Un sondaggio per chiedere ai trasportatori siciliani: “siete pronti a fermare i tir?”

“La Regione Sicilia non chiede il pagamento dei costi minimi di sicurezza alle imprese produttrici che hanno partecipato al click day dello scorso 3 novembre. La Fai Sicilia si dice pronta al fermo dei mezzi. Sei d’accordo?” È questa la domanda che i responsabili del  sito siciliaway.it hanno deciso di porre agli autotrasportatori dell’isola  per scoprire se sono o meno d’accordo su un fermo dei trasporti.

L’iniziativa è stata adottata dopo che nelle settimane scorse la Regione Sicilia aveva introdotto agevolazioni per le imprese produttrici che rifiutano di pagare il “pizzo”, che risultano essere in regola con i versamenti contributivi e che abbiano la certificazione antimafia, ma senza prevedere nulla invece in merito alla corresponsione dei costi minimi di sicurezza nei confronti delle imprese di autotrasporto. Una decisione che aveva spinto il presidente della Fai Sicilia, Giovanni Agrillo a chiedere al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, di inserire tra i requisiti necessari all’accesso agli interventi agevolativi, la corresponsione alle imprese di autotrasporto dei costi minimi previsti da una legge dello Stato. “Se tale richiesta rimanesse inascoltata”, aveva sottolineato il numero uno della Fai siciliana, “assisteremmo a un grave gesto discriminatorio verso le imprese dell’autotrasporto che, non potendo essere destinatarie di aiuti pubblici, rimarrebbero escluse dai benefici necessari per rendere competitiva l’economia siciliana, e non si vedrebbero neppure riconosciuto quanto previsto per legge da soggetti agevolati con risorse pubbliche”. Una discriminazione che ora potrebbe portare a un fermo dei trasporti, sul quale è stato deciso però di ascoltare i pareri degli autotrasportatori attraverso un sondaggio. Per votare basta cliccare su www.siciliaway.it

 

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