Educazione per strada: i più cafoni viaggiano in pullman, i più gentili in moto

Clacson impazziti, imprecazioni e maledizioni: spesso negli incroci delle strade italiane si uniscono nervosismo e maleducazione. Ma c’è anche chi si comporta da gentlemen. Come i motociclisti che, secondo uno studio del Polo Psicodinamiche di Prato, sono i più educati sulle strade. Per la ricerca è stato intervistato un campione di 800 persone delle principali città del nord, centro e sud Italia, donne e uomini tra i 25 e 60 anni. Per un italiano su tre (il 32 per cento), i motociclisti sono i più educati. Decisamente diverso il comportamento di chi usa i mezzi pubblici – scelti solo dal 3 per cento degli intervistati – accusati di attraversare spesso senza rispettare i semafori e le strisce pedonali pur di non perdere tram e autobus.

Oltre ai motociclisti, piace il comportamento dei ciclisti, che ottengono il 26 per cento delle preferenze, anche se devono affrontare l’accusa di molti di appropriarsi dei marciapiedi. Al terzo posto gli automobilisti (18 per cento), seguiti da camionisti (13 per cento) e pedoni (8 per cento), da molti intervistati ritenuti inquinatori di piazze e strade, lanciatori di cicche e cartacce.
Quanto ai motivi dell’elogio ai motociclisti, il 35 per cento del campione non ha dubbi: sono attenti a sé e agli altri. Inquinano e sporcano poco (22 per cento), parcheggiano sempre negli spazi dedicati e non ostruiscono passaggi (19 per cento), non suonano mai il clacson (12 per cento), sono sempre cordiali e si salutano quando si incrociano (9 per cento), in caso di incidenti sono sempre i primi a fermarsi e a dare soccorso (3 per cento).

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