“Inopportuno il fermo in Sicilia. Difficoltà per tutti gli autotrasportatori italiani”

“La sezione siciliana della Federazione Autotrasportatori Italiani ritiene che il fermo proclamato dall’Aias, dal 16 al 20 gennaio 2012, sia inopportuno.  In particolare la Fai Sicilia non condivide la scelta dell’Associazione Imprese Autotrasportatori Siciliani di unirsi alla protesta degli aderenti al movimento dei Forconi e al movimento Forza d’urto poiché gli autotrasportatori non soffrono delle stesse difficoltà di agricoltori, artigiani, allevatori e pastori. I problemi degli autotrasportatori non devono e non possono essere confusi con quelli di altri soggetti”. Con queste parole, diffuse in un comunicato stampa, Fai Sicilia prende le distanze dallo sciopero proclamato per questi giorni nell’isola.

“Siamo consapevoli della pesante situazione in cui versano gli autotrasportatori dell’isola”, dichiara il vicepresidente Fai Sicilia, Angelo Ercolano, “ma ribadiamo la nostra contrarietà a una protesta di carattere territoriale. Le difficoltà oggetto della vertenza riguardano tutti gli autotrasportatori italiani. Se il Governo nazionale non dovesse confermare ufficialmente e nel brevissimo periodo gli intenti prospettati nell’incontro dello scorso 11 gennaio a Roma, la Fai Sicilia si unirà al fermo nazionale proclamato dall’Unatras”.

26 risposte a ““Inopportuno il fermo in Sicilia. Difficoltà per tutti gli autotrasportatori italiani”

  1. Inopportuno? Inopportuno? La Sicilia sta scioperando per dei motivi di interesse nazionale, non solo regionale! L’Italia dovrebbe essere grata alla regione della trinacria per aver dato il via a quella che dovrebbe essere una sollevazione comune!
    Inopportuno invece dite voi! Gente che non ha più di che campare deve sentirsi giudicata da signorotti che stanno seduti dietro la scrivania, fingendo che di questa terra, ormai vessata da 150 anni, gli importi qualcosa! Veramente quest’Ercolano ha la presunzione di credere che sia una protesta limitata al territorio e al suo inutile lavoro? Vicepresidente del “Fai”, ma “fai” meglio a levarti dai piedi!

  2. A Ester vorrei proporre di ricordarsi quali furono i risultati del blocco in Sicilia nell’anno 2000. Poco o niente e allora si trattò di un fermo delle aziende dell’autotrasporto. Ora invece sono coinvolte altre realtà e le necessità sono diverse. Questo non è un fermo del trasporto ma una cosa diversa. Se si pensa di fare la rivolta, come è stato dichiarato da alcuni “capi dell’iniziativa, la questione è un’altra e si pone fuori dalle questioni specifiche del settore che viene solo utilizzato ma purtroppo non otterrà nulla di concreto. Risentiamoci tra un po’, cara Ester, e facciamo il punto su quanto si otterrà e forse dovrai rivedere il tuo giudizio su quelli che la vedono in modo diverso dal tuo.

  3. Grazie per la solidarietà, anche se, giusto per puntualizzare, il fermo è stato proclamato dapprima in Sicilia (vedi sito Commissione di Garanzia). Le Federazioni Nazionali non hanno voluto appoggiarci, e lo hanno indetto per la settimana successiva. Chiederei a loro il perchè…

  4. Inopportuno?!? mah…. condivido pienamente le parole di Ester. Il “Movimento dei Forconi” e il movimento “Forza d’Urto” protestano per attirare l’attenzione delle istituzioni verso una situazione economica, sociale ed occupazionale che è diventata disperata.
    La Sicilia paga un prezzo altissimo in termini ambientali per la presenza di numerose industrie, senza avere il conseguente ritorno economico ed occupazionale. Per fare un esempio a Siracusa risiede il più importante polo di raffinazione del greggio dell’Europa, ma nonostante ciò la benzina ha dei costi stratosferici.
    Ma permettetemi di dire che la cosa che desta più scalpore (dal mio punto di vista) è che le reti di stampa nazionale ignorano tale movimento.

  5. Non voglio inserirmi nelle libere espressioni di ognuno, anche se le seguo con attenzione per capire quanto le nostre decisioni possano essere o meno giuste. Voglio solo dire a Carmen che forse è stata male informata. Alla riunione dell’Esecutivo dell’Unatras era presente il signor Richichi ed ha certamente sentito le motivazioni per le quali l’Unatras ha scelto la data del 23 gennaio. Nell’occasione ed in altre è stato chiamato per cercare di non disperdere le forze della categoria. Tutto è stato invano. La decisione del fermo in Sicilia dal 16 è stata confermata. Ora certamente errori verranno commessi anche da noi ma chi ha il senso della responsabilità non dovrebbe giocare così con tanti operatori, soprattutto di quelli che hanno grossi problemi, come i colleghi siciliani. Così temo per loro finirà, come ha detto Gianni, come nell’anno duemila.

  6. È un bel banco di prova per i colleghi siciliani e per l’autotrasporto tutto. Si dice che chi non conosce la storia è costretto a riviverla. Ma questo vale per tutti. In bocca al lupo Sicilia!

  7. Solidarietà a tutti i manifestanti che AL FREDDO e SOTTO LA PIOGGIA cercano di difendere il PANE x le proprie famiglie! Inopportune sono le dichiarazioni di chi se ne sta comodo a gozzovigliare!

  8. “Quando un governo viola i diritti di un popolo l’insurrezione e’, per il popolo e per ogni porzione di popolo,il piu’ sacro dei diritti e il piu’ indispensabile dei doveri”. (Articolo 35 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 24 giugno 1793).

  9. Sarebbe opportuno che questi signori della Fai e di tutte le altre federazioni si unissero a noi. Ricordo alla Federazione autotrasportatori italiani,che dovrebbe essere A FAVORE,degli autotrasportatori e non CONTRO!

  10. Non so da che parte d’Italia siate ma vi assicuro che qui la situazione e insostenibile, credeteci non siamo degli scansafatiche ne gente che non perde opportunita’ per non fare il suo dovere e se siamo a questo punto vuol dire che proprio non c’è via di uscita…

  11. Trovo inutile che vertici di associazioni debbano stare fuori da esprimere opinioni su questa protesta e di pensare di fare qualcosa di importante per settimana prossima per la categoria perchè la categoria è stanca di sentir parlare una massa di inconcludenti visto la situazione (e non tirate la scusa che è caduto il governo, è vecchia). Forse sarebbe meglio che ve ne andiate voi e lasciate il posto a gente motivata e disinteressata da giochi politici.

  12. Applausi agli autotrasportatori dell’isola, stanno facendo quello che altri non hanno mai avuto il coraggio di fare. Deplorevole che passi tutto in sordina, senza nessun cenno dai mass-media; per altre categorie notevole rilievo alla proclamazione di scioperi, per noi nemmeno una parola. Diamo un segnale forte, la Sicilia ha iniziato, il resto del Paese prosegua.

  13. I veri mafiosi non sono i Siciliani, la vera omertà non sta in Sicilia. I mafiosi e gli omertosi sono coloro che stanno nascondendo le notizie sulla protesta degli autotrasportatori siciliani!

  14. Ma i giornalisti, i signori dell’informazione non si vergognano? Quello che sta succedendo in Sicilia non merita d’essere raccontato?

  15. Ahimè cari colleghi, il ragionamento purtroppo cinico che possiamo fare è che la notizia della protesta siciliana è stata oscurata da quella del naufragio della Concordia che temo terrà banco per molti giorni. Gli ingredienti che fanno vendere giornali o seguire la tv sono quelli che sappiamo: delitti, sesso e tangenti. Nemmeno i suicidi di imprenditori o cassintegrati fanno notizia. O si fanno azioni eclatanti o si assumono addetti stampa co le p… tertium non datur.

  16. Forse al fermo in Sicilia non si dà troppo peso proprio perché interessa solo la Sicilia. Se i siciliani avessero aspettato di far partire la protesta insieme a tutto il resto d’Italia, senza farsi prendere dalla voglia di protagonismo, avrebbero avuto risultati diversi. Forse sbaglierò, ma sono convinta che dal 23 gennaio il blocco dei Tir sarà su tutti i giornali, telegiornali….

  17. Silvia sei convinta che il 23 si farà lo sciopero? Non si da peso perché può essere coinvolta tutta la nazione specie il sud, quello che è in atto in Sicilia, condivisibile o meno, è sicuramente per una giusta causa, sono coinvolti tanti settori questo dovrebbe far riflettere certo è che non siamo nel duemila.

  18. Secondo me è interesse dei giornali mainstream mettere gli autotrasportatori uno contro l’altro, infatti notare che non è commentata la notizia in se ma un diverbio.

  19. Silvia ha ragione, i siciliani hanno voluto andare per la loro strada solo per mania di protagonismo… Non hanno capito che le battaglie si vincono solo quando ci si allea e si rispettano le alleanze (possibilmente con associazioni di peso e non con associazioni che rappresentano quattro gatti….

  20. La Sicilia ha voluto fare la Regione autonoma anche in questo caso, commettendo un errore madornale. Solo l’unione fà davvero la forza, loro invece hanno voluto frammentare. Le menti piccole non possono partorire grandi progetti….

  21. Ma da quando il resto di Italia si frega della Sicilia? Io dico che gli autotrasportatori del Nord si venderanno per un piatto di lenticchie, staremo a vedere…

  22. Tiziano M, non credi di aver esagerato con “le menti piccole”. Che ne dici delle grandi menti che invece partoriscono topolini? Le regioni autonome sono tali perchè per loro natura hanno problemi diversi dalle altre. Le responsabilità maggiori sono semmai quelle degli amministratori di tali regioni e solo parzialmente del loro tessuto produttivo. La decisione di mettere in atto una tal forma di protesta non è stata presa alla leggera. La categoria dei trasportatori siciliani ha aderito nella sua qualità generale e non particolare. Se ci sarà il fermo nazionale aderiranno anche a quello, in barba al parere della commissione scioperi.

  23. Sono un autotrasportatore che opera Nord-Centro Italia, penso che i “colleghi” della Sicilia abbiano fatto bene a bloccare tutto….almeno LORO LO HANNO FATTO!!! Vedremo NOI 4 C… AL NORD (me compreso) cosa saremo capace di fare la prossima settimana! SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI SICILIANI!!!

  24. Pochissime notizie su TV e giornali, della protesta siciliana. Ho seguito gli eventi su facebook e sul canale tv Mediterraneo dove l’inviato, Salvo, ha condotto il collegamento. Da amici siciliani ho saputo che la regione è completamente bloccata e che la protesta si svolge civilmente. Trovo che il silenzio della stampa e delle tv nazionali debba farci riflettere sia sulla professionalità dei loro addetti che sulla dipendenza dalla politica o da altri poteri. Non credo vi siano altre spiegazioni plausibili. Se la Sicilia fa solo notizia quando si parla di mafia c’è da preoccuparsi. Rinnovo la mia solidarietà ai siciliani che stanno protestando!

Rispondi a Maurizio Toro - Milano - Camionaro !!! Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *