Liberalizzare l’autotrasporto? La Lega Nord dice no: “Favorirebbe chi non in regola”

“La Lega Nord dà il suo pieno appoggio al mondo dell’autotrasporto che rischia di subire pesanti danni dal decreto sulle liberalizzazioni del governo Monti e presenterà un’interpellanza urgente al Governo affinche’ requisiti di professionalita’, capacita’ finanziaria e costi di sicurezza rimangano i tasselli fondamentali per lo svolgimento di tale attivita’”. Ad affermarlo è stato  il capogruppo della Lega Nord alla Camera,  Marco Reguzzoni, al termine dell’incontro con il presidente Fai (Federazione autotrasportatori italiani) e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Ugge’.

“Con un colpo di  spugna si stanno per cancellare quegli strumenti base che hanno permesso fino a ora alle imprese del settore di essere tutelate nei confronti di vettori stranieri o italiani che non rispettano le regole”, ha aggiunto Marco Reguzzoni,  “e proprio i requisiti di professionalita’, la capacita’ finanziaria e i costi di sicurezza rappresentano le uniche armi di garanzia per le imprese del settore. Se tutto  venisse annullato, andrebbe a beneficio di chi in regola non lo e”.

4 risposte a “Liberalizzare l’autotrasporto? La Lega Nord dice no: “Favorirebbe chi non in regola”

  1. A mio parere le liberalizzazioni vanno ponderate, per il semplice fatto che l’intera economia italiana è falsata dall’illegalita’. In questo momento di scarsa liquidità gli unici che si possono permettere di investire sono coloro che hanno a disposizione fiumi di denaro che certamente non provengono dal sudore del lavoro per cui questo governo ha l’obbligo di ascoltare chi tutti i giorni lotta per garantire e difendere un posto di lavoro, di qualsiasi categoria sia. Per quanto riguarda il trasporto per sistemare le cose ci vuol poco, i tanto invocati controlli si sono indirizzati solo esclusivamente sul rispetto del CDS, ora è arrivato il momento di controllare altre cose, che alla fine sono quelle che permettono a molti di viaggiare sotto costo. Mi preme anche di sottolineare che in fase di liberalizzazioni le prime regole da cambiare sono quelle che permettono alle cooperative di esistere. Saluti

  2. Sono con te Giampiero, basta perseguitare gli autotrasportatori infliggendo loro verbali su verbali. Controlliamo anche la committenza, chissà che non cambino le cose. Rimango comunque dubbioso in quanto l’illegalità ha sempre la meglio in Italia.

  3. Giusto Giampietro! Le cooperative, la cronaca e storia attuale insegna, servono solo per sfruttare gente operaia, con il fatuo orgoglio di essere imprenditori e partecipi alla vita lavorativa e produttiva della cooperativa stessa. Per poi scoprire che, alla fine del barile, c’è solo buco finanziario, mancati versamenti contributivi, salari non percepiti. In poche parole, dopo aver spremuto i limoni e bevuto tutto il succo, si dichiara fallimentare la cooperativa, e chi si è visto…

  4. Liberalizzazioni o no, intanto i taxisti fanno sciopero selvaggio e va bene così. A noi arrivano pareri a destra e a manca di presunte irregolarità e va bene così. Nel 2007 ci hanno addirittura precettati e va bene così. Il Ministro, i suoi vice e compagnia cantando non intendono discutere con i trasportatori perchè hanno osato proclamare un fermo (ma non lo hanno ancora fatto) e va bene così. Voglio proprio vedere se arriverà anche ai taxisti “il parere” sul loro fermo. Vedremo quali unità di misura utilizza la commissione scioperi ed il governo tutto.

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