Uggè: “Il ministro Prestigiacomo faccia i nomi di chi vuole il progetto Sistri”

“Sarebbe davvero interessante conoscere i nomi dei sostenitori dell’utilita’ del Sistri. Così li potremo segnalare a tutti gli operatori interessati”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e “grande accusatore”, insieme a centinaia di imprenditori associati, delle inefficenze del Sistri, ha replicato al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha parlato di una “larga convergenza che si sta riscontrando sulla necessita’ di eliminare dalla manovra la norma che abrogava il Sistri”.

“Ma di quale convergenza parla rispetto al Sistri la ministro Prestigiacomo?” si è domandato ancora Paolo Uggè, ricordando che  “in audizione al Senato anche Rete imprese Italia ha riconfermato la non funzionalita’ del sistema e la richiesta di abrogarlo, mentre le rappresentanze di categoria continuano a mantenere le loro valutazioni negative. Intanto la signora ministro tace su quella che e’ la lacuna maggiormente evidente del sistema e che riguarda la mancata applicazione ai vettori esteri. Ne’ dice se sia favorevole alla costituzione di una commissione che potrebbe coinvolgere il procuratore antimafia Piero Grasso per verificare con gli operatori la reale funzionalita’ della sua invenzione.Un silenzio che dimostra cosa la signora ministro intenda con le dichiarazioni vuote e generiche di “disponibilita’ al confronto”.

37 risposte a “Uggè: “Il ministro Prestigiacomo faccia i nomi di chi vuole il progetto Sistri”

  1. Signor Ugge’, ci dica quali sono i suoi veri scopi a osteggiare un sistema che combatte in modo innovativo gli interessi illegali di tanti operatori dei rifiuti.
    Si rende conto del danno che sta’ procurando al sistema Paese-Italia. Il sospetto sulla limpidezza dei suoi argomenti e’ forte!

  2. Egregio Uggè, quali sono i motivi reali di tanto ostracismo al sistema Sistri? Il sospetto che le sue motivazioni non siano limpide è forte e l’interesse di gruppi interessati al business del settore è fortissimo, almeno sulla base dai dati forniti dalle varie agenzie specializzate. Il Sistri funziona, e funziona anche bene, il problema è che con la sua operatività stroncherebbe sul nascere il business illegale. Ci faccia una cortesia, la smetta con il refrain che non funziona, farebbe un grosso piacere all’Italia onesta e pulita.

  3. Mi permetto solo di fare un plauso a Uggè, l’unico che ha il coraggio di rappresentare il pensiero della quasi totalità degli operatori che ogni giorno (in questi due anni) hanno avuto travasi di bile a causa di questa creatura chiamata SISTRI. Cerchiamo di tenere duro e di strappare questa speriamo ultima battaglia! Inutile tenere in vita un sistema che non funziona! Continua così Paolo!!!

  4. Come sempre c’è chi parla senza sapere quello che dice, che scrive senza avere letto, che ha perso l’ennesima occasione per stare zitto.E’ il caso di Paolo e Nicola, che invito pubblicamente a dimostrare, quanto bene funziona il Sistri. O loro sono dei geni del software che hanno saputo aggiustare i disastri di un progetto che fa schifo, o migliaia di imprenditori che non riescono a utilizzarlo sono tutti degli imbecilli. Detto questo, Paolo e Nicola, se mai prima di parlare a vanvera aveste letto (verba volant, scripta manent dicevano i latini, le parole volano gli scritti restano e sono una testimonianza concreta) quanto affermato dal signor Uggè avreste scoperto che non è affatto contrario al Sistri (e dunque ai controlli) ma a QUESTO SISTRI, che costa un sacco di soldi, fa perdere un sacco di tempo e denaro e NON FUNZIONA. Ma probabilmente siete anche voi uomini di palazzo sotto mentite spoglie….

  5. La gente non è idiota e fortunatamente non legge più solo le “veline” del Governo…. La gente sa perfettamente capire chi racconta balle e chi no…

  6. Nicola e Paolo evidentemente sono delle persone che parlano per sentito dire, oppure sono dei consulenti che fanno dei corsi di Sistri (e sapete quanti ne ho visto che a domande precise hanno farfugliato qualcosa poichè anche loro non sapevano cosa rispondere di un sistema che faceva acqua da tutte le parti), oppure sono dei call center del Sistri, che si inventano una risposta diversa a seconda della comodità pur di lasciarli in pace, ma che difficilmente sanno dare risposte per un sistema che fa acqua da tutte le parti. Allora cerchiamo seriamente di sostenere i ministri del governo per abolire il Sistri e dare risposte al Paese in tema di ambiente, semplificazione e riposte all’illegalità (vero aziende straniere?). Siamo gente seria noi operatori delle 360.000 aziende: questo Sistri non può frustarci così, dobbiamo veramente far sentire la nostra voce. E dottor Grasso ci aiuti, come fa a sostenere la voce di questi ignoranti in materia?

  7. C’e’ una cosa che ognuno dovrebbe evitare: credersi onniscente. Uno solo lo e’; ed e’ nel Regno dei cieli. I signori Paolo e Nicola sostengono che il Sistri funziona. Penso abbiano elementi per sostenerlo. A loro voglio dire che in modo altrettanto fermo rivendico la pari dignita’ per le opinioni di migliaia di operatori che sostengono il contrario e che chiedono alle loro associazioni di riferimento di chiedere che il Sistri cambi in quanto cosi’ com’e’ non funziona. Per inciso deve essere sfuggito ai due sostenitori del sistema (io non mi chiedo se facciano gli interessi di qualcuno) che su tutti i quotidiani e’ stato dato conto del fallimento della prova che e’ stata realizzata con il click day, proprio per testare la funzionalita’ del Sistri. Anche loro difendono interessi particolari? Suvvia io mi limito a rappresentare gli interessi degli operatori del trasporto. A proposito forse i signori che sostengono il sistema sono in grado di istruirci su come si controlleranno i vettori esteri non obbligati a installare il Sistri. Altro che combattere le mafie e controllare dove si scaricano i rifiuti. Comunque invito i signori “difensori’ del Sistri e tutti quelli che lo vorrano a leggere su Libero di venerdì 2 settembre la lettera aperta che Conftrasporto indirizza al Presidente Berlusconi. Li si dimostrera’ ancora una volta quanto le imprese vogliano un sistema di controlli per tutti e che sia funzionante. Spero di aver chiarito una volta per tutte le ragioni degli imprenditori del trasporto nella speranza che si comprenda che io non faccio altro che impegnarmi nella tutela non di chi vuole “piazzare” un sistema che, non lo dico io ma le prove effettuate, non funziona; io rappresento imprenditori seri che vogliono operare in un sistema dove le regole si applichino a tutti e soprattutto siano funzionanti.

  8. Presidente Uggè, ma perché Fai Conftrasporto non organizza una pubblica dimostrazione della “funzionalità” del Sistri”‘? Ovviamente invitando il ministro Prestigiacomo e la sua corte e tutti quanti vorranno assistere. La prova potrebbe essere ripresa con un video (da spedire poi alla signora ministra che suppongo non si presenterebbe all’evento…)

  9. Raccogliete nomi cognomi e indirizzi di coloro che hanno provato il Sistri senza riuscire a farlo funzionare e poi spediteli al presidente Berlusconi….

  10. Il ministro Prestigiacomo fornisca nomi e cognomi anche di chi è riuscito a far funzionare il Sistri. Li annoteremo su un post it…..

  11. Visto che tutti gli operatori del settore sono persone serie vi chiedo perché ci sono 20 mld di euro di evasione? Perché si scoprono sempre discariche abusive? Ma i supporti cartacei che facevate prima del sistri venivano movimentati quotidianamente? Perché non dite la schietta verità? Che il sistema vi fa paura per tanti motivi? Se pensaste più ai vostri figli cercherete di concerto di trovare una soluzione, invece no, sapete dire solo che non funziona. Beh da cittadino dico che voi non funzionate per quanto scritto nella prima parte. Ahimè saranno pochi quelli che sbagliano. Beh la categoria ne subisce le conseguenze. Finalmente respireremo aria più pulita e qualcun pagherà più tasse, finalmente i parrucchieri saranno costeggi a pagare le tasse, avete visto mai uno scontrino fatto? No. Beh adesso che conteremo la quantità di rifiuti sara semplicissimo sgamarli…. Ci vorrebbe un condono e vi faccio vedere che tutti apprezzeranno il Sistri….. Per Sam: sul sito Sistri ci sono i feedback di aziende serie e grandi che hanno dato feedback positivo… Forse eravate abituati a lavorare una volta al mese prima? Siate prima seri con voi stessi….

  12. Faccio i miei complimenti al dottor Uggè che è l’unica voce autorevole, che in questo lungo periodo di agonia da SISTRI, si è sempre speso per tentare di portare a conoscenza di tutti la mostruosità del SISTRI (così come è stato realizzato e propagandato) e di informare anche i non addetti ai lavori di quali enormi bugie il MATTM stava rovesciando sull’opinione pubblica. Ma purtroppo con Paolo e Nicola non c’è riuscito…

  13. Perchè si vuole dividere l’Italia tra sostenitori del Sistri e avversari del Sistri? Io che, come presidente della Car (confederazione autodemilitori riuniti), rappresento la categoria degli autodemolitori, non ho sentito alcun imprenditore che si opponeva alle ragioni per cui il Sistri è nato, ovvero, rendere tracciabili i rifiuti pericolosi. Il problema è che, nei fatti si sono riscontrate alcune palesi e gravi incongruenze che rendono inapplicabile il sistema. Per prima cosa molte tipologie di imprese che sono indicate tra coloro che hanno l’obbligo di iscriversi, non lo hanno fatto, ne nei termini previsti dalla legge, ne successivamente, creando un disagio enorme a quelle imprese virtuose che si devono interfacciare con esse. L’intero meccanismo informatico si collassa ogni volta che durante le prove (clik days) dovrebbe andare a regime. La formazione delle maestranze, in particolare gli autisti, che lo devono adoperare è insufficente, soprattutto per la sofisticazione del sistema che presuppone che chi lo adopera deve essere un esperto informatico. I rifiuti da tracciare dovrebbero essere, come recita la DE, soltanto i pericolosi, invece, come prevede il Sistri, tutti i rifiuti. Pertanto, senza fare una crociata pro o contro, facciamo un lavoro combinato tra il Governo e tutte le associazioni di categorie per redigere un Sistri realizzabile, che funzioni veramente, magari di portata europea, affinchè le aziende italiane non siano, ancora una volta, concorrenzialmente, penalizzate. Non riduciamo la questione a meri interessi di categoria o, peggio ancora, di colore politico, ma diamo all’Italia un sistema che tracciando a monte i rifiuti pericolosi preservi l’ambiente, combatta le mafie e non metta in ginocchio le imprese ma, anzi, le qualifichi. Io penso che se da domani (qualora il Governo decidesse, così come si è già espressa la commissione al Senato, di revocare l’annullamento del Sistri) si censiscono le aziende iscritte e si diffidano a farlo anche tutte quelle che sono obbligate ma che si sono rifiutate, applicando, lì, le sanzioni; se si inizia a fare, a cura del ministero, una formazione qualificata delle maestranze con rilascio di abilitazione, come per il trasporto in Adr; se si affrontano seriamente i problemi tecnici evidenziati durante i clik days e si rinvia la partenza al superamento di essi, si potrà veramente realizzarlo il Sistri che, in quel caso ci vedrebbe primi in Europa. Viceversa, il primo a rimetterci, se partisse in queste condizioni, sarebbe proprio il Governo che vedrebbe bloccata l’Italia, non dalle proteste che da più parti si annunciano, ma dal fatto che per il mancato funzionamento, si fermerebbe l’Italia.

  14. Credo che tutti coloro che difendono a spada tratta questo sistema chiamato SISTRI, dimostrano scarso rispetto per la parola LAVORO e per il RISPETTO DEL LAVORO. Sono ormai due anni che cerchiamo ogni giorno di studiare e applicare il Sistri alle nostre realtà, alla REALTA’. E il risultato è che semplicemente questo sistema è inapplicabile. E’ pura follia. Può andare bene sul pianeta del Piccolo Principe … ma non sul nostro. E che non ci definiscano reticenti al cambiamento. Abbiamo scaricato e ristampato dal sito Sistri i manuali operativi (che cambiavano ogni settimana), li abbiamo studiati, ristampati, ristudiati (anche la sera durante i week end), abbiamo interpretato il linguaggio di un contact center (non voglio dare la colpa a loro poveri cristi) che spesso ha azzerato ogni convinzione normativa in campo ambientale. Abbiamo pagato ciò che c’era da pagare! E ora? Cos’altro dovremmo fare? Le mie parole sono finite, rimane solo la speranza che …. incrocio la dita!

  15. La signora ministro si sta’ incaponendo sul non voler ascoltare le giuste lamentele del mondo economico e imprenditoriale che non vuole la non applicazione del Sistri, ma un azzeramento dell’attuale sistema per poi costruirne assieme uno che funzioni. O meglio azzeriamo tutto salvando la maggior parte del sistema in modo che i soldi che le nostre aziende hanno gia’ speso non vadano persi ma troviamo tutti assieme un modo operandi che non ci paralizzi. Signora ministro Prestigiacomo, mi consenta, ci ascolti e non faccia “l’auricola mastellaris”…

  16. Carissimo Dott. Uggè, sono un trasportatore che non sostiene né una parte né un’altra, che mi guadagno da vivere LAVORANDO tutti i santi giorni e cercando di essere ligio al rispetto di tutti gli obblighi definiti dallo Stato (Tasse, rifiuti..), senza cercare di interpretarli poichè presumo (e ormai credo sbagliando) che i miei rappresentati discutano con la politica in modo da migliorare la mia vita. Sulla vicenda Sistri, posso dire che, per la prima volta nella mia vita, ho partecipato a qualche tavolo tecnico organizzato dal ministero, dove, purtroppo non ho mai potuto vedere la sua partecipazione. Ho partecipato a prove Sistri organizzate da altre organizzazioni di categoria e mi pregio poter arruolarmi tra quelli che sostengono quanto dicono Nicola e Paolo, ma da Lei soprattutto non capito. Il sistema tecnologicamente non mi da problemi, quello che mi crea problemi sono le regole e procedure riportate nei decreti che potrebbero essere semplificate e/o chiarite (molte di queste erano presenti anche prima del Sistri, ma che molti, non ligi alla legge come me, aggiravano tranquillamente con la gestione della documentazione cartacea). Così, a Lei, che dovrebbe rappresentare i miei interessi, chiedo di smetterla di sbandierare questa pippa sui trasportatori stranieri (fenomeno che esiste già adesso indipendentemente dal SISTRI) ma di entrare nel merito dell’impalcatura SISTRI, di dire apertamente all’interno di questo forum, quali sono secondo Lei le semplificazioni che dovrebbero essere tenute in conto dal ministero per la nostra categoria. Le dico questo perché incomincio a pensare che Lei non sappia affatto di quello di cui ho bisogno per semplificarmi la vita e rimanere ligio al rispetto della legge. Mi sono un po’ stufato dei soliti proclami fatti a mezzo stampa (incluso quello che Lei preannuncia su Libero, ma se tanto mi da tanto sarà dello stesso tenore degli altri bla, bla ,bla) che dice che tutto va male volando sempre alto senza mettere la propria faccia su proposte serie e fattibili che possano migliorare le cose. A tutti gli altri di questo forum, dico che dobbiamo smetterla di piangerci addosso. Anche quando si è scoperto la penicillina, i primi si lamentavano che faceva male prendersela, ma alla lunga si è scoperto che era meglio per tutti. Partecipiamo attivamente valutando attentamente le proposte dei NOSTRI RAPPRESENTANTI perché molto spesso questi si propongono come grandi condottieri ma verso mete che non sono le nostre.

  17. Ringrazio pubblicamente il Sig. Paolo Uggè che con tenacia e coraggio difende l’abolizione di questo aborto. Chi è stato invischiato negli ultimi 2 anni nelle follie del Ministero e nell’affare SISTRI non può che essere felice del provvedimento di abolizione. Queste imprese, oneste, hanno pagato, investito soldi e un mare di tempo per cercare di applicare alla REALTA’ ciò che invece è inapplicabile. Per questo non possiamo che aver tirato un grande sospiro di sollievo il 13 agosto. Mi permetto anche di rispondere al signor Gifuni che esprime concetti condivisibili, ma gli chiedo per quale motivo dovremmo ancora avere fiducia in un ministro incompetente e arrogante come quello che abbiamo, che in questi 2 anni non ha fatto nulla per recepire le richieste legittime delle imprese e per aprire un vero tavolo di confronto che avrebbe portato tutti (almeno gli onesti) a difendere il SISTRI. Invece ha secretato tutto, in fretta e furia ha obbligato le aziende a pagare, scrive in Gazzetta Ufficiale che il SISTRI è partito ufficialmente il 1 ottobre 2010 (così nessuno, secondo lei, può avanzare richieste di rimborso del contributo per un servizio che non c’è mai stato). Ci ha preso in giro e ci sta prendendo in giro anche in questi momenti, sbandierando la lotta alle ecomafie e non ultima agli evasori. Siamo tutti per un sistema contro chi delinque, va’ a vantaggio degli operatori onesti, ma questo SISTRI mette in difficoltà estreme migliaia di onesti e non ostacola chi delinque. Oltre al SISTRI se ne deve andare un ministro imbarazzante. E’ solo per causa sua se oggi siamo arrivati a questa situazione e se l’idea lodevole di un sistema contro l’illegalità si sia trasformata in una buffonata tutta italiana. E’ lei la causa dell’abolizione del SISTRI e prima che faccia altri danni (o altre telefonate a Bisignani) deve andarsene a casa, l’Italia e gli italiani sapranno fare a meno di lei.

  18. Voglio rispondere anche io a Nicola e Paolo. Perchè mai il Consiglio dei Ministri avrebbe disposto l’abrogazione TOTALE del SISTRI se lo stesso funzionava? Perchè mai, dopo avere emanato una serie di norme (tra primarie e secondarie se ne contano almeno una decina), pubblicato chissà quanti manuali e fatto almeno due test il Governo avrebbe abbandonato un “sistema che combatte in modo innovativo gli interessi illegali di tanti operatori dei rifiuti” ?. Perchè mai se il “Sistri funziona, e funziona anche bene”, lo Stato dovrebbe ora abrogarlo, rischiando cause per milioni di euro da parte delle 360mila imprese che vorranno indietro il contributo pagato e le altre spese sostenute? Perchè mai, se c’è un sistema che “con la sua operatività stroncherebbe sul nascere il business illegale dei rifiuti”, il Governo lo dovrebbe abolire ? Nicola, Paolo, datemi qualche risposta seria e continuerò a credere in questo SISTRI…

  19. Carissimo Teodoro, non voglio ripetere le tesi gia’ sostenute ma ribadire alcune cose. Puo’ essere che io sia duro di cervice e non capisca le ragioni di chi sostiene il Sistri, ma debbo ribadire che in più’ occasioni ho avuto modo di dire che la Conftrasporto (30mila imprese di trasporto), Rete Imprese Italia (2 milioni e mezzo di piccole imprese artigiane e del commercio) concordano su un sistema di tracciabilita’ purche’ funzioni. Loro più’ volte hanno sostenuto che il Sistri presenta anomalie di funzionamento e quindi propongono cambiamenti proprio per farlo funzionare. Chiedono che fino ad allora le sanzioni derivanti dal mancato funzionamento e le quote versate non gravino sulle imprese di trasporto. La questione della lotta alle ecomafie e’ un’invenzione della signora ministro che lo ripete sempre. Ma la “pippa” sta nel fatto che non essendo obbligati i vettori esteri a installarlo il controllo alle eco mafie non esiste. Spero che su questo almeno non si voglia discutere.
    Per quanto riguarda la mia non partecipazione alle riunioni di carattere tecnico, confermo di non essere mai stato presente e il motivo è che da noi si usa che a sostenere le ragioni pratiche si mandino esperti operatori o funzionari. Io ho partecipato una sola volta e mi e’ bastato per capire che dietro l’operazione Sistri non c’e’ solo la giusta esigenza di creare tracciabilita’ e trasparenza ma probabilmente quella di dar vita a un grande fratello gestito da un’azienda sola. Io accetto le critiche e non credo di avere la verita’ in tasca, ma nel mio operare ho il dovere di rappresentare gli interessi dei tanti nostri operatori aderenti che, e questo Lei deve sforzarsi a comprenderlo, sul Sistri hanno idee diverse dalle sue; cioe’ sono favorevoli a un sistema che funzioni. Saluti.

  20. Caro dottore Uggè, deve credermi, come associato, cerco di capire quello che mi si dice ma se ho anche la possibilità di provare e toccare è ancora meglio (come diceva san Tommaso). Continuare a sostenere cose che non si sono neanche provate è comunque da criminali, soprattutto in questo settore. Lei mi parla di numeri che probabilmente interessano l’associazione ma che sicuramente non interessano il Sistri. Nei tavoli tecnici avuti con il ministero, questi parla di poco più di 19.000 aziende di trasporto coinvolte nell’ambito del settore dei rifiuti speciali. Di queste, sulla base dei log effettuati al sistema neanche il 20 per cento si è mai accostata al sistema. Allora mi chiedo come fanno tutti quanti a commentare. Ma non mi interessa neanche questo come non mi interessa il discorso dei vettori esteri e dell’ecomafia. Mi interessa conoscere come le ho chiesto prima quali sono i punti che lei (sulla base delle sue percezioni) direbbe alla ministra per rivedere il SISTRI. Questo per consentirmi di capire se Lei sta rappresentando i miei interessi di associato o no. Cordiali saluti

  21. Egregio dott. Ugge proporre cambiamenti non significa appoggiare un’abrogazione, non le pare? Penso che un approccio per il bene del Paese possa essere quello di chiedere di rappresentare le categorie in un processo di semplificazione tali da rendere l’operatività del sistema Sistri più semplice per i diversi attori coinvolti. L’avversità al sistema , meglio rappresentato dal termine ostruzionismo, e’ palese dai contributi pagati, molte aziende l’hanno fatto altre no, indipendentemente dalle proroghe. Continua a parlare di mal funzionamento, mi chiedo la fonte di tale informazione. Dal suo commentonsi evince una virata di informazione nella fattispecie dice”il sistema sembra non funzionare…le sanzioni possono far male… prendiamo tempo … e cerchiamo di non pagare. Vediamo la cosa da un altro punto di vista, definiamo tavoli di lavoro per far capire effettivamente se i problemi sono tecnici o di procedure, cerchiamo di far capire che l’operatività stressante non si sposa con i contributi… Invece dai commenti e dai mezzi stampa vogliono abrogare il Sistri… Ognuno e’ libero di fornire opinioni, forse la verità e’ in mezzo, ma se l’obiettivo e’ comune esiste il compromesso esiste la volontà di voler cambiare insieme per il bene della collettività . La mia vuole essere non polemica, ma un semplice modo per smorzare i toni con l’obiettivo di far concretizzare qualcosa costruito insieme alle parte sociali coinvolte. Cordialmente.

  22. Se il signor Teodoro D è un associato basta che si rivolga alla sua associazione territoriale o settoriale e potrò facilmente entrare in possesso di tutta la documentazione (proposte, critiche, etc) relativa al Sistri.

  23. Qualcuno sa dirmi quanto è costato il progetto Sistri e se è vera la cifra di 400 milioni di euro di cui si sente parlare o se invece è una delle tante leggende metropolitane? (Sarebbero 800 miliardi di vecchie lire…….)

  24. Se fosse vera la cifra di 400 milioni di euro (quasi 800 miliardi di vecchie lire) mi domando:quanti carabinieri del Noe, quanti agenti della guardia di finanza specializzati il Governo avrebbe potuto mettere in campo con quella cifra controllando migliaia e migliaia di imprese e combattendo davvero efficacemente le ecomafie, l’evasione e qualsiasi atto illecito?

  25. 400milioni di euro? Il ministro Prestigiacomo può dirci se davvero è questa la cifra spesa e, in caso risultasse vera, dettagliarci le voci di spesa? Sarebbe una bella operazione trasparenza. O preferisce secretarli?

  26. Gli agenti di polizia non hanno neanche i soldi per fare il pieno delle auto e noi buttiamo al cesso un mare di denaro simile per un progetto che si basa sulla rete Internet senza prima aver realizzato una rete Internet che davvero funzioni? Ci ha pensato miss Prestigiacomo a questo piccolo dettaglio? Ha provato a controllare per esempio come funziona Internet in molte zone della Puglia?

  27. Caro Pieropositivo, non conosco la cifra che sia stata spesa, ma nel caso fosse quella che dici (ma non credo) non copri neanche il costo lavoro di appena 4.000 uomini in un anno e senza considerare i costi di straodinario, costi vivi, benzina, auto. Quindi si potrebbe pensare di gestire un controllo per un solo anno dispiegando 4.000 uomini? Un controllo su 360K aziende? Questo solo per dire che l’informatica nasce per ridurre costi e ottimizzare tempi e soprattutto soldi. Il sistema Sistri potrà essere difettoso, o malfunzioanante, ma tutto con la buona volonta si mette a posto. E una volta fatto per zero costi hai il controllo di cui parli. Però se il senso comune è quello di dire che non funziona, che tutti sono ladri, che operativamente è un casino, non si va da nessuna parte. Resta inteso che non giudico i vs. commenti., ma dai commenti è palese la non volontà di nessuno di voler cercare di recuperare qualcosa che torna realmente utile a tutti.

  28. Gentile signor Teodoro, sicuramente avra’ visto riportato nel blog le lamentele di un’azienda che ha grossi problemi con il Sistri. Se come dice Lei e’ un nostro associato, la invito a contattare come le ha indicato il presidente Ugge’ la sua associazione territoriale perche’ possiamo assieme fare le valutazioni che Lei descrive in merito al Sistri. Infatti noi abbiamo continui e innumerevoli riscontri documentati di inapplicabilita’ del sistema segnalateci dai nostri associati, ma siamo disponibili a confrontarci anche con Lei se vorra’ contattare la segreteria nazionale di FAI CONFTRASPORTO.

  29. Io faccio parte di quella categoria di imprese di trasporto che il sistema l’hanno provato più di una volta e che ha pagato anche il contributo 2011. Peccato che faccia microraccolta e che tutte quelle belle procedure uscite dai tavoli tecnici non mi permettano di lavorare. Ai primi di agosto ho perso 1 ora e mezza da uno smaltitore per scaricare due schede SISTRI. Ma di cosa state parlando? Questo per voi è un sistema che funziona, semplice da utilizzare con 1.000 pagine di manuali operativi e di procedure da leggere?
    Questa è la realtà, o forse la realtà che io ho sperimentato, spendendo tempo e denaro. Poi veniamo ai discorsi più generali. Vogliono più soldi per i controlli? Che ce li chiedano e ce li prendano, vogliono i dati alla fine di ogni giornata? Che ce li chiedano e ci dicano in quale formato. Se permettete, davanti all’arroganza di un ministro che non da ultimo a maggio ha dichiarato che il click day è stato un successo, che il SISTRI è operativo dal 1 ottobre 2010, che ci succhia soldi senza dare niente in cambio, che è sorda a qualsiasi ipotesi di revisione/semplificazione del sistema, possiamo o no tirare un sospiro di sollievo davanti all’ipotesi che tutto questo schifo finisca? O devo dispiacermi e stracciarmi le vesti perchè lo Stato non è stato capace di implementare questo aborto? Ma volete capirlo o no che più le procedure e le leggi sono complicate e talvolta non chiare, più i delinquenti prolificano e gli onesti arrancano?

  30. Grande Michele, le tue sono parole sante: più le procedure e le leggi sono complicate, più i delinquenti prolificano e gli onesti arrancano. La vita ai lavoratori seri e onesti va semplificata. Ma questi che Governano lavoratori seri e onesti non lo sono mai stati….

  31. Il problema vero è che chi fa politica del lavoro (e dei suoi problemi) non sa una beata mazza perchè in vita sua non ha mai lavorato (come del resto molti sindacalisti)…..

  32. Ma scusate, se i carabinieri del Noe saranno i responsabili del Sistri, in teoria tutto dovrebbe essere ok. Io non ho sentito nessun militare dell’Arma esprimersi in proposito (in negativo)…..

  33. Sig. Raimondo, posso capire la frustrazione derivante dal rischio di dover essere ligi alle norme di legge nel caso di applicabilità del Sistri, comprendo meno le farneticanti motivazioni che attribuisce a chi non la pensa come lei e che sostiene, solo per il bene del sistema paese, l’applicazione di un modello di controllo reale in tema di rifiuti, che si chiami Sistri o in altro modo.
    Ci spieghi invece chi sono secondo lei gli attori del sistema che movimentano in modo illegale quantitativi ingentissimi di rifiuti, alimentando quello che sarà sempre più un problema con cui, sia noi che le generazioni future, dovranno inevitabilmente confrontarsi. Come fanno? Quali sono i buchi del sistema attuale? Si è mai risposto a queste semplici domande ? Ed il Sistri può, se non risolvere, almeno mitigare il fenomeno ?

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