project ha riscosso ampio successo al Salone dell’auto di Tokyo e continua a offrire il piacere della guida a persone di tutte le fasce d’età, compresi i più giovani. Le società partecipanti al progetto sono: Toyota Motor Corporation, Panasonic Corporation, Denso Corporation, Aisin Seiki Co., Ltd., Aisin Aw Co.,Ltd., Kanto Auto Works, Ltd., Hayashi Telempu Co., Ltd, Chiba Toyopet Co., Ltd. Altre informazioni e spettacolari immagini e filmati cliccando qui. Ok, il sito è in giapponese, ma le immagini parlano da sole.

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