Benzina a 1,8 euro al litro per le addizionali regionali. Stabile il prezzo del gasolio

Questa volta le “colpevoli” sono le addizionali regionali sulle accise, scattate dal primo gennaio in sei regioni: Piemonte, Liguria, Marche, Umbria e Lazio. Addizionali che hanno provocato un nuovo rialzo del prezzo della benzina in gran parte dei distributori italiani, con il nuovo record, questa volta segnato da Ip, a 1,738 euro al litro. In realtà, come spiega Quotidiano energia, al Sud e al Centro la benzina si paga quasi 1,8 euro al litro. Le addizionali riguardano solo la benzina e non il diesel, che è rimasto sostanzialmente stabile a 1,7 euro al litro. 

Tra le compagnie petrolifere ad aggiustare i listini è stata solo la Tamoil (+0,4 cent sulla verde). Tutte le altre hanno “subito”, come conferma il prezzo del gasolio rimasto stabile, gli effetti delle decisioni prese dalle giunte regionali.
A livello Paese, rileva Quotidiano energia, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va da 1,729 euro al litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli Ip (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro al litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è invece tra gli 0,744 euro al litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726).

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