Russo: “L’autotrasporto per ripartire ha bisogno non di proteste ma di proposte”

“La crisi economica globale sta mettendo in gravissime difficoltà il mondo dell’autotrasporto così come praticamente ogni altro settore, ma non è certo stilando documenti zeppi di chiacchiere senza indicare una possibile soluzione, concreta e sostenibile, che si risolvono i problemi”. Ad affermarlo è Pasquale Russo, segretario nazionale di Unatras, che commentando il fermo dei trasporti proclamato per lunedì da Trasporto Unito, ha evidenziato come sia “comprensibile la delusione e la rabbia dei lavoratori di fronte a mille problemi”, ma ha sottolineato come questa delusione non debba trasformarsi “in azioni inutili e addirittura dannose”.

“Premesso che il fermo è stato proclamato da un’unica associazione che rappresenta solo una  minuscola parte della categoria degli autotrasportatori, e premesso che ogni scelta, anche quella che consideriamo più sbagliata, va comunque rispettata, non possiamo non evidenziare come nel documento stilato dai rappresentanti di Trasporto Unito si riassumono i problemi che tutti conosciamo ormai da mesi, ma senza individuare possibili soluzioni, senza avanzare proposte condivisibili e, soprattutto, realisticamente realizzabili”, ha aggiunto Pasquale Russo.

17 risposte a “Russo: “L’autotrasporto per ripartire ha bisogno non di proteste ma di proposte”

  1. Salve, per far ripartire l’autotrasporto ci vogliono le manieri forti, questo è dovuto dal fatto che persone come il signor Pasquale Russo non capiscono o fanno finta di non capire in quale situazione si trovano oggi gli autotrasportatori. Visto il vostro disinteresse a farci dare quello che ci spetta di diritto in quanto le tariffe sono ferme dal 2004, faccia lei, signor Russo, il conteggio degli aumenti che ci sono stati in tutti questi anni. Le ricordo che il costo del trasporto influisce per una minima parte sulla merce, esempio bisarche, se una casa costruttrice di auto aumenta il listino di una vettura di euro 50,00 e lo riversa sulle tariffe per il trasporto non credo che la casa costruttrice non vende la vettura, come questo vale su tutta la merce che viene trasportata. Le ricordo che il governo si è impegnato a risolvere la crisi del settore dal 2008, ci sono state solo promesse evidentemente ci sono altri interessi da difendere.
    Le consiglio a verificare la realtà recandosi in una azienda di autotrasporti. Si porti anche il sottosegretario Giachino.

  2. Al di la del fatto che ognuno ha il diritto di protestare come vuole sempre nel pieno rispetto della libertà altrui, convengo che il documento di rivendicazione di questa associazione è la lista di come dovrebbe essere l’autotrasporto dei sogni,l’autotrasporto che tutti vorremmo e che fino a 25 anni fa c’era, credo che per ritornare ad allora non serva un fermo ma compattezza tra associazioni di categoria su un unico obiettivo comune. Questo vogliono gli autotrasportatori e non una guerra tra “poveri”. E poi cari autotrasportatori chiariamoci un concetto: nessun Governo e nessuna associazione di categoria può sostituirsi agli imprenditori dell’autotrasporto, vige la legge del mercato e bisogna ritornare a dire di no, una volta si faceva e le cose funzionavano meglio. E’ più difficile dire di no ovviamente specialmente quando a fine mese si devono pagare i dipendenti, i relativi contributi o la fattura del gasolio, delle autostrade ecc. ecc. ecc.. Però si deve ricominciare da qualcosa… DAL CORAGGIO DI FARE LA PROPRIA PARTE!!!

  3. Io credo invece che nelle parole del signor Russo ci sia la giusta dose si saggezza e lucidità. In ogni caso proclamare uno sciopero da parte di un’associazione che rappresenta pochissime realtà mi sembra un errore madornale. Le proteste, se si devono davvero fare, si fanno toste, tutti insieme. Invece qui mi sembra di assistere a un teatrino nel quale ognuno cerca di conquistare la prima fila, di farsi vedere, di giustificare il suo ruolo…. Il trasporto ha bisogno d’essere unito anche sotto il profilo sindacale. Troppe sigle fanno solo danno.Unitevi, l’unione fa la forza.

  4. Gli associati a Trasporto Unito sono pochi, quelli che lunedì decideranno di protestare saranno con ogni probabilità ancora meno (anche perché chi, di questi tempi, avrà una commessa lavorerà a tutti i costi pur d’intascare qualcosa…. Il rischio è che la manifestazione coinvolga davvero quattro gatti e se così dovesse essere invece di ottenere lo scopo prefissato si trasformerà in un patetico boomerang….

  5. Scusate ma questo è il terzo fermo che proclamano e finirà in niente come i precedenti (a parte forse qualche disagio in qualche porto) in quanto alcune cose che chiedono (come i costi minimi) già ci sono. Non mi stancherò mai di ripeterlo : le regole ci sono e sono forse anche troppe il problema è che vanno fatte rispettare.
    Comunque fino a quando i trasportatori non smetteranno di pensare che è meglio fare un trasporto direttamente per il cliente a 90 anziche per un collega a 100 non faremo molta strada.

  6. C’è gente che lavora ogni giorno per far sì che leggi, norme, ostacoli siano superati, modificati o migliorati. Gente che ritiene che nessuna azienda di nessun settore possa permettersi il lusso di stare ferma anche solo un’ora, se non in assenza di apertura al confronto, com’è sempre stato. Non è questo il caso e non è questo che fanno le associazioni che credono nelle aziende che rappresentano. Non penso siano molti i settori che godono delle agevolazioni dell’autotrasporto, forse invece di fermarsi sarebbe meglio rimboccarsi le maniche e lavorare, lavorare e lavorare… rendendo conto ai propri associati del proprio lavoro, no?!? E’ più facile protestare, decisamente.

  7. L’analisi del Dott. Russo è perfetta.Che la categoria ha grosse difficoltà è sotto gli occhi di tutti, ma non è certo con la proclamazione di uno sciopero da parte di una piccola associazione di cui sappiamo chi è a capo che si risolvono i problemi, soprattutto se si pensa che l’unico modo per farlo è quello di fermarsi. Le altre Associazioni di categoria in questi ultimi anni hanno lavorato alacremente con il Governo per dare regole certe e sicure agli autotrasportatori (costi minimi di esercizio, franchigia sui tempi di carico e scarico, pagamenti a 60gg non derogabili, azione diretta del sub-vettore ecc.),ora tocca agli imprenditori metterle in pratica. Non si puo’ pretendere che le associazioni si sostituiscano a chi fà impresa, ma al contrario sono gli imprenditori che devono imaprare a dire di no a viaggi sottopagati e a segnalare i committenti che non applicano le leggi. E’ troppo facile scaricare sempre la colpa sugli altri senza mai farsi un vero esame di coscienza, nessuno dice che la situazione è facile ma nessuno puo’ dimenticarsi che oggi attraverso le leggi dello Stato è possibile recuperare quella dignità che negli anni è andata persa.

  8. Il settore dell’autotrasporto soffre e questo ormai lo sanno anche i sassi. Quale è la soluzione a questo problema? Il fermo dei servizi di autotrasporto? Occorrono proposte serie e realizzabili.Per decidere se fermare la mia azienda ho letto il manifesto di Trasporto unito. Giusto per chiarezza estraggo qualche passaggio: TEMPI DI PAGAMENTO DA 60 A 30 GIORNI: restando tutto il sistema così com’è no cambia assolutamente niente, esiste già un norma che pone pesanti sanzioni a chi non paga ma come tutti i diritti va esercitato. Non ci sono proposte serie. Oggi esiste la possibilità di effettuare l’azione diretta per il recupero del credito, non credo esistano soluzioni migliore (forse l’unica proposta migliorativa potrebbe essere quella di rendere fiscalmente deducibile i costi del trasporto solo all’avvenuto pagamento). COSTI MINIMI DI SICUREZZA: ci sono una serie di modifiche che potrebbero rendere più chiara la norma e miglioramenti in tema di differenziazione dei costi per tipologia aziendale, che attendiamo tutti. Ma l’unica garanzia al funzionamento della norma sono le azioni di richiesta dei propri diritti da parte degli autotrasportatori. Altrimenti non faremo altro che creare altre regole che tutti non rispetteranno. GASOLIO, ASSICURAZIONI…: sono d’accordo vorrei pagare meno i miei fattori della produzione, è possibile fare un decreto di calmieramento dei prezzi? Non credo nemmeno con 10 giorni di fermo, questi sono provvedimenti da prima guerra mondiale. Infatti in questo capitolo non ci sono proposte ma solo desideri. CODICE DELLA STRADA, CONTROLLI E TEMPI DI GUIDA: in questo capitolo di richieste non trovo coerenza. Vi spiego: 1) ELIMINAZIONE DEL PAGAMENTO SU STRADA delle violazioni, perchè? Per permettere alle imprese che cambiano società in funzione dei verbali che non pagano di farmi concorrenza? No grazie (non capisco perchè Lutero Maurizio di Trasporto Unito chiede misure per ridurre i cambi di società e poi un misura così importante la voglia abolire); 2) AUMENTARE I CONTROLLI, sono d’accordo ma non riesco a capire il perchè si chieda che la polizia locale non possa fare i verbali ai trasportatori, per aumentare i controlli bisogna aumentare i controllori vi pare? 3) ACCESSO AL MERCATO, giuste le proposte di sospensione cancellazione per chi non rispetta le regole. Non riesco a comprendere come realizzare queste soluzioni se si vuole cancellare gli strumenti per ottenerle. ALLA LUCE DI QUESTO io ho deciso di non fermare la mia azienda, ho tanti problemi e difficoltà. Ma con grande dispiacere leggendo questo ennesimo manifesto di guerra di Maurizio Lutero ritengo che il fermo non possa aiutarmi, se queste sono le richieste.
    Credo che tutte le associazioni di questo mondo possano fare poco o niente se non c’è la nostra partecipazioni a capire ed esercitare i nostri diritti.

  9. Scusate se insisto (accetto volentieri pareri contrari con motivazione), in fattura scrivere il viaggio con i km effettuati e il corrispettivo non possa essere inferiore alle tabelle di sicurezza. In caso contrario e’facile tutto il resto. E’ cosi’ difficile?
    Salutoni a tutti.

  10. Signor Russo, almeno Trasportounito ha mostrato e sta dimostranbdo che tiene alla categoria, senza politica, ne tessere, pagate dai soci, sta facendo cio’ che voi Fai, Fita, Unatras, Cna e altri avete sempre promesso e mai attuato, siamo la parte piu forte del PIL italiano, e tutti guadagnano su di noi, TRANNE NOI STESSI, non vogliamo politici, non vogliamo rappresentanti che pensino solo al loro budget, lei comunque a fine mese ha la sua cospicua tangente, io non riesco a pagare il gasolio… Rifletta e si unisca a Trasportounito, colga l’occasione per dimostrarsi uomo, o perlomeno dimostri di meritare il lauto stipendio che guadagna.

  11. Signor Babolin, Trasportounito, che a quanto pare è l’associazione nella quale si riconosce, ha proclamato un fermo che è fallito, gli autotrasportatori italiani evidentemente non hanno lo stesso giudizio che ha Lei sulla capacità di Trasportounito di rappresentare la categoria. Rispetto la sua opinione ma, i fatti dicono che l’autotrasporto non la pensa come Lei. Mi dispiace sapere che ha difficoltà economiche e leggo che è interessato al mio stipendio: allora cambi mestiere, dato che questo non la soddisfa, e si proponga come segretario generale della Conftrasporto, le assicuro che se ha le capacità e la preparazione per convincere i trasportatori della Conftrasporto lei potrà essere ingaggiato, da noi infatti il segretario è scelto dalle numerose imprese iscritte. Stanotte uno sparuto gruppo di trasportatori a Genova è stato costretto, al freddo e al vento, a vigilare sulla tenuta della protesta in porto: questo perché qualcuno voleva acquisire visibilità e non certo per risolvere i tanti problemi che ha l’autotrasporto. Se per lei è “uomo” chi usa così la categoria, sono fiero di non essere, da lei, considerato uomo.

  12. Cospicua tangente. Così il signor Babolin definisce lo stipendio del signor Pasquale Russo. Forse il signor Babolin non sa che la tangente, vocabolario alla mano, significa una somma di denaro pagata, percepita o pretesa in cambio di favori illeciti. Sinonimo sono anche bustarella, mazzetta. A me risulta che il signor Russo percepisca un regolare stipendio (il signor Babolin ha in mano la sua busta paga per sapere che è lauto?) per il lavoro che fa, e bene. Forse qualcun altro ha difficoltà economiche perchè lavora come pensa e scrive…

  13. Che buffonata. Gli scioperi, soprattutto se indetti per 5 giorni, si fanno. Oppure non si indicono nemmeno. Qual era il reale obiettivo? Far uscire la parola Trasportounito in qualche titolo? Ma gli associati non si rendono conto di cosa succede?

  14. Appunto, questi signori sono in cerca soltanto di visibilità, smettiamola di darglierla…. Come vedete io non li cito neppure….Altrimenti facciamo solo il loro gioco….

  15. Visibilità? Non siamo mica nella casa del grande fratello… A che cosa ci serve la visibilità? Me lo spieghi Franco? Lasciamo perdere che Trasportounito non sta facendo niente per voi: mi fate capire le grandi categorie cosa stanno facendo? Non ho ancora capito… Eppure non sono problematiche di mesi (come voi dite) ma di anni …. Allora? Ci informate in cosa consiste il vostro lavoro signor Russo? (dovrebbe essere quello di difendere i nostri diritti e tutelarci… risolvere i problemi, almeno in parte). Allora?

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