Camion troppo carichi, in autostrada verranno pesati mentre viaggiano

Autostrade per l’Italia lancia “Overload Tutor”, un progetto di pesatura dinamica dei mezzi pesanti in movimento sulla propria rete che sfrutta la tecnologia del Tutor. L’Overload Tutor è un sistema di pesa dinamica che misura la massa dei veicoli, ossia il secondo elemento che caratterizza l’energia cinetica di un corpo in movimento, che rappresenta un elemento, come spiega la società Autostrade, spesso ignorato ma alla base di incidenti gravi, anche a basse velocità. Il progetto, sviluppato d’intesa con la Polizia Stradale, ha l’obiettivo di contribuire alla sicurezza degli utenti, attraverso un controllo dei mezzi con carichi in eccesso rispetto ai limiti di legge. 

Allo stato attuale, le infrazioni per peso oltre i limiti previsti dal nuovo Codice della strada possono essere sanzionate solo se la pesatura viene effettuata con il mezzo fermo su una postazione statica omologata. La novità del progetto sta quindi nell’affiancare a una postazione di pesatura statica, un’altra dinamica, Overload Tutor appunto, in grado di pesare i mezzi in movimento, posizionandola lungo l’autostrada circa 10 chilometri prima dell’area di sosta dove è presente la pesa per il controllo statico. Il progetto ha trovato il supporto del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, del Codacons, e degli altri componenti della Consulta per la Sicurezza e Qualità del Servizio Asaps, Adoc, Federconsumatori, Adusbef, Adiconsum, Rai Isoradio e Quattroruote, da sempre attenti a promuovere iniziative sulla sicurezza stradale.

10 risposte a “Camion troppo carichi, in autostrada verranno pesati mentre viaggiano

  1. Benissimo. Speriamo pesino anche quei bestioni che portano rotoloni di lamiera (coils) e che qualcuno si chieda come mai circolano in deroga al codice della strada. Speriamo che qualcuno solleciti il Tar del Lazio per la sentenza che riguarda proprio il trasporto di questi pesi massimi sentenza che si attende da 6 anni.

  2. Al prossimo fermo invito i trasportatori di Ravenna e Marghera e dove circolano i mezzi da 1000 qli a fermarli e a chiamare la stradale per farli sequestrare.
    Forse cosi qualcuno finirà di girarsi dall’altra parte quando passano questi veicoli fuorilegge.

  3. Sovraccarico nel mirino in autostrada. Altrove è bolgia, tanto paga Pantalone! Nome: Overload Tutor; autori: Autostrade Spa e Polizia stradale; funzione: individuare i veicoli in movimento che presentano carichi eccedenti le norme, fermarli e sanzionarli; scopo dichiarato: ridurre i rischi derivanti dalla circolazione di veicoli che, avendo carichi in eccesso rispetto a quelli consentiti, sono meno sicuri e potenzialmente pericolosi. In estrema sintesi il sistema, derivante dalla tecnologia Tutor, rileva – grazie a dei sensori posti sulla carreggiata – l’avvicinarsi di un veicolo che presenta un peso in eccesso; una telecamera lo inquadra e invia l’immagine a una postazione fissa della Polizia stradale posizionata alcuni chilometri più avanti. La pattuglia provvederà a fermare il veicolo, effettuare una nuova pesata su una pesa statica, elevare il verbale qualora vengano effettivamente riscontrate delle violazioni. Fin qui le autostrade. Nulla da eccepire anzi! La pratica del sovraccarico è tanto diffusa quanto odiosa poichè è attraverso questa che, spesso, le imprese si fanno concorrenza sleale senza entrare, poi, nel tema della sicurezza. Quindi ben venga il controllo nei confronti di chi fa il furbo anche se in linea teorica è possibile che, per sfuggire al controllo, chi è in difetto anzichè in autostrada decida di viaggiare su strade statali o provinciali. Diciamocela tutta però. Società autostrade con questa iniziativa, oltre a una operazione di tutela della sicurezza, non essendo notoriamente un ente di beneficienza, ha valutato anche un possibile ritorno economico di tutto rispetto sotto forma di minor usura del manto stradale e, quindi, di minori costi di manutenzione. Anche su questo nulla da eccepire sempre che l’iniziativa non produca un trasferimento di traffico (e quindi di costi) sulla viabilità normale. Ma che dire di tutto il resto della rete viaria? Cosa pensano di fare Anas, le Province e i Comuni? Oltre a parare il colpo di un possibile incremento di traffico espulso dalle autostrade che dire, per esempio, di quei bisonti autorizzati a trasportare fino a 108 tonnellate di merce che potrebbe, nella stragrande maggioranza dei casi, viaggiare tranquillamente su veicoli normali? Quanto caricano effettivamente questi veicoli? Esistono pese in grado di effettuare le opportune verifiche? Qualcuno si è mai chiesto dove circolano visto che la società autostrade non li vuol vedere neanche in fotografia? Non ci si può credere ma circolano sulla rete viaria normale, vecchie strade consolari o strade statali e provinciali progettate per la maggior parte nel dopoguerra per veicoli il cui peso è un terzo di questi. Basta percorrere le strade adiacenti i porti di Ravenna o di Marghera per rendersi conto cosa significhi lasciar circolare questi bestioni; carreggiate in uscita ridotte a due fossati in corrispondenza delle ruote. E allora una domanda nasce spontanea: ma se la società autostrade si preoccupa di salvaguardare i propri bilanci scoraggiando la pratica del sovraccarico (sovraccarichi magari anche di solo qualche quintale), lo Stato cosa fa per impedire che i cittadini debbano pagare non solo in soldi ma anche in vite umane l’assurdo e inconcepibile arricchimento di pochi? Per quale arcano motivo l’industria siderurgica che utilizza i coils (per i profani trattasi di rotoli di lamiera) deve essere avvantaggiata enormemente, sul trasporto, rispetto alle imprese di altri settori, scaricando i costi generati da questo bel “regalo” sulla fiscalità generale? Abbiamo strade Anas allo sfascio, di soldi per ripararle ce ne sono sempre di meno eppure continuiamo ad autorizzare l’immatricolazione e la circolazione di questi mezzi che, oltrettutto, pagano indennizzi ridicoli rispetto ai danni che provocano. E la signora Marcegaglia Emma, sempre così attenta ai problemi del Paese, che non perde occasione per dire la sua su tutto, perchè stavolta tace? Possibile che non sia informata di tutto questo? E pensare che di coils dovrebbe intendersene visto che la sua famiglia ci ha costruito su una fortuna. Se poi a qualcuno dovesse venire in mente di pensare o di dire che al tavolo del banchetto siedono anche le imprese di autotrasporto se lo scordi pure. Un dato per tutti: hanno speso miliardi di vecchie lire per acquistare questi veicoli particolari, ciò nonostante stanno viaggiando sotto costo, a tariffe inferiori di quelle a cui viaggia normalmente un veicolo da 44 tonnellate. Trasportano di più e guadagnano di meno per la gioia dei loro committenti. Della serie: becchi e bastonati! Ma questa è un’altra storia. Vecchia e risaputa.

  4. La signora afferma, in un’intervista su Tutto Trasporti, che è inutile difendere una categoria che non sa fare il proprio mestiere…

  5. Possibile che ancora una volta si parli dei problemi di pochi? Sono altri i problemi da risolvere e risolvendoli spariranno anche queste cose all’italiana… Buon 2012, evviva gli aumenti delle autostrade, del gasolio, delle assicurazioni, degli pneumatici e chi più ne ha più ne metta.

  6. Trasportiamo Coils e con gli impianti frenanti di oggi il peso sui nostri tir non è un problema, ve lo assicuriamo.Controlliamo mensilmente tutti i nostri mezzi e la sicurezza è sempre pretesa al 100 per cento. Con la tecnologia di oggi si sono fatti passi da gigante. Quindi per noi i limiti di peso non sono più un problema.

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