Assicurazioni, spopolano i servizi online: preventivi Rc Auto per 3,8 milioni

Internet sta cambiando il comportamento degli assicurati, sempre più orientati all’utilizzo di servizi online. Un quadro che apre nuovi scenari e nuove opportunità per le compagnie e gli agenti. È questa una delle tendenze illustrate nel corso della Giornata Maestro tenutasi giovedì a Milano, organizzata da Uea (Unione Europea Assicuratori) e Iama Consulting su “Il cambiamento necessario. Imprese ed intermediari di fronte ai nodi irrisolti dell’economia del paese e del mercato assicurativo”. Internet è attualmente utilizzato da 35 milioni di italiani e oltre 19 milioni utilizzano abitualmente Facebook anche per informarsi sulle aziende, mentre 3,8 milioni fanno preventivi Rc Auto online. 

Il campione analizzato da Iama – nell’ambito della ricerca “I protagonisti e i clienti che anticipano il cambiamento” – include giovani tra i 30 e i 45 anni, in possesso di almeno due polizze e residenti in sei città italiane (Roma, Milano, Napoli, Siena, Verona e Cagliari). Il 30,5 per cento del campione consulta siti specializzati prima di comprare una polizza, quota che sale al 52,5 per cento tra i più avvezzi alle nuove tecnologie (clienti “High tech”). Tra i soggetti intervistati, gli acquirenti di coperture auto online sono destinati a crescere dal 10,2 al 27,7 per cento, ma la maggior parte preferisce appoggiarsi all’agente per molti servizi, soprattutto per la denuncia del sinistro.
I clienti High tech tuttavia trasferirebbero al web diversi servizi, in particolare le informazioni sullo stato del sinistro e il pagamento della polizza. L’agente potrebbe supportare questi cambiamenti con una maggiore informatizzazione, ma lo sviluppo del business passa anche da un rafforzamento della spinta commerciale: nell’ultimo anno il 71,3 per cento dei clienti non ha ricevuto offerte commerciali di tipo assicurativo.
Sullo sfondo si registra una profonda riorganizzazione delle reti agenziali. Nel 2010 le agenzie sono calate da 15.094 a 14.664, con una flessione più marcata al Sud. Cala anche la redditività delle agenzie (-22,1 per cento tra 2007 e 2010) soprattutto per i segmenti più deboli. Secondo l’indagine di Iama pesa l’inefficienza dell’attuale modello agenziale: la gestione interna assorbe il 63,2 per cento del tempo di lavoro e il 71 per cento dei costi, riservando il resto alle attività di vendita e alla relazione con il cliente. “Occorre riposizionare le agenzie su business ad alto valore e sui bisogni sociali emergenti”, ha spiegato Fabio Orsi, consulente di Iama Consulting, “integrando i processi e il ciclo di marketing. In particolare è necessario disintermediare i processi gestionali e arricchire i servizi online. Infine è auspicabile un nuovo marketing relazionale, che affronti la sfida dei social network”.
“Oggi stiamo subendo il cambiamento”, ha detto Filippo Gariglio, presidente di Uea, “mentre dovremmo governarlo. Per questo abbiamo di fronte una strada obbligata: fare sistema, senza scaricare sempre le colpe sugli altri. Ma non si può pensare di sostituire l’agente con il web, come talvolta hanno cercato di fare le compagnie, se non per alcune operazioni burocratiche. Sarebbe come farsi una diagnosi online, senza passare dal medico”.
Al tempo stesso la crisi sta accentuando il bisogno di protezione e assistenza, a fronte di un continuo arretramento del Welfare. I dati del Censis, illustrati dal vice direttore Carla Collicelli, sono allarmanti: nel 2020 i disabili aumenteranno dagli attuali 4,1 milioni a 4,8 milioni, fino ai 6,7 milioni del 2040, facendo saltare gli attuali sistemi di protezione. Nonostante le coperture pubbliche, oggi i cittadini spendono 958 euro di tasca propria per cure sanitarie, che salgono a 1.418 euro in presenza di problemi odontoiatrici, in larghissima parte (88 per cento) senza ricorrere a forme assicurative. Tuttavia per il futuro la maggior parte degli italiani continua a fare affidamento all’intervento pubblico, sia sul fronte previdenziale sia sanitario.
In questo scenario l’assicurazione è chiamata a riscoprire il proprio ruolo sociale. Previdenza, sanità, infortuni e rischi catastrofali sono tra le aree di maggior interesse per mondo assicurativo, ha spiegato Roberto Manzato, direttore danni non auto e vita dell’Ania. “La crisi economica è destinata ad acuire i bisogni sociali”, ha sottolineato Manzato, “rispetto ai quali l’assicurazione può dare un contributo. Più complesso invece è il rischio di disoccupazione, che ha diverse caratteristiche attuariali e può essere affrontato più efficacemente dal sistema pubblico, con interventi contestuali di protezione e di incentivo”.

4 risposte a “Assicurazioni, spopolano i servizi online: preventivi Rc Auto per 3,8 milioni

  1. Internet sarà anche una straordinaria rivoluzione ma ha anche moltissime ombre. Sta togliendo posti di lavoro alla gente (i venditori di polizze assicurative per esempio….) e soprattutto impedisce un rapporto diretto con qualcuno a cui spiegare le proprie esigenze, i propri problemi guardandolo in faccia…. Le medaglie hanno sempre due facce e l’altra faccia di Internet è davvero brutta. Ridateci i contatti umani….

  2. Spopolano soprattutto quelli che non fanno l’assicurazione e addirittura falsificano i talloncini…. Avete presente quanti delinquenti di questo stampo ci sono in circolazione? E in caso d’incidente uno si ritrova cornuto e mazziato.E tutto questo perhé non ci sono agenti sulle strade a sufficienza per controllarli. Sequestrategli tutto, patente, auto, libretto, non fateli più circolare….

  3. Giampaolo Pansa, su Libero, ha lanciato un sacrosanto avvertimento: non sottovalutate la rabbia dei calmi. Ha ragione: la gente perbene non ne può più di uno Stato che tutela i delinquenti e massacra di tasse chi lavora e rispetta le regole. Basta!Andatevene tutti a casa, rossi e neri indistintamente, siete tutti uguali, bravi a raccontare cretinate, a dire che il nemico non fa niente….

  4. Qualcuno per favore mi sa consigliare su una assicurazione online con cui si è trovato bene o di cui ha sentito dire bene? Io ho avuto una pessima esperienza con la ZurichConnect! Mi hanno emesso una nuova polizza senza che avessi fatto avere loro l’attestato di rischio, ma siccome avevo pagato l’hanno emessa lo stesso e si è verificato un caso di doppia copertura. Dovendomi rimborsare mi hanno detto che i soldi dei bolli non erano restituibili, così ci ho rimesso 150,00 euro. Era la più economica di tutte, ma non mi rivolgerò mai più a loro. Per non parlare dei tempi di attesa biblici ogni volta che dovevo chiamare, perché loro non lo fanno mai, ricevi solo un sms in cui ti sollecitano la chiamata.

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