“Il Pdl non farà marcia indietro sui costi per la sicurezza nell’autotrasporto”

“Il Pdl è favorevole al mantenimento dei costi della sicurezza per l’autotrasporto”. Lo ha affermato, nel corso di un incontro con una delegazione di Conftrasporto, il senatore Angelo Cicolani, responsabile dei trasporti per il Pdl, aggiungendo che  “l’autotrasporto e’ gia liberalizzato: la legge 32/05/2005 ha infatti aperto il settore alla libera concorrenza, regolata dal rispetto delle norme sulla sicurezza sociale e della circolazione. 

Dopo alcuni anni di sperimentazione”,  ha concluso Cicolani, “il governo Berlusconi ha provveduto a rendere piu’ certe e applicabili le norme della sicurezza prevedendo che il ministero competente individuasse i costi indispensabili al rispetto delle suddette norme. Il Pdl non ritiene pertanto che si debba ulteriormente intervenire in un settore dove i principi del mercato sono gia’ introdotti”.

10 risposte a ““Il Pdl non farà marcia indietro sui costi per la sicurezza nell’autotrasporto”

  1. “… dove i pricipi di mercato sono già introdotti”. Ma non ancora applicati, ed esecutivi (almeno come dice la Legge)!

  2. La netta e chiara presa di posizione del responsabile del dipartimento trasporti del Pdl senatore Angelo Cicolani non può che essere condivisa da chi ha a cuore la sicurezza e la crescita delle imprese sane nel mondo del trasporto. La confusione determinatasi in questi giorni da osservazioni improprie circa la reintroduzione di sistemi di prezzi obbligatori ha determinato una situazione preoccupante negli imprenditori del settore che chiedono di poter operare in un libero mercato, regolato solo dal rispetto delle regole sulla sicurezza sociale e della circolazione, come chiaramente prevede la legge n. 32/05. Nessuno può confondere i “costi con i prezzi”. I dubbiosi possono compiere delle ricerche accurate sul significato etimologico delle parole e scoprire che “il costo” è una delle quattro componenti che formano il prezzo che naturalmente deve essere superiore ai costi e definito tra le parti. Aver previsto, dopo un periodo di sperimentazione, che il ministro competente indicasse quali sono i costi incomprimibili della sicurezza è stata una scelta adeguata e di civiltà che mette in condizione di avere riferimenti certi per garantire, non solo quanto previsto dalla legge 32 sulla liberalizzazione regolata dell’attività di autotrasporto, ma soprattutto quello che l’articolo 41, comma secondo, della Costituzione, pone come paletto invalicabile all’iniziativa economica privata, che è libera. La sicurezza.

  3. Il signor Uggè scrive che nessuno può confondere i costi perla sicurezza con i prezzo, con le tariffe. peccato che l’elenco di persone, associazioni, addirittura istituzioni che le confondono sia lungo. Un elenco in cima al quale c’è una certa Confindustria…

  4. Ad alcuni la sicurezza è un optional, forse ognuno di noi capisce quando è importante quando perde una persona cara sulla strada. Quando gli industriali finiranno di fare i pescecani e uccidere ogni lavoratore magari qualche cosa cambierà nel mondo. Secondo me è la politica Europea che non vuole risanare il settore autotrasporto, i finanziamenti e le agevolazioni alla fine vanno a finire sempre ad alcune categorie. Qualche anno fa hanno fatto un decreto salvacalcio, ma il decreto salvatrasporto quando verrà fatto?

  5. E bravo Giorgio M, questo è il solo ed unico punto. I controlli sui conti correnti sono entrati in vigore da subito, evidentemente hanno aumentato gli addetti dell’agenzia entrate. Mentre di aumentare i poliziotti non se ne parla. I costi minimi? Più passano i giorni e più mi rendo conto che sono tutta fuffa.

  6. Devo dire che ho sempre apprezzato le considerazioni di Alessandra. Oggi no. E questo non perchè non sia vero che esistono delle difficoltà per l’applicazione dei costi minimi, ma perchè non sono fino ad oggi accettati dalla committenza, ma anche da molti di noi. Il fatto poi che i controlli non siano ancora entrati a regime favorisce il diffondersi del pensiero che non funzionino. Guai a lasciare che questa opinione diventi comune e un dato di fatto. Sarebbe la nostra fine. Dobbiamo invece con più convinzione di prima insistere e non mollare.

  7. Grazie Ulderico per la franchezza. Le difficoltà sono tali e tante da lasciare un margine di incertezza troppo grande. Il meccanismo in sè è estremamente complesso, considerate le molteplici modalità di applicazione delle tariffe: a km, a peso, a metro, a consegna; complesso per la committenza, complesso per i trasportatori. Non si molla, si insiste, ma occorre anche semplificare. Che ne è ad esempio del tanto sbandierato progetto VEGA dell’Albo. Quanto vi si è investito e quanto ne abbiamo ricavato?

  8. Gentile Ulderico, non capisco la sua puntualizzazione, e a riguardo di chi e cosa. lei dice: “…ma anche da molti di noi..” , ma da noi non sono accettati, ma devono essere imposti! ragionevolmente e seguendo pedissequamente la legge che li ha determinati. I controlli non sono entrati a regime per la committenza, e le responsabilità ricadenti su loro, ma per i trasportatori ogni legge, decreto, circolare, informativa del CdS, veniva prontamente e puntigliosamente applicata dalla polizia e dagli Agenti preposti. Non capisco a cosa riferisce quando dice che si deve insistere con convinzione e non mollare: da parte di chi? nostra ?! Ma certo che non mollo e seguo, proprio come sopradetto, le regole e leggi che mi impongono di esporre in fattura il costo del gasolio, o percentuale, necessitato per eseguire il trasporto. Ma secondo i calcoli di tabelle minimi emanati dal Ministero. Ma se un comittente mi chiede di non considerare quelle tabelle, scusi sa, io rispondo che, allora, Lui dovrebbe non considerare le scadenze dei versamenti inps, o iva e regolarsi a Suo piacimento per le date e gli importi! E così cessa ogni rimostranza sulle tariffe (vero però, che così perdo anche il cliente!). In questo mi ci ritrovo: non mollare e insistere.

  9. Vorrei conoscere quel committente che, pur non accettando, rispetta i costi minimi solo perchè la legge dice così, e vorrei sapere perchè devo essere io a denunciarlo perdendo quindi ogni possibilità di avere altre commesse; perchè devo essere additata come incapace perchè a causa di leggi ingiuste o che non vengono rispettate sarò costretta a fallire e a buttare via anni di sacrifici inutili. Perchè dovrei avere fiducia ancora nello Stato Italiano?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *