Dimentica l’abbonamento dell’autobus, 12enne lasciato a piedi mentre va a scuola

È stato fatto scendere dall’autobus che aveva preso per andare a scuola perché aveva dimenticato a casa l’abbonamento. Una brutta avventura per un bambino di 12 anni residente a Bergamo abbandonato sulla strada dopo che i controllori dell’Atb, l’azienda di trasporto pubblico locale, lo hanno trovato a bordo del pullman senza biglietto. In realtà, lo studente l’abbonamento l’aveva solamente lasciato a casa. Ma i controllori, per nulla impietositi, l’hanno scaricato a metà strada, alle 7.30 del mattino. 

Come spiega il quotidiano L’Eco di Bergamo, il bambino, che frequenta la scuola media di Curno un paese a pochi chilometri dal capoluogo, “dopo le verifiche di rito dei controllori è stato fatto scendere dal bus a Longuelo dov’è rimasto disorientato – senza soldi, documenti e telefono – a mezz’ora dal suono della campanella”. Il bambino allora si è incamminato verso casa, dove è arrivato dopo un’ora. “Oltretutto”, spiega sempre il quotidiano bergamasco (clicca qui per leggere l’articolo), “nessuno era avvisato di quanto accaduto, né scuola né genitori”.
Immediata la reazione della madre che ha chiesto chiarimenti ad Atb. “Com’è possibile”, ha scritto la mamma in una lettera, “che un bambino, tra l’altro abbonato (i dati anagrafici sono stati presi dal libretto scolastico), venga scaricato così per la strada? Se la dimenticanza implica un verbale o una multa non ho nulla da obiettare, ma mio figlio deve assolutamente restare sul bus e arrivare a scuola”.
Il direttore di Atb Gianni Scarfone ha immediatamente contattato la famiglia per scusarsi di persona dell’accaduto.

 

3 risposte a “Dimentica l’abbonamento dell’autobus, 12enne lasciato a piedi mentre va a scuola

  1. Ma il controllore che ha agito in questo modo si rende conto di cosa ha fatto? Non so se sia padre di un ragazzino, ma ha idea di cosa significa far camminare per un’ora un ragazzino per strade che magari neppure conosce, le ansie e le paure che può scatenargli? Per un’ora? Non credo che sia un padre di famiglia, perché un padre di famiglia l’avrebbe semmai accompagnato fino alla sua fermata, gli avrebbe chiesto il numero di casa e avrebbe contatto i genitori (perchè andassero a prenderlo alla fermata). Perchè un padre di famiglia non avrebbe mai fatto una cosa così assurda, illogica e soprattutto pericolosa per il ragazzino. Spero che l’Atb prenda le debite misure.

  2. Quel controllore dell’Atb non solo si è comportato da irresponsabile, ha esposto al pericolo la vita di un ragazzino, andrebbe messo sotto inchiesta.

  3. Scusate, ma questi controllori applicano questo trattamento demenziale ad un ragazzino perdipiù abbonato e a tutta la gentaglia italiana e principalmente non italiana che non paga e se gli dici qualcosa ti mena a questi ci guardiamo bene dal contestare niente. Ma dico se l’avevano identificato dal libretto scolastico gli facevano la multa e stop il diritto di rimanere sul pullman lo aveva caspita era abbonato e anche se non lo fosse stato non si poteva lasciarlo a piedi. Una arroganza da licenziamento in tronco. L’azienda di trasporti si scusi e gli regali il pulmann gratis fino alla fine degli studi.

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